“Auf Wiedersehen” si pone come episodio spartiacque fra un prima e un dopo all’interno di questa terza stagione di The Umbrella Academy.
Il colpo di scena principale è l’“intesa” fra le due Academy (Sparrow e Umbrella) per affrontare insieme il famigerato Kugelblitz. Eppure, non è tanto l’avvenimento in sé (già degno di nota) che cattura l’attenzione quanto tutto il background che sta dietro a risultare mirabilmente orchestrato.
Una sequenza che viene, come al solito, costruita alla lontana e che si sviluppa nel corso dell’intero episodio per concludersi con un cliffhanger finale tutt’altro che scontato. Se i precedenti episodi erano stati abbastanza piatti e inconcludenti, si può affermare che, da questo punto in poi, lo show di Steve Blackman è tornato ad ingranare.
MOMENTI ICONICI E FORZATURE
“Bloody plot twist!”
Partendo da quello che è ovviamente il plot twist per eccellenza (dell’episodio e della stagione) si può notare come lo show sia molto attento a combinare momenti di alta tensione e comici, cercando sempre di rimanere nell’ottica della coerenza narrativa. Anche un semplice background iniziale, come quello riguardante Lila, completamente staccato dalla storyline principale, assume importanza mano a mano che si procede nella narrazione.
In questo caso, il background di Lila serve innanzitutto a colmare alcuni buchi di trama che avevano riguardato la sua comparsa (anche la rivelazione shock di lei incinta lascia quantomeno perplessi considerando quanto visto finora) e a rinsaldare il legame di tale personaggio all’interno della famiglia Hargreeves, vista la sua importanza per la riuscita del piano finale.
Il tutto, quindi, risulta ben congegnato per arrivare alla scontro finale per contenere il Kugelblitz, anche se non mancano alcune forzature che lo spettatore non può non notare. Come, ad esempio, la liquidazione fin troppo frettolosa del character di Stanley, già dato per morto senza aver appreso nulla della sua scomparsa. Una “non-morte” che si aggiunge a quella di Harlan (vista off-screen) e alle non troppo entusiasmanti morti dei character di Christopher e Fei che, seppur non avessero mai brillato in vita nello show, lasciano comunque un po’ di amaro in bocca per il potenziale sprecato di tali personaggi.
SPARROW E UMBRELLA ACADEMY UNITI
Va detto, comunque, che tali “morti” erano necessarie per ridurre al minimo il numero di character a disposizione. In questo modo, da adesso in poi, ci si può concentrare su personaggi più carismatici, ossia la “famiglia” degli Umbrella e quello che resta della famiglia Sparrow (Ben e Sloane, di fatto gli unici rimasti).
Anche perché dopo tale episodio i rapporti fa le due Academy si fanno ancora più interessanti considerando che, ridotti ormai all’osso, dovranno collaborare ancora di più e, di fatto, diventare un’unica grande famiglia.
Gli autori giocano qui volutamente con lo spettatore mettendo in scena momenti surreali e soap-operistici che, però, hanno il merito di destare l’attenzione del pubblico e immergerlo nella trama orizzontale, oltre a far rinsaldare i legami fra le due Academy.
Scene esemplari come il dialogo-scontro fra Viktor ed Allison (punto culminante di tutta la puntata) servono semplicemente a questo, e ci riescono benissimo grazie alla potenza dei dialoghi, delle musiche e al crescendo di tensione continua che si riflette nella mimica dei vari character che assistono alla scena (di fatto uguale a quella degli spettatori stessi). La complicità che si crea fra spettatori e personaggi (la famosa “empatia”) è il vero punto di forza della puntata e dello show in generale. Un elemento che si era un po’ perso negli ultimi episodi e che qui torna prepotentemente alla ribalta.
IN VIAGGIO CON SIR REGINALD
Menzione a parte poi merita tutta la storyline riguardante il “viaggio padre-figlio” compiuto da Sir Reginald e Klaus. Nonostante al momento tale storyline sia slegata da tutte le altre, non è detto che questa non torni utile già dal prossimo episodio, soprattutto considerando la scena finale che, come al solito, ribalta completamente la situazione.
Anche in questo caso c’è un alternarsi di momenti comico-grotteschi e tragi-comici che rendono tale sequenza un piccolo capolavoro.
Il legame che si crea fra Klaus e Sir Reginald avviene in un momento preciso e sfrutta tutta la sua componente emozionale sapendo, anche in questo caso, attrarre emotivamente lo spettatore.
Anche in questo caso c’è qualche buco di trama (esiste un posto in cui passano così tante macchine nei momenti precisi?) ma diventa irrilevante rispetto all’esercizio di stile e il carico emozionale che ne deriva. A livello di regia e scrittura, poi, niente da dire (forse un po’ la CGI dei fantasmi) ma sono facezie di fronte al lavoro di cesello che dimostra l’episodio.
Si spera che lo show prosegua seguendo tale direzione da qui alle prossime puntate, se l’Apocalisse non sopraggiunge prima.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Un’inaspettata alleanza fra le due “famiglie” degli Hargreeeves potrebbe essere la soluzione per far finire l’Apocalisse. Ma fra il dire e il fare ci sono di mezzo molti membri “disfunzionali” che non aiutano. In compenso Klaus e Sir Reginald legano finalmente fra loro tramite una forma di “training autogeno” parecchio discutibile.
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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!