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Yellowstone 5×08 – A Knife And No CoinTEMPO DI LETTURA 5 min

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Alea iacta est. Il dado è tratto.
Jamie, esattamente come Giulio Cesare attraversando il Rubicone, dà il via ad una vera e propria guerra civile. Una guerra di famiglia, in questo caso.
Il figlio adottivo dei Dutton volta definitivamente le spalle alla famiglia che, volente o nolente, l’ha cresciuto, per cercare di ingraziarsi i favoritismi della Market Equities in una futura carriera come Governatore. Per ottenerla deve però esporre il padre pubblicamente con un impeachment che rischia di precludere la sua breve vita da Governatore del Montana. Senza considerare che la dichiarazione di Jamie rischia di esporre sia problematiche relativamente recenti (i lupi uccisi nel territorio dei Dutton), sia problematiche abbastanza datate (il cimitero a cielo aperto in cui la famiglia porta i propri “scheletri nell’armadio”).
Il finale preannuncia una seconda metà di stagione molto densa, specialmente per lo scontro Beth-Jamie che porterà con sé gravi ripercussioni in ogni caso. Sullo sfondo continua ad apparire ben poco definita la figura di Kayce che sembra un misero osservatore dell’intera vicenda, spinto nelle proprie decisioni da Monica e non dal proprio volere.

SO IT’S WAR.


Il vero colpo di scena on screen lo riserva Jamie a Beth, in realtà. La donna è convinta di poter tenere sotto il proprio controllo il fratello per via del video che lo incastra mentre trasporta un cadavere. Beth ignora però che quella è la posizione prediletta da diverse generazioni dei Dutton per far scomparire certe figure che recano fastidio.
Jamie, con un vero e proprio scacco matto, incastra la sorella: se Beth dovesse malauguratamente decidere di esporre il fratello con quel video rischierebbe di condannare anche il padre e la sua intera famiglia (Rip compreso). Tuttavia l’animo combattivo della donna non può esimersi dal minacciare Jamie e dal sottolineare che la guerra non sia finita, bensì semplicemente iniziata.
Una minaccia che Jamie, in cuor suo, sa benissimo comportare molti più guai di quanti Sarah Atwood potrebbe mai pensare. Ecco quindi che chiede aiuto proprio alla fidanzata per ingaggiare persone che siano in grado di far “scomparire il problema”. Dei professionisti. Insomma, Beth è sopravvissuta ad una bomba piazzata nel suo ufficio e ne è uscita ustionata ma quasi indenne (mentre padre e fratello venivano assaltati con mitragliatrici e pistole). I Dutton hanno la pelle dura e una cerca noncuranza della morte, quindi lo scontro sarà sicuramente interessante.
Ad intrigare di più però sono specialmente per i risvolti che questa strada comporterà: se Jamie dovesse riuscire nel suo intento, Rip avrebbe tutti i motivi per ucciderlo. Anche perché, come hanno mostrato i flashback, sembra averlo già fatto in passato (involontariamente) e senza avere all’epoca valide motivazioni per farlo. Sicuramente l’allontanamento di Rip e gli altri cowboys dal ranch non è assolutamente casuale.

Jamie:I’ll think she’ll try to have me killed.
Sarah:Come on… You really think so?
Jamie:Yes. Do you… do you know anyone… or, um… is there a group that has experience with this kind of situation?
Sarah:You assign yourself security, Jamie.
Jamie:That’s playing defense. What if I want to play… offense?

SPIN OFF E PUNTI DEBOLI


Parallelamente alle storie dei Dutton, Sheridan continua a predisporre i tasselli del proprio personalissimo mondo narrativo. Mentre sta andando in onda 1923, infatti, un altro spin-off si prepara a vedere la luce nel 2023. Teoricamente, infatti, su Paramount dovrebbe arrivare anche 6666, la serie ambientata nel presente nel Four Sixes Ranch in Texas dove lo Yellowstone aveva spedito il giovane Jimmy a farsi le ossa ed ora diventato un cowboy a tutti gli effetti.
Ancora ben poco definite risultano le sottotrame riguardanti Rainwater ed il passaggio dell’oleodotto attraverso il territorio della riserva, unitamente a Kayce nella sua totalità.
Per quanto riguarda il primo, tutto si circoscrive ad un ricambio generazionale che coinvolge Rainwater che, tramite l’aiuto di John, sta cercando di mantenere il controllo all’interno della riserva. Il tutto ora è sicuramente complicato dall’impeachment del Governatore del Montana.
Kayce, come si appuntava ad inizio recensione, continua a non avere una propria delineazione precisa all’interno della storia. Cosa che si era già palesata nella precedente stagione (eloquenti gli ultimi due episodi) e che qui risulta ulteriormente enfatizzatasi dopo la morte prematura del figlio.
Parallelamente è da lodare lo sviluppo e l’attenzione riposta nella figura di Monica che riesce a ritagliarsi sempre più minuti all’interno delle singole puntate. Il ruolo di Kayce, lo si percepisce, è quello di legittimo erede del ranch: il suo legame con la terra unitamente a quello con Monica sono i fattori che contraddistinguono il character e lo rendono il personaggio più in linea per un possibile subentro nel controllo dell’intera struttura. Ma è questo quello che vuole veramente oppure no?
Una domanda annosa che ormai la serie pone da diversi anni, fin dalle primissime puntate quando, per salvare il proprio rapporto con Monica, Kayce si era allontanato volontariamente dal ranch per poi fare ritorno una volta morto Lee. Ma molto è cambiato da quel giorno e lo spettatore è stato parte di questo percorso di crescita.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • La nascita della figura di Rip come membro attivo dello Yellowstone
  • Jimmy ed il 6666
  • Il discorso di Jamie
  • La reazione sconcertata di John che si ritrova a combattere su due fronti: ranch e salvaguardia del proprio lascito; figura politica e salvaguardia del proprio lascito (anche in questo caso)
  • La famiglia prima di tutto
  • Beth-Jamie: quali risvolti avrà questa storia?
  • L’irruzione di Beth a casa di Jamie
  • Rainwater
  • Kayce

 

Yellowstone dà appuntamento al proprio pubblico con la seconda metà di questa quinta stagione mettendo in mostra l’ennesima guerra civile interna alla famiglia Dutton, con l’unica differenza che questa volta difficilmente si potrà tornare indietro. Quanto avvenuto sarà la fine di Jamie o Beth, in un modo o nell’altro. Risulta abbastanza difficile immaginare scenari differenti.

 

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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