The Good Wife 5×17 – 5×18 – A Material World – All Tapped OutTEMPO DI LETTURA 3 min

Alicia e Diane. Due facce della stessa medaglia, due donne così diverse eppure molto vicine che nutrono una profonda stima l’una per l’altra.
Diane incarna tutto ciò che Alicia non è e che in qualche modo avrebbe voluto essere: una donna forte, in carriera, libera, idealista e indipendente dagli obblighi morali e dagli uomini, fa quello che vuole e che sente, come sposare un repubblicano.
Alicia dal canto suo è quello che Diane non ha mai provato: moglie presente, madre impeccabile, avvocato rognoso. Nessuno prima della dipartita di Will ci avrebbe mai pensato, ma uno studio in rosa sarebbe il cerchio che si chiude, con Kalinda che suggella il patto tra le donne più cool dell’attuale serialità televisiva.
Will rappresenta l’unico elemento di divisione-unione delle due donne: Senza più Will per Diane non esiste più alcuno studio, ma solo leoni nella savana; lo studio non è mai stato quella famiglia che ha sperato, quella famiglia che non è riuscita a costruirsi nel privato e ha cercato a tutti i costi di ricavare sul lavoro ed ora più che mai è il momento di accorgersene e scontrarsi, se necessario, con i soci.
Senza Will, Alicia non ha più motivo di provare rancore per la Lockhart&Gardner: non ha mai avuto rancori, avendo abbandonato lei lo studio, ma l’aggressività e la scorrettezza di Will erano uno dei motivi dei continui accesi e velenosi scontri contro il suo vecchio studio.
Diane, Alicia e Kalinda sarebbero un ottimo affare insieme e probabilmente la serie si dirigerà verso questa soluzione, ma la cosa che lascia alquanto perplessi è a questo punto la posizione di Cary: abbastanza bistrattato nel corso di questa stagione, il personaggio del giovane avvocato ha saputo aspettare pazientemente il suo turno per dimostrare a tutti la sua crescita, eppure il riscatto non è mai avvenuto. Troppo poco spazio dedicato ad uno dei personaggi migliori che la serie abbia sfornato, importante elemento di equilibrio per Alicia e grande spalla legale nei momenti più critici.

Neanche a farlo apposta, Cary rivendica la sua posizione di socio intestatario nel successivo “All Tapped Out”, episodio che lo mette al centro e che lo contrappone ad Alicia.
Nell’episodio incontriamo nuovamente i simpatici giovani della NSA incontrati ad ad inizio stagione, riprendendo dunque le fila di una delle trame aperte, riconfermandoci la grandezza della serie che riesce a muoversi su più fronti senza dimenticarne uno.
L’episodio dimostra come la serie sia in grado di muoversi anche senza una delle colonne portanti della storia. Attaccata ormai troppo alla relazione tra Will e Alicia, la serie troppo spesso doveva fare i conti con i sentimenti dei personaggi, ora invece, una ventata d’aria nuova scuote nuovamente le cose ed Alicia brilla più che mai.
A differenza del precedente episodio, “All Tapped Out” è leggero, comico, rimescola le carte in tavola e tutti i personaggi vengono resi partecipi. The Good Wife ha sofferto una grossa perdita, ma non si è fossilizzata, anzi, ne esce al suo meglio: trama avvincente, caso legale ai massimi e una comicità sfavillante fanno dell’ultimo episodio un gioiellino da incorniciare.
Torna sullo schermo anche la coppia Peter-Eli che in scena fa sempre il suo sporco lavoro e lo fa anche bene. Siamo in dirittura d’arrivo con la stagione ed ora più che mai gli intrighi politici, le intercettazioni e i complotti governativi sono al centro dell’attenzione.
“All Tapped Out” è il primo vero episodio senza Will e il risultato è di una bellezza sconcertante, The Good Wife conferma il suo posto nell’olimpo delle serie tv.

VOTO EMMY 5×17

VOTO EMMY 5×18