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Servant 2×07 – MarinoTEMPO DI LETTURA 3 min

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Servant 2x07 recensioneApprocciarsi ad una serie come Servant non è un’impresa facile e necessita di una piena conoscenza dei meccanismi che muovono le principali opere di M.Night Shyamalan. La trama, infatti, si dispiega lentamente, come uno spiraglio sottile che lascia intravedere un qualcosa di molto più grande. Il ritmo, a tratti soporifero, è funzionale ad accrescere la tensione e l’inquietudine che permeano l’intera struttura narrativa, in un gioco di specchi dove nulla viene rivelato e nulla è come sembra. I colpi di scena sono ben calibrati, alternando episodi nei quali non accade nulla, ad altri in cui il bandolo della matassa sembra sempre più vicino. Questa costruzione “a singhiozzo”, però, porta con sé la conseguenza di annoiare lo spettatore, che, per quanto possa accettare di sottoporsi a questa oscura caccia al tesoro, vorrebbe sbrogliare i nodi più velocemente, senza perdersi in troppo bicchieri d’acqua.

WHAT THE HELL?!


La settima puntata di Servant potrebbe essere riassunta con sole due parole: tanta confusione. La visione dell’episodio lascia lo spettatore, e di conseguenza, il recensore, basito e perplesso di fronte ad una serie di eventi inspiegabili e, per adesso, senza una connessione logica. In “Espresso”, si era cominciato a far luce sulla vera natura di Leanne e sulla sua presunta vocazione ultraterrena. Questa missione, però, viene presentata in maniera ambigua, oscillando tra il bene ed il male, senza mai prendere una direzione chiara. Certamente, la presenza di Leanne viene vista come salvifica, soprattutto in virtù della tragedia che si consuma a casa della famiglia Marino. Il ruolo della ragazza, in questo caso, sarebbe stato quello di osservare e proteggere la famiglia dal male. La punizione per questa mancanza e disubbidienza ricade sui coniugi Turner, i quali hanno impedito al miracolo (di Leanne) di compiersi. La vera incognita di questa seconda stagione e dell’intera serie, risiede nel ruolo giocato da Dorothy e Sean in tutto questo. La coppia meritava l’aiuto di Leanne nell’elaborazione del lutto per la morte di Jericho, oppure è stata proprio la morte accidentale del piccolo a portare Leanne da loro, sotto forma di punizione divina? D’altro canto, sia la casa che la psiche dei due coniugi (anche il fisico, nel caso di Sean) hanno subito una vera e propria alterazione, dal momento in cui la ragazza ha varcato la soglia dell’abitazione.

ANCORA TROPPE INCOGNITE


“Marino” è un episodio tecnicamente impeccabile, con le giuste inquadrature che danzano mano nella mano con una colonna sonora sinistra ed angosciosa, ma non fa altro che aggrovigliare ancora di più l’intreccio narrativo. Il miscuglio tra fede e ragione, tra sacro e profano, così tanto caro a Shyamalan, qui viene esaltato all’ennesima potenza ed allo spettatore non resta che scegliere a cosa voler credere. Pur apprezzando il comparto tecnico e la crescente tensione che satura l’intera puntata, Servant è ben lontana dal mostrare la verità ed inciampa nuovamente nel meccanismo di preferire i dubbi, rispetto alle risposte. I personaggi in ballo, pur essendo pochi, hanno tutti una duplice valenza ed una dicotomia insita in ciascuno di loro. Tutti rappresentano la luce e le ombre in ogni essere umano, ognuno con le proprie debolezze ed i propri traumi. L’epifania finale sarà scoprire a chi spetta lo scettro di villain. Il secondo ciclo volge quasi al termine, ma ci sono ancora troppe incognite per auspicare una risoluzione definitiva, anche dopo l’annuncio di altre due stagioni in lavorazione. Shyamalan e gli autori vogliono prendersela con comodo, cercando in tutti i modi di illudere il pubblico, ingannandolo episodio dopo episodio.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Comparto tecnico: dalla regia, alla fotografia, passando per la colonna sonora
  • Tensione che si taglia con il coltello
  • Siparietti inutili, come quello del poliziotto
  • I dubbi si aggiungono invece di diradarsi
  • Allungare un po’ troppo il brodo della storyline
  • Dorothy personaggio fastidiosissimo

 

Servant apre la strada a molteplici teorie nei confronti di Leanne, la Chiesa dei Santi Minori e gli stessi Dorothy e Sean. Chi rappresenta il vero male tra di loro?

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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.

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