Dopo le prime due puntate che hanno gettato principalmente le basi per la caratterizzazione dei personaggi, sia dei tre protagonisti, che dei characters secondari come gli agenti di polizia o la famiglia del presunto assassino, in questa terza puntata si entra nel vivo delle indagini e della trama noir.
Sebbene la scienza forense si sia sviluppata pian piano nella storia, nella fine dell’800 era nel pieno della sua crescita. Alcune delle tecniche utilizzate ancora oggi – e i fan di Mindhunter apprezzeranno – erano agli albori, ma un dottore anticonformista come Laszlo Kreizler, molto vicino non solo alla medicina ma anche alla psichiatria, era estremamente all’avanguardia.
Le domande che girano attorno alla psiche umana sono il perno di questa terza puntata. Il trio inizia a focalizzarsi sul modus operandi del serial killer analizzando con occhi nuovi il luogo del ritrovamento del corpo, le condizioni e la posizione del cadavere. Questi elementi conducono i detective ad ipotizzare che l’assassino abbia sviluppato una sorta di sicurezza che lo porta ad esporre i corpi.
La volontà di immedesimarsi per capire il perché quest’uomo sia spinto ad uccidere dei ragazzi in quel modo conduce i tre ad un momento di rottura: Laszlo afferma che ogni essere umano agisce in un determinato modo per combattere un trauma rivelando il problema di alcolismo di John che si è presentato dopo la morte del fratello e mette Sara alle strette per cercare di capire come tenti di esorcizzare il suicidio del padre. L’unico a non essere analizzato, almeno all’apparenza, è proprio il dottor Kreizler. Sia lo spettatore che Laszlo conoscono il passato di John e di Sara, il tipo di lutto che hanno subito e quali sono le conseguenze del trauma; per il dottore non è così cristallino né il suo passato né il perché di alcuni suoi comportamenti, almeno non ad una visione più superficiale. Ma è emblematico il suo circondarsi di persone vittime di traumi e un passato violento come ad esempio lo sono i due governanti che ha assunto dopo che li ha aiutati ad evitare il carcere, entrambi per omicidio. Il governante Cyrus ha ucciso a mani nude uno sconosciuto che stava importunando una signora e Lazslo lo ha difeso in tribunale affermando che abbia agito in un modo tanto violento poiché si era ricordato del modo in cui sua madre era stata assassinata, mentre Mary ha dato fuoco a suo padre dopo averci provato numerose volte.
Nonostante tutti i tasselli fino ad ora disposti stiano avanzando, la lentezza della trama continua ad essere un problema soprattutto per alcune scene che potevano essere sorvolate o accorpate ad altre (un esempio è la breve sequenza dove John si ricorda di alcune dichiarazioni dette dai ragazzi che aveva interrogato e che chiarisce come l’assassino riesca a farsi seguire). Ma è l’unico difetto che si può attribuire alla puntata. Da un punto di vista estetico, The Alienist continua ad essere estremamente curato. L’ambientazione gotica tipica dell’epoca vittoriana è la vera protagonista della serie che viene risaltata grazie alla scenografia e ai costumi dove prevalgono colori freddi e scuri – soprattutto nelle scene dei ritrovamenti e nell’abitazione di Lazslo – ma anche nei luoghi distaccati dall’ambiente lavorativo come la casa di John o durante una cena mondana a cui partecipa Sara il nero non è il colore predominante, ma la palette è composta da nuance ocra, verde e bordeaux che si armonizzano con l’atmosfera generale.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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A Fruitful Parternship 1×02 | 1.93 milioni – 0.4 rating |
Silver Smile 1×03 | 1.64 milioni – 0.3 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.