“Love is a knot that even death cannot untie.“
Immagini come quella qui accanto avranno certamente scaldato i cuori di parecchi fra gli ascoltatori e le ascoltatrici, per svariati motivi.
Il primo sicuramente, per chi shippa Keenler, è vedere Lizzie e Ressler insieme. Il secondo, per chi ricorda gli anni ’70 – ’80, è vedere le informazioni segretissime uscire su striscioline di carta. Non ci sono schede perforate, ma basta a ricordare una discreta quantità di film e telefilm di quell’epoca, per non parlare delle varie Fortezze delle Scienze dei robottoni come Mazinga. Tutto molto bello.
Al centro dell’episodio, infatti, c’è la corsa ad accaparrarsi un vecchio macchinario per codici cifrati. L’equivalente, in Unione Sovietica, dell’Enigma nazista.
LE SQUADRE IN CAMPO
La partita vede in campo tre formazioni. La prima è quella capitanata dal duo Lizzie – Townsend. Fra i due non regna sempre una perfetta armonia, come dimostrano le scene finali, ma sono in grado di mettere in campo una forza decisamente rapida, efficiente e letale.
La seconda squadra è quella della Task Force, con la benedizione di Red. Quest’ultimo, però, sta perseguendo gli scopi del suo piano trentennale per cui, più o meno segretamente, lavora pro suo anche contro gli altri.
A questo proposito, dispiace non sia stato dedicato più tempo allo scontro fisico fra Lizzie e l’agente Alina Park. Le due potrebbero essere portatrici di gene guerriero. Forse non si voleva turbare il clima generale della puntata, una di quelle dove nessuno si fa male per davvero.
IL PERCORSO DI RED
Come si diceva, il Concierge del Crimine è anche impegnato con una serie tutta sua di impegni e progetti. Deve, innanzitutto, tenere a bada la madre di Glen. L’interazione fra lui, la signora e Dembé non è scintillante come quella con il compianto Clark Middleton, ma si mantiene nei canoni della piacevolezza e della simpatia.
Molto meno gradevole il compito di contattare la figlia di Anne (morta, a quanto pare) per farle avere l’eredità della madre.
Particolarmente importante, ai fini degli sviluppi futuri, il messaggio rassicurante mandato da Red al suo “amico dell’Est“. Conferma la volontà di proteggere Harold Cooper e la Task Force, almeno per quanto non ostacola il raggiungimento degli obiettivi fissati ormai da decenni.
Il clima è destinato a incupirsi sin dalla prossima puntata, questo è inevitabile.
GUERRA ALLA CABALA?
Come emerge sempre dai messaggi cartacei, il Concierge del Crimine ha dato ordine di “mobilitare le risorse“. Per cosa, lo si scoprirà in futuro.
Di sicuro, almeno una parte di queste “risorse” sarà impiegata nella lotta contro la malefica alleanza Lizzie – Townsend. Lei è decisa a smascherare Red come spia N-13, pensando così di vendicare la madre. Si è già visto come sia pronta a tutto pur di raggiungere i suoi obiettivi. Quest’ultimo, invece, stando alla sinossi diffusa in rete, farà le sue mosse per infiltrarsi nell’organizzazione di Townsend.
Sembra però esserci in ballo qualcosa di più grande. Potrebbe tornare in primo piano la lotta al gruppo Cabala, quello in grado di manovrare i destini del mondo con la sua ramificazione e la sua potenza. Non se ne parla più da molto tempo.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Tutto si svolge in modo quasi giocoso. Il tono vintage dell’intera vicenda, con sistemi che nessuno usa più ormai da decenni, contribuisce a rendere l’atmosfera più sognante e irreale. Pura comfort tv, perfetta per questo periodo, o anche solo per un pomeriggio buio e piovoso. Non importa se non tutto quadra alla perfezione (scegliere uno sciame di donne vestite uguali non è il sistema più logico per mimetizzarsi e sparire). Momenti simpaticissimi come il faccia a faccia tra Lizzie, Ressler e Alina Park attraverso il buco nel pavimento, o le battute di Aram rendono la visione molto gradevole.
Dalla prossima puntata, dopo tre episodi senza numero, si dovrebbe tornare alla titolazione canonica, con blacklister di giornata e suo posto nella lista nera. Proseguirà la lotta, con gli schieramenti indicati sopra.
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).