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“Where’s The Black Lady?” è la domanda che una vecchietta di colore rivolge ai gladiatori, una domanda apparentemente fine a se stessa e che dapprincipio non giustifica la scelta di inserirla come titolo dell’intera puntata. Tutte queste riflessioni nascono e crescono fino a quando scopriamo (o meglio, i gladiatori scoprono) ciò che si cela dietro quella semplice domanda. Grazie alla tecnica narrativa dell’epifania, i gladiatori sono in grado di trovare alcuni tasselli mancanti riguardanti il rapimento di Olivia e, di conseguenza, provare concretamente a cercarla.
“Where’s The Black Lady?” si dimostra un episodio senza ombra di dubbio meno pretenzioso, pur essendo di ottima qualità, rispetto al mid-season premiere “Run” sia per aspetti interni che esterni alla serie. Torniamo nella vecchia e cara Washington e alla Casa Bianca dove vigono i soliti intrighi per il potere e i consueti bracci di ferro per dimostrare chi sia il più forte. Sembrerebbe non essere cambiato nulla, quando invece è cambiato tutto. La puntata viene scandita con dei ritmi molto lenti, un aspetto che non deve rientrare necessariamente negli aspetti negativi, infatti potrebbe starci benissimo se preso come assoluta contrapposizione a quello che viene trasmesso in quella precedente.
“Run” e “Where’s The Black Lady?” sono l’esempio di come due episodi, anche se diametralmente opposti, possono egualmente funzionare nonostante il breve tempo di distanza della loro messa in onda. Il motivo è semplice: entrambi, se contestualizzati nella vera realtà, rappresentano uno spaccato di vita e politica attuale americana… insomma non stiamo guardando semplicemente un telefilm! Quasi sempre (o almeno con Scandal) Shonda sfrutta le sue serie per trasmettere dei messaggi che sveglino dal torpore le altrui coscienze, mostrando programmi e obiettivi politici dei vari partiti o fazioni. Questa volta, ha deciso di percorrere sentieri ripidi e non sicuri e far sanguinare ferite non ancora rimarginate, e lo fa giocando la carta della paura: che sia un attacco terroristico (e come questo possa portare poi ad una dichiarazione di guerra) o la visione di un video che trasmette le immagini di una prigioniera la cui vita rimane appesa al filo “del pagamento di un riscatto”. Shonda, non accontentandosi di questo, decide di andare oltre e mostrare cosa può celarsi dietro una dichiarazione di guerra e in alcuni casi, come vediamo in questa puntata, la difesa della propria nazione c’entra ben poco.
Infatti, in questa undicesima puntata, vediamo il Presidente degli Stati Uniti d’America dichiarare guerra all’Angola (e cosa questa decisione comporti) per salvare la donna amata. Sarà Cyrus, ancora all’oscuro di tutto, che gli rinfaccerà le vittime militari americane avute solo dopo un giorno di combattimenti. Questo vuol dire essere Presidente, questo vuol dire comandare una nazione, cioè prendere delle decisioni non facili che può portare anche alla morte di persone che sono chiamate a servire il proprio Paese: ed è proprio questo il grande dubbio che affligge Fitz e di conseguenza anche noi. Giusto o sbagliato, ormai non ha più importanza!
E’ impossibile non notare che Shonda, mostrando l’altra faccia della medaglia (cioè le vere motivazioni della dichiarazione di guerra), cerchi di “sminuire” gli ideali mostrati, come una maschera, al popolo. Qui non ci sono ideali e valori di una nazione da difendere, qui si vuole “semplicemente” salvaguardare il proprio cuore. Leggere un po’ di polemica forse rivolta alle scelte politiche in generale è facile, ma forse siamo solo noi a vederla… chi lo sa!
“Run” e “Where’s The Black Lady?” sono l’esempio di come due episodi, anche se diametralmente opposti, possono egualmente funzionare nonostante il breve tempo di distanza della loro messa in onda. Il motivo è semplice: entrambi, se contestualizzati nella vera realtà, rappresentano uno spaccato di vita e politica attuale americana… insomma non stiamo guardando semplicemente un telefilm! Quasi sempre (o almeno con Scandal) Shonda sfrutta le sue serie per trasmettere dei messaggi che sveglino dal torpore le altrui coscienze, mostrando programmi e obiettivi politici dei vari partiti o fazioni. Questa volta, ha deciso di percorrere sentieri ripidi e non sicuri e far sanguinare ferite non ancora rimarginate, e lo fa giocando la carta della paura: che sia un attacco terroristico (e come questo possa portare poi ad una dichiarazione di guerra) o la visione di un video che trasmette le immagini di una prigioniera la cui vita rimane appesa al filo “del pagamento di un riscatto”. Shonda, non accontentandosi di questo, decide di andare oltre e mostrare cosa può celarsi dietro una dichiarazione di guerra e in alcuni casi, come vediamo in questa puntata, la difesa della propria nazione c’entra ben poco.
Infatti, in questa undicesima puntata, vediamo il Presidente degli Stati Uniti d’America dichiarare guerra all’Angola (e cosa questa decisione comporti) per salvare la donna amata. Sarà Cyrus, ancora all’oscuro di tutto, che gli rinfaccerà le vittime militari americane avute solo dopo un giorno di combattimenti. Questo vuol dire essere Presidente, questo vuol dire comandare una nazione, cioè prendere delle decisioni non facili che può portare anche alla morte di persone che sono chiamate a servire il proprio Paese: ed è proprio questo il grande dubbio che affligge Fitz e di conseguenza anche noi. Giusto o sbagliato, ormai non ha più importanza!
E’ impossibile non notare che Shonda, mostrando l’altra faccia della medaglia (cioè le vere motivazioni della dichiarazione di guerra), cerchi di “sminuire” gli ideali mostrati, come una maschera, al popolo. Qui non ci sono ideali e valori di una nazione da difendere, qui si vuole “semplicemente” salvaguardare il proprio cuore. Leggere un po’ di polemica forse rivolta alle scelte politiche in generale è facile, ma forse siamo solo noi a vederla… chi lo sa!
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Con “Where’s The Black Lady?” la serie continua la sua scia positiva grazie alle tematiche trattate (con tatto) e ai risvolti di trama inaspettati. Olivia è riuscita a salvarsi da sola in un modo alquanto singolare e geniale, adesso non possiamo far altro che goderci l’inaspettata asta per comprare la donna che tiene in pugno il Presidente americano.
Run 4×10 | 10.48 milioni – 3.6 rating |
Where’s The Black Lady? 4×11 | 9.58 milioni – 3.2 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.