The Marvelous Mrs. Maisel 2×10 – All AloneTEMPO DI LETTURA 5 min

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“That’s it. Her future spells a murky gloom. I’ll be rich and famous and she’ll be living in a furnished room. But it’s gonna be too late. I won’t hear her moan. I’ll be living in my Nob Hill mansion, rich… and all alone.
All alone. All alone. I’ll be rich, but so… all… alone.”
(Lenny Bruce)

 

E’ con quest’ultimo spezzone di Lenny Bruce, tratto dal suo intervento a The Steve Allen Show realmente avvenuto nel 1959, che The Marvelous Mrs. Maisel decide di terminare questa seconda stagione ed è sempre da qui che RecenSerie decide di iniziare la recensione.
Il momento di Lenny Bruce è stato ricreato alla perfezione, sia per gestualità, sia per cadenza ritmica delle battute sia per una interpretazione da parte di Luke Kirby da vera e propria standing ovation. L’attenzione è chiaramente sul palco e sulla performance del comico, ma mano a mano che il pezzo procede ed i richiami diventano evidenti, la camera procede a spostarsi sempre più con incidenza su Midge, sul suo volto meno segnato dal sorriso, sui suoi gentili occhi vacui che lentamente si perdono nel vuoto. La canzone-sketch di Lenny che dona il titolo all’episodio demolisce qualsiasi tono di comicità della serie, lasciando spazio ad una coltre di drama che risulta impossibile allontanare. La serietà, proprio come era accaduto nel finale della precedente stagione, ritorna a fare da padrone della scena, accantonando qualsiasi tipo di altra emozione.
“All Alone” è sicuramente il finale che ci si poteva attendere, nonostante un certo incidere, voluto, su alcuni fattori già evidenziati e palesatisi durante le precedenti puntate della stagione.
Il primo elemento, apparso solo recentemente in scena, è la chiara sofferenza di Abe che allontanato dall’insegnamento e dal progetto lavorativo che stava portando avanti vuole cambiare qualcosa nella sua vita, alla ricerca di nuove motivazioni e sproni esistenziali. Il percorso che gli sceneggiatori sembrano decisi a fargli percorrere ricorda chiaramente quello già intrapreso, con “Simone” e “Mid-way to Mid-Town”, da Rose, ma vista e considerata la profonda differenza caratteriale, sarà da valutare quanto differenti saranno i due percorsi e dove esattamente porteranno Abe.

 

I’m Sisyphus, without the fabulous hair and the loincloth, pushing that boulder up that hill over and over and over.

Il secondo elemento sul quale la serie torna a portare attenzione dopo averlo evidenziato solo di sfuggita, è il peso di Benjamin nella vita di Midge: nonostante il rapporto sembri solido, pieno di gioia e di vitalità, la giovane comica non si pone nessun dubbio o problema nel confermare a Shy Baldwin la sua presenza al tour come comica che aprirà i suoi spettacoli. Benjamin non viene minimamente calcolato sul momento e nemmeno successivamente. Solo Abe, con il suo discorso, farà riaffiorare in Midge il ricordo di essere sentimentalmente legata a qualcuno che si sta facendo in quattro per poterla sposare. Valutata quindi la poca considerazione, c’è di conseguenza da rivalutare il loro intero rapporto e quanto esattamente abbia importanza per Midge. Ma Benjamin non è l’unico ad essere stato ignorato da Midge in questo frangente: figli e genitori vengono bellamente ignorati, quasi non esistessero anche se da questo punto di vista c’è da considerare come i figli di Midge e Joel, all’interno della serie, appaiano più come oggetti ornamentali passivi che come elementi di vivido interessa all’interno della storia. Una differenza evidente e che pone, sotto questo aspetto, il racconto di The Marvelous Mrs. Maisel molto più superficiale rispetto a quello, per esempio, di Mad Men.
Ma Midge è veramente “all alone”: eliminati dalla sua equazione i figli, i genitori, gli amici e Benjamin le rimangono solo due persone accanto. Una è Susie con la quale sappiamo essere (e se ne ha una riprova durante lo spettacolo quando Midge evita di pronunciare il consueto motto prima di salire sul palco) non in buoni rapporti e che è stata avvicinata da Sophie Lennon per diventare la sua agente. Una notevole evoluzione per una giovane che sappiamo essere affamata di denaro e fama e che ad inizio stagione dormiva sulle scomode poltrone di un poco rinomato locale di periferia.
Joel, quindi, rappresenta l’ultima roccaforte per Midge, l’ultimo axis mundi che le rimane e dal quale fa ritorno in conclusione di puntata. Questo ritorno coincide con due valutazione appuntate nelle nostre recensioni: la prima è la rivalutazione che dovrà essere fatta del rapporto tra Midge e Benjamin; la seconda è la fatidica scelta (sempre che non sia già stata fatta, a questo punto sarebbe legittimo pensarlo) che Midge dovrà fare tra Benjamin e Joel.
La puntata si conclude con la vecchia coppia di nuovo unita, pronta ad affrontare qualsiasi tipo di conseguenza perché, in fin dei conti, come ha appuntato Lenny Bruce è una gioia essere “all alone”, ma avere la certezza di poter contare su qualcuno, anche su di una sola persona, rende tutto più speciale e meno opprimente.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Dichiarazione di Joel a Midge
  • Benjamin vs Joel
  • La proposta di Sophie Lennon a Susie
  • La visita di Susie a casa Lennon
  • “All Alone”
  • Mrs. Maisel in tour
  • Midge fa ritorno da Joel
  • Abe ed il suo desiderio di ripartire da capo
  • Susie e Midge ai ferri corti
  • Figli utilizzati come oggetti ornamentali, ma per il momento si tratta di un dettaglio talmente minimo da non intaccare la qualità dello show

 

Una stagione iniziata con Lenny Bruce non poteva che trovare conclusione proprio con uno sketch di Lenny Bruce. Un secondo ciclo che consolida le basi e che mostra, nuovamente, come sia possibile creare un prodotto che abbia delle pareti così sottili che dividono comedy e drama.

 

Vote for Kennedy, Vote for Kennedy 2×09 ND milioni – ND rating
All Alone 2×10 ND milioni – ND rating

 

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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