Per quanto Alina sia inquadrabile come la principale protagonista di Shadow And Bone, è ormai chiaro come la serie abbia diversi personaggi importanti ognuno con una propria storyline dedicata.
“The Heart Is An Arrow” tenta di dividere i quasi 55 minuti a disposizione in modo più equo possibile trai vari personaggi scardinati per il globo. Purtroppo non tutte le trame si dimostrano egualmente interessanti e alcune rallentano di molto il ritmo della narrazione, andando anche a inficiare sul giudizio generale dell’episodio.
SESSISMO, LA TENDENZA CHE MANCAVA
Matthias: “Fjerdan women are caretakers. They’re venerated. And Fjerdan men are their protectors.”
Nina: “In Ravka, boys and girls train and fight together. Side by side. We don’t waste time on maidenly blushing.”
Matthias: “This is precisely why you will lose the war. It’s not natural for girls to fight.”
Shadow And Bone ha avuto modo di mostrare ampiamente il suo mondo fantasy pregno di razzismo e disuguaglianze. Questo mentre invece il rapporto tra uomini e donne veniva dipinto come insolitamente paritario.
Sul campo di battaglia erano rintracciabili tanto individui di sesso maschile quanto femminile senza troppe distinzioni, spesso persino affidando alle donne ruoli di comando o compiti di un certo rilievo.
Con il suo sesto episodio, la serie ha però modo di far capire allo spettatore quanto questa visione e questo modo di agire non siano universali. Portavoce di questo contrasto sono proprio due personaggi finora rimasti più in disparte e quasi esclusi dalla trama principale, ovvero la Grisha Nina Zenik e il Druskelle Fjerdiano Matthias Helvar.
Questi due improbabili alleati incarnano due ideologie diametralmente opposte e l’episodio vuole mostrare come anche con due concezioni tanto diverse, questi possano comunque costruire un rapporto di intimità e comprensione.
Per fare un ennesimo paragone con Game Of Thrones, il rapporto tra Nina e Matthias ricorda terribilmente quello tra Jon Snow e Ygritte (effettivamente anche per l’ambientazione invernale).
Ciò che però GoT raggiunge in svariati episodi, Shadow And Bone lo vuole ottenere in un tempo molto più limitato. Per quanto gli scambi, le battutine e le situazioni equivoche tra Nina e Matthias possano intenerire alcuni, da un punto di vista più oggettivo il loro rapporto appare gravemente accelerato. La relazione che i due arrivano a creare a fine episodio risulta quasi alienante, viste le premesse e il poco tempo che i personaggi hanno avuto per interagire l’uno con l’altra e superare i propri preconcetti e risentimenti.
E’ sicuramente un bene che venga dato più spazio a questi caratteri finora solo abbozzati, ma sarebbe stato probabilmente preferibile scandagliare la costruzione del loro rapporto in più puntate, così da farla percepire come più autentica e progressiva.
KAZ E SOCI, UNA GIOIA CONTINUA
Non è la prima volta che un episodio di Shadow And Bone sembra iniziare in maniera lenta e noiosa, e non è la prima volta che a movimentare l’atmosfera e a riaccendere la passione del pubblico intervengano i personaggi di Kaz, Inej e Jesper.
Questo trio continua a portare azione nella serie, stavolta aiutato anche dai Grisha guidati dal generale Kirigan. In particolare il confronto tra Brekker e Aleksander, per quanto breve, riesce a intrigare il pubblico ponendo uno contro l’altro due dei personaggi più carismatici della serie. Ai fini della trama forse questo conflitto non ha portato chissà quali cambiamenti o risvolti particolari, ma sicuramente è stato utile per vivacizzare l’atmosfera e non far addormentare gli spettatori.
C’è comunque da dire che potrebbe risultare un po’ deludente vedere sempre affidato a questo trio il compito di animare e ravvivare la narrazione con scene d’azione e combattimenti, considerando che molti degli altri personaggi presenti possiedono poteri speciali e potrebbero offrire uno spettacolo interessante ed avvincente.
LA MISSIONE DI ALINA
“The Heart Is An Arrow” chiarisce definitivamente l’obiettivo della protagonista, dando alla Starkov un compito e una missione da portare a termine.
Dopo un paio di episodi introduttivi e altri in cui la protagonista impara a controllare i propri poteri, in vista del season finale la serie definisce il conflitto che vedrà contrapposti Alina e Kirigan.
La ricerca del cervo unisce due classici elementi delle storie fantasy e d’avventura: il viaggio e la lotta contro il tempo. Mettere Alina e Mal in cammino con l’obiettivo di ritrovare il cervo prima di Kirigan è un perfetto espediente per aumentare il senso di pericolo e pathos nella storia.
Il vero pericolo al momento su questo fronte è però rappresentato dalla possibilità di un eccessivo sprint narrativo, difetto che del resto anche questa stessa puntata ha dimostrato.
Come già visto con Nina e Matthias, anche per Alina i tempi sembrano essersi eccessivamente affrettati. La ragazza riesce a fuggire da Kaz e i suoi nei primissimi minuti di puntata e in poco tempo scappa dalla cittadina e si ricongiunge con Mal. Una serie di avvenimenti e di risultati raggiunti con troppa fretta e troppa facilità, in un’evidente necessità di velocizzare la narrazione.
Alle porte del finale, è molto probabile effettivamente che la serie metta il turbo e porti rapidamente Alina e Mal faccia a faccia col cervo. Sta qui alle capacità di Eric Heisserer e Lee Toland Krieger riuscire a non far percepire come frettoloso quest’ultimo tratto di Shadow And Bone.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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“The Heart Is An Arrow” potrebbe essere quasi definito come un episodio di transizione. Il sesto episodio di Shadow And Bone vorrebbe aprire le porte al finale, ma purtroppo lo fa affrettando la narrazione e incentrando circa tre quarti dell’episodio su dialoghi sterili e di dubbia utilità ai fini della trama. Un episodio, in definitiva, nettamente più debole rispetto ai precedenti, ma che si fa comunque guardare volentieri grazie a una seconda metà decisamente più interessante ed avvincente.
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.