“I’m not a comedian. And I’m not sick. The world is sick, and I’m the doctor. I’m a surgeon with a scalpel for false values.” (Lenny Bruce)
Dopo una prima stagione votata al ribaltamento degli equilibri sedimentati con il passare del tempo nelle vite della famiglia Maisel, questa seconda stagione sembra decisamente interessata a recuperare una certa stabilità andando ad inglobare, tuttavia, tutti gli sviluppi avvenuti durante le prime otto puntate.
Joel e Midge vengono accostati in continuazione e senza sosta, riavvicinati da una storia che ha cercato a più riprese di allontanarli e sotto un certo punto di vista ci è anche riuscita. L’ormai ex marito dopo essersi adoperato per non far mancare nulla a moglie e figli cerca ora di concedere maggiore libertà proprio a quest’ultima. Per quanto il desiderio di portarla in una casa nuova possa essere avvicinato ad un puro istinto psicologico per rimediare a quanto accaduto (tradimento e separazione) c’è da sottolineare, come appuntato nella precedente recensione, il profondo legame d’amore che ancora unisce i due e che non sembra essere intaccato né dal tempo, né dalla distanza. Anzi, forse ora più che in passato il rapporto risulta essere sincero e reale. Sicuramente più di quando lo spettatore aveva fatto conoscenza dei personaggi in scena.
Oltre ad un puro e candido affetto, ciò che spinge Joel a mettersi così tanto in gioco sembra essere il desiderio di vedere la moglie aver successo dove lui, malauguratamente, non è riuscito: la stand up comedy. L’apprensione di Joel per la carriera di comica di Midge potrebbe ben presto tramutarsi in qualcosa di più grande e meno gestibile.
Ma non di soli sentimentalismi vive The Marvelous Mrs. Maisel.
Anche in “Mid-Way To Mid-Town” lo spettatore ha modo di calarsi nella comicità, spregiudicata e senza freni inibitori, di Midge. Ed ancora una volta, dopo una prima stagione che attorno agli sketch si è sì ben destreggiata, ma ha anche raggiunto dei momenti abbastanza imbarazzanti della trama, convince in pieno: la venatura di femminismo con la quale Midge tinge il proprio intervento sul palco non risulta pedante o artificiosa, ma genuina e sincera proprio come il personaggio in sé. La demolizione psicologica e sociale di tutti gli altri comici che l’hanno preceduta (ed attaccata a loro volta) risulta geniale e comporta, per la seconda volta nella breve carriera di Midge, l’inserimento del suo nome in un’altra blacklist di comici da non ricontattare.
Ovviamente la stand up comedy fin qui presentata si riduce a banali ilarità e puerili racconti quotidiani enfatizzati e resi comici dai paradossali contesti nei quali capitano. La dissacrante stand up comedy in stile Bill Hicks, George Carlin o Louis C.K. è sicuramente molto lontana, sia come stile, sia come tempo. Tuttavia, nonostante l’ovattata bontà che si percepisce nella comicità di Midge, la serie funziona in maniera egregia anche grazie a questo tipo di sketch che prendono tutt’altro peso in una serie che riesce a far coincidere e funzionare alla perfezione drama e comedy.
Relativamente ad Abe e Rose la puntata accelera notevolmente mostrando come, acclimatandosi a Parigi, il buon Abe riesca alla fine a convincere la moglie a tornare a New York. Ma con una grossa differenza, ossia quella di non darla mai più per scontata, ma anzi di volerla coinvolgere in qualcosa che possa renderle meno pedante ed insopportabile l’esistenza.
Ecco quindi che Rose viene spinta ad iscriversi a dei corsi universitari ed a prendere lezioni di ballo insieme al marito.
Sarà ancora presto per valutare una stagione, trattandosi questo del solo secondo episodio. Ma sicuramente si tratta di una partenza di inoppugnabile bellezza e continuità rispetto agli otto episodi che l’hanno preceduta.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Simone 2×01 | ND milioni – ND rating |
Mid-Way To Mid-Town 2×02 | ND milioni – ND rating |
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.