The Man In The High Castle 2×06 – KintsugiTEMPO DI LETTURA 3 min

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Imperfection can be beautiful, Lucy.

Kintsugi è la tecnica giapponese di riparare oggetti rotti, ad esempio le stoviglie, inserendo oro o metalli comunque preziosi nelle crepe. Questo si riferisce, nella puntata in esame, certamente alla tazzina in possesso di Tagomi ma, forse ancor di più, alla signora Collins, moglie del gerarca nazista a cui Juliana si avvicina per carpire informazioni preziose. In questa serie, infatti, viene dato un certo rilievo al ruolo della donna nel Reich e nelle sue “colonie”. Non ne emerge certo un quadro lusinghiero: della cosiddetta altra metà del cielo interessano solo le facoltà riproduttive.
Per fortuna, qualcuno cerca di mettere in pratica il motto “Non serve che una cosa sia perfetta perché sia meravigliosa” ed è proprio la famiglia Smith, nei confronti del figlio malato, Thomas. Anche in quanto viene offerto alla visione del pubblico ci sono parecchie crepe, tanto che sono addirittura presentati due diversi mondi possibili: uno è quello come lo conosciamo noi, l’altro quello in cui tedeschi e giapponesi hanno vinto la Seconda Guerra Mondiale. Le due realtà sono introdotte senza spiegazione alcuna e le scene ambientate nell’una o nell’altra si mischiano, senza preavviso. Non basta l’unico piccolo aiuto concesso allo spettatore sconcertato e disorientato, cioè il diverso taglio di capelli di Juliana, la quale, per altro, in uno dei due scenari si ritrova nuora di Tagomi. Non basta neanche il miglioramento della recitazione di Alexa Davalos che, con il procedere della storia, riesce sempre più spesso ad essere all’altezza della situazione.
Un punto è chiaro: viene dato risalto a persone e situazioni che non cambiano nei vari mondi possibili. Inoltre in entrambi i mondi le droghe vengono usate per “espandere conoscenza e consapevolezza”. Non viene chiarito, però, se le diverse realtà siano universi paralleli, esistenti uno accanto all’altro, o semplice frutto delle elucubrazioni mentali di qualcuno, intento a ragionare sul senso della vita e della storia. Nel secondo caso, il ministro Tagomi, con i suoi “superpoteri” che gli permettono di viaggiare fra l’una e l’altra, si candida autorevolmente ad autore di questi pensieri. Lo confermerebbe anche l’estetica ai fiori di ciliegio, irrinunciabile quando si parla di Giappone, che accompagna certe scene. Anche l’Uomo nell’Alto Castello, però, sarebbe un candidato molto papabile, con i suoi filmati di incerta provenienza. Chiunque sia “il pensatore”, se c’è, si sta muovendo un po’ come si fa quando un sudoku non riesce. Un metodo per risolverlo è partire da un punto dove ci siano solo due soluzioni possibili e tentare la prima. Se non si rivela essere quella giusta, sarà giusta l’altra. A volte si scoprono numeri la cui posizione non varia in nessuna delle due alternative, molto importanti per arrivare a completare correttamente lo schema.
In conclusione, a fronte di questi buchi logici non piccoli, bisogna comunque riconoscere ed apprezzare la cura compositiva ed estetica di alcune sequenze. Durante la vera “festa berlinese”, Nicole dice scherzando che i giovani nazisti “brillano al buio” e arriva una ragazza molto somigliante a Claire Holt, Rebekah nella serie The Originals. Siccome il padre di Joe – Josef è interpretato da Sebastian Roché, papà Mikael nella stessa serie, impossibile non pensare ai vampiri, anche se nessuno li ha nominati.
Citazione doverosa anche per l’atelier di alta moda dove si servono le gran dame del Reich.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Alexa Davalos sta imparando a recitare
  • Le vicende della famiglia Smith
  • Momenti esteticamente molto curati
  • Per lo spettatore, è complicatissimo seguire le varie trame, i vari scenari possibili che si sovrappongono
  • Il ruolo della donna nel mondo nazista

 

Emozioni, estetica e suggestioni rischiano di prendere il sopravvento sulla comprensibilità della trama e della narrazione. Ci sono pure sogni e visioni a complicare il tutto. Il voto di sufficienza è, appunto, una media fra l’affetto che si può provare per alcuni personaggi, le trovate estetico-stilistiche anche pregevoli e il grande senso di disorientamento causato da salti logici privi di preavviso e spiegazioni.

 

Duck And Cover 2×05 ND milioni – ND rating
Kintsugi 2×06 ND milioni – ND rating

 

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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