Suits 7×10 – DonnaTEMPO DI LETTURA 3 min

Con sommo ritardo (chiediamo perdono), ma pur sempre prima della midseason premiere, torniamo a riscaldare i motori di Suits con la recensione di “Donna”, 102° episodio di Suits che porta il nome del personaggio che forse più di tutti aveva colpito il pubblico agli albori della serie. Una donna forte, intelligente e spiritosa, comprensiva e dolce quando necessario, indispensabile e impareggiabile sia come segretaria che come amica.

Dopo la brillante partenza il suo personaggio è stato via via accantonato, se non addirittura bistrattato, per concentrarsi inevitabilmente su Harvey e Mike. Gli ormai vacui appelli di far fare uno step in più anche a Donna parevano esser stati ascoltati quando alla stessa era stata data la carica di COO all’inizio di questa settima stagione (non che lo step in più dovesse essere necessariamente di carriera ma poteva bastare). Fin troppo tardi, certo, ma pur sempre un cambio di ruolo che avrebbe determinato nuove dinamiche nella sua interazione con gli altri.

Si poteva persino perdonare a Suits questo vago scopiazzamento di Mad Men dove un’altra affascinante segretaria dai capelli rossi aveva scalato la vetta del successo nella sua società. La ciliegina sulla torta sembrava essere questo midseason finale interamente dedicato a Donna, con tanto di titolo, ma in realtà sebbene la vicenda più importante dell’episodio ruoti intorno a lei, come preventivato, è difficile definirlo un episodio Donna-centrico.
Nonostante sia coinvolta anche nella storyline di Harvey e Mike alle prese con Malik, quello che resta del ruolo di Donna all’interno di questo episodio che porta il suo nome è sicuramente la scena finale. L’attesa di un nuovo momento Donna-Harvey è stata premiata ma ha lasciato il pubblico col fiato sospeso. Cosa voleva dire Donna dicendo “I’m sorry, Harvey. I just had to know.” per poi andarsene via? Grazie a quel bacio ha capito che non è più innamorata di lui? O che lui non è innamorato di lei? O, invece, che sono destinati a stare insieme? Non è dato sapere fino alla prossima puntata (il cui ritorno è previsto per il 28 marzo).
Legato a Donna e al caso Malik è anche Louis, secondo in graduatoria per il concorso “personaggio più sprecato dello show”. Ancora una volta, mostrando più fumo che arrosto, si ritrova protagonista di una situazione in cui prima viene tirato dentro per le sue abilità di avvocato, combina un disastro per la sua mancanza di auto-controllo generando l’ira di uno dei comprimari, per poi chiedere scusa ed essere perdonato. Leitmotiv della sua vita.
Nel frattempo Zane padre e figlia riescono, grazie a un’idea di quest’ultima, a vincere una class action contro una discriminazione di genere (tema caldo e caro a Hollywood in questi mesi) dimostrando come la coppia funzioni anche, se non meglio, quando inserita nelle storyline legali rispetto a quelle personali. E sarebbe un qualcosa su cui riflettere… L’approfondimento sul passato di Robert è interessante anche dal punto di vista del personaggio in sé, mostrando ancora una volta un lato sentimentale quando si tratta della sua famiglia. Robert sta avendo sempre più un ruolo importante nello show. Si potrebbe pensare che, alla luce della fuoriuscita dei giochi di Jessica – ancora più esplicita in questo episodio in cui lascia del tutto lo studio proponendo ad Harvey di togliere il suo nome dal muro – Robert acquisirà un ruolo ancora più importante,  ma finora è solo una speculazione e niente più.
Alla prossima midseason premiere per avere risposta a questa e alle altre domande che l’epsiodio lascia insolute. Il tutto consci dello spin-off in programma.

Alcune interazioni interessanti e una scena finale d’effetto, molto attesa dai fan, salvano un episodio che altrimenti non avrebbe soddisfatto le aspettative suscitate dal titolo importante.