The Man In The High Castle 2×07 – Land O’ SmilesTEMPO DI LETTURA 3 min

/
4
(1)

We were slaves to Pharaoh in the land of Egypt, and the Lord our God took us out from there with a strong hand and an outstreched arm.
Uncle Frank, who’s Pharaoh?
Uh, the Pharaoh was a ruler and… a tyrant.
Are our rulers tyrants?

Quando si arriva ai sette decimi di una stagione, teoricamente, quello che ci si aspetta è un episodio in cui parte di ciò che è stato disseminato precedentemente venga finalmente raccolto per evitare, logicamente, di andare a sovraddosare il season finale con troppi avvenimenti.
L’accoppiata Amazon-Spotnitz, purtroppo, perde qui l’occasione di entrare a far parte dei vocabolari come sinonimo di tutti questi avverbi, forse anche proprio per l’allontanamento di Spotnitz dalla camera degli sceneggiatori. Non che “Land O’ Smiles” sia un brutto episodio, per carità, nè tanto meno cinquanta minuti in cui non succeda proprio niente. L’impressione più gentile e accomodante che può venire in mente è più che altro quella di un neopatentato alla guida di una Ferrari e l’unica constatazione che si può fare è un triste “Peccato!”. Peccato perché, alla luce di tutti gli eventi che si stanno rallentando e posticipando per poter arrivare a confezionare una chiusura esplosiva, con quella medesima quantità di eventi si sarebbe potuto mantenere costante il pathos per tutta la stagione, mentre finora ad essere stata alimentata è unicamente la frustrazione costante per la pazienza mai ripagata alla fine di ogni episodio. Sensazione, questa, aggravata ancora di più dai primi minuti della puntata che tra il flashback dell’esecuzione della famiglia Frink e le inquadrature azzeccate della famiglia Smith illudono una volta di più di aver appena iniziato una puntata decisiva, pronta a osare il necessario per aprire le danze che porteranno da qui a 150 minuti alla chiusura di questo secondo ciclo – un’impressione che ad onor del vero si infrange non appena compare sullo schermo la donna di compagnia di Childan, un personaggio di cui non se ne sentiva il bisogno.

I realized it all came down to one thing: the family. Gerry was a family man. What I mean is that a man is only ever as strong as the people around him, the community he serves and the family he is sworn to protect. Whatever strenght he has, he draws from them. And for them, he must be prepared to give everything: his life for his blood. Or else everything he has done has been for nothing. He is nothing.

A proposito di famiglia, nota positiva di “Land O’ Smiles” è sicuramente il monologo di Rufus Sewell che si conferma come il personaggio più drammaticamente sofferto e partecipato. Le parole rivolte al compianto (ma neanche troppo) Dottor Adler sono la confessione del gerarca più crudele dell’Impero Nazista che, grazie anche alla caratterizzazione data su altri binari a Gary e alla Resistenza, piano piano si sta trasformando nel main character più umano di stagione, spodestando i vari Joe, Frank e Juliana dalle luci della ribalta: mentre tutto il resto del cast sembra affossare nelle varie storyline destinate loro dagli autori – con relativo futuro già scritto -, John Smith e consorte sono ormai gli unici da cui veramente ci si può aspettare di tutto.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • L’esecuzione della famiglia di Frank
  • L’elogio funebre del sempre più eccelso John Smith
  • Ispettore Capo 1 – Yakuza 0 
  • Land O’Smiles 
  • Ma quando inizia la seconda stagione? 
  • Gary e la Resistenza 
  • Childan e il tentativo di alleggerire ulteriormente il tono

 

Quando in una partita a scacchi si perde più tempo per disporre le pedine che, effettivamente, a muoverle, qualcosa di patologico agisce nascostamente. Un episodio come “Land O’ Smiles” sarebbe stato apprezzabile nella fascia bassa di stagione, a così poco dal rush finale invece rasenta l’imperdonabile.

 

Kintsugi 2×06 ND milioni – ND rating
Land O’ Smiles 2×07 ND milioni – ND rating

 

Quanto ti è piaciuta la puntata?

4

Nessun voto per ora

Precedente

The Man In The High Castle 2×06 – Kintsugi

Prossima

Worst 10 Of 2016: Le Serie Più Sottovalutate Di Recenserie