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Your Honor 1×07 – Part SevenTEMPO DI LETTURA 4 min

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Your Honor 1x07 recensioneYour Honor è decisamente arrivato ad un punto di non ritorno. A tre episodi dal series finale, il momento della verità, ovvero ciò che Michael Desiato ha provato ad evitare fino ad ora, sta inesorabilmente per arrivare.
“Part Seven” è un ottimo indicatore di come la situazione stia degenerando velocemente in un turbinio di ricatti, minacce e scelte sbagliate. Ed il pubblico sembra apprezzare visto che gli ascolti sono praticamente raddoppiati rispetto alla series premiere e, oggettivamente, anche il ritmo narrativo ne ha giovato.

ETICA VS SOPRAVVIVENZA


Jimmy Baxter: It’s amazing what a man can do with the will to survive. That hiker who cut his own arm off. Can you imagine that? Or hitting someone with your car and leaving them bleeding to death in the road.

È molto facile parlare delle proprie idee, del proprio credo e ostentarlo in una situazione di normalità che lo permetta. Il vero problema nasce quando eventi imprevedibili o situazioni esterne rendano il tutto molto più complicato da mantenere. Un esempio molto facile è quello su vegetariani e vegani: in una situazione di completa carestia e con a disposizione solo della carne la mangerebbero?
Jimmy Baxter tira fuori l’esempio del film 127 Ore (diretto da Danny Boyle con James Franco assoluto protagonista) per dimostrare che, in caso di necessità, l’essere umano è disposto a fare di tutto pur di rimanere in vita. Un’affermazione che lascia intendere quanto Baxter stesso capisca la motivazione che ha spinto (il figlio di) Michael a scappare, pur ovviamente non perdonando la scelta vista la conseguenza. E l’etica di Michael si fa piccola piccola.

LA SENSAZIONE DI UN QUALCOSA CHE CONTINUA A MANCARE


Michael Desiato: I love you.

Pur essendo uno dei migliori episodi visti finora, “Part Seven” continua a mancare di qualcosa. Più che essere qualcosa di oggettivo, questa è piuttosto una sensazione che si percepisce sin dalla series premiere e che continua a non abbandonare Your Honor. Sono piccole cose a farlo pensare, tipo la mancata opportunità di sfruttare il faccia a faccia tra Michael e Jimmy in un’unica sequenza, senza staccare mai la camera dalla scena. Piccole cose che fanno capire la qualità del prodotto ma anche quella distanza che intercorre tra il Bless ed il Thank Them All.
“Part Seven” è ricca di momenti molto forti e drammatici che portano Michael a confronto con la nuova realtà dei fatti. Buttare un cadavere nel fiume, incastrare la sua capa con la polizia, non poter agire da giudice quando di fronte c’è la famiglia Baxter: tutte scene molto intense che lasciano intendere anche molto altro. Esattamente come questo genere di serie ambisce a fare.

DÉJÀ-VU


Jimmy Baxter: You know what losing a child gives you? Terrible, visceral pain. An overwhelming sense of failure. And then there’s the… the surprising one. It’s a kind of freedom. Nothing matters. Not ever again. So you’re capable of anything. Anything. If you don’t come through for Carlo, it would be the easiest thing in the world to cut your hard fucking heart out and feed it to the river.

Attore giusto ma ruolo troppo simile ad uno molto più famoso? Questa è una domanda molto difficile a cui rispondere e che necessita un’altra domanda per essere contestualizzata meglio: si parlerebbe di déjà-vu se Bryan Cranston non fosse stato assunto per il ruolo? Probabilmente no.
Se da un lato si può capire perché si sia stato scelto Cranston per il ruolo da protagonista (visto che è anche produttore esecutivo dello show), dall’altro si presuppone che sia stata anche ponderata la scelta di scegliere un attore con un “passato televisivo” così famoso e pertanto indissolubile. Viene anche da chiedersi se invertendo i character, e avendo quindi Cranston nei panni di Jimmy Baxter, si percepisca la stessa sensazione.
Purtroppo tutto, indirettamente o direttamente, pesa nella visione e deteriora leggermente la percezione di un prodotto sempre molto buono ma mai ottimo come, potenzialmente, potrebbe essere.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Epica serie di confronti tra Michael e Jimmy
  • Michael Stuhlbarg e Bryan Cranston danno il meglio di sé
  • Regia sempre molto attenta ai dettagli
  • I love you“, così, dal nulla
  • Michael che incastra per guida in stato d’ebrezza Sara LeBlanc
  • Nel primo confronto tra Jimmy e Michael sarebbe stato perfetto se si fosse optato per un dialogo girato tutto in una sequenza. C’è puzza di occasione persa…
  • Manca sempre quel qualcosa per arrivare a gridare al capolavoro

 

La situazione è ormai arrivata ad un punto di rottura in cui l’etica personale deve fare i conti con l’istinto di sopravvivenza e, come dice il buon vecchio Jimmy Baxter, “it’s amazing what a man can do with the will to survive“. Ora è arrivato il momento di vedere tutte le cose “amazing” che riuscirà a fare Michael Desiato dentro e fuori l’aula del tribunale.

 

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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