The Morning Show 3×02 – 3×03 – Ghost In The Machine – White NoiseTEMPO DI LETTURA 4 min

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The Morning Show ha cambiato completamente pelle in questa stagione e lo continua a fare episodio dopo episodio, quasi come se si fosse effettivamente di fronte ad un programma televisivo che alterna notizie di vario genere all’interno del palinsesto.
La season premiere ha pescato dal cappello un viaggio nello spazio per il nuovo character miliardario interpretato da John Ham, per Cory e per Alex Bradley. Un viaggio completamente insensato dal punto di vista delle necessità televisive dello show (e ancora più insensato se si pensa che ci voglio mesi di allenamento per preparare un astronauta ad andare nello spazio, cosa che invece non è minimamente considerata in “The Kármán Line“) ma che ha garantito un cliffhanger funzionale per lanciare la stagione.
Ma ecco il problema: tutto si consuma nei primi 63 secondi di “Ghost In The Machine” fino alla sigla dello show che poi si scrolla velocemente di dosso il ritorno sulla Terra, quasi come fosse un giro in macchina di qualche ora totalmente normale. Scelta assolutamente irrazionale, sconclusionata e foriera di preoccupazioni per il proseguo della stagione.

MAMMA MI HANNO HACKERATO IL NETWORK


Quasi due anni fa, ad un paio di mesi di distanza dal rilascio del season finale, Apple TV+ aveva comunicato l’addio di Kerry Ehrin come showrunner dello show e l’arrivo di Charlotte Stoudt, già sceneggiatrice di House Of Cards e Homeland. Un cambio al timone dello show che non era sembrato particolarmente assurdo visto e considerate le difficoltà insite nella 2° stagione, tra viaggi e lockdown italiani ed una storia sul pre e post Mitch Kessler che aveva fatto il suo corso.
C’era bisogno di una ventata d’aria fresca, di rinnovarsi e di ricominciare nell’era post-Mitch e Stoud sta facendo esattamente questo ma in maniera un po’ troppo frettolosa. Se si guarda al viaggio nello spazio come mero espediente per inserire il miliardario Paul Marks è un conto, però non si può non considerare come il secondo e il terzo episodio siano diventati rispettivamente un focus per un hackeraggio dell’intera UBA (con tanto di possibile leak di un video hard girato da Bradley e salvato sul suo cellulare) e per un commento razzista da parte di Cybil via email.
Il tutto nell’insieme funziona piuttosto bene, il ritmo è veloce, non ci sono tempi morti ma allo stesso tempo non c’è quel focus su una singola trama orizzontale a cui si era abituati e quindi ora la vera domanda è una sola: ci si deve aspettare una nuova tematica ogni puntata?

That’s every climate, wouldn’t you say? But yes, we will move on from institutional racism, right after this break.

DOVE È FINITA BRADLEY JACKSON?


Sia Reese Whitespoon che Jennifer Aniston sembrano avere un contratto che le fa guadagnare 2 milioni di dollari a testa a puntata. Una cifra folle ma che era stata concordata in un’altra epoca da parte di Apple che ha usato The Morning Show per lanciare Apple TV+ e attirare spettatori.
Da questo punto di vista non ci si deve quindi sorprendere se si cerca di risparmiare soldi non facendo apparire una delle protagoniste in un episodio. E andrebbe benissimo se questa assenza fosse giustificata a livello di trama, tuttavia, l’improvvisa sparizione di Reese Whitespoon nel terzo episodio è come un fulmine a ciel sereno: insensato. E quindi ci si rifà a quanto detto poco sopra, ovvero quel “scelta assolutamente irrazionale, sconclusionata e foriera di preoccupazioni per il proseguo della stagione” che qui ritorna prepotentemente a tuonare.
Charlotte Stoudt, pur non firmando la sceneggiatura di “White Noise”, ha comunque approvato la scelta e questo la rende complice di un errore che uno show come The Morning Show non può permettersi di fare.
A compensare l’assenza di Bradley Jackson ci pensa però un’ottima trama che mette agli angoli opposti del ring Cybil Reynolds e la nuova co-conduttrice di The Morning Show Christine Hunter, vittima di un paragone scomodissimo con Aunt Jemina che è facilmente percepito come razzista e discriminatorio. La Stoudt e il suo team di sceneggiatori affrontano questo tema (così come la crisi causata dall’hacker) tanto bene quanto gestiscono malamente l’assenza di Bradley o il viaggio nello spazio. Ci si può quindi definire più che soddisfatti dalla visione di un paio di episodi più che godibili ma purtroppo imperfetti e con delle falle clamorose.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Molto spazio a Christine Hunter
  • Confronto Cybil-Christine
  • Cory, as usual
  • Ritmo piuttosto buono
  • Gestione delle tematiche hacker/leak/razzismo veramente ben fatta
  • Assenza improvvisa di Reese Whiterspoon
  • Gestione pessima e improvvisata del lancio nello spazio

 

C’è molto cuore in questi due episodi, purtroppo però ci sono anche un paio di gaffe importanti. In questa sede ci si sente di premiare il cuore e chiudere un occhio su tutto il resto, però gli occhi fanno ancora un po’ male.

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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