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Bisogna riconoscere il grande coraggio di Sky che ha rischiato molto producendo una serie con così tante location, con una narrazione priva di personaggi principali, in cui la vera protagonista è la cocaina.
Una scelta lodevole ma senza dubbio rischiosa, visto che la mancanza di character con cui empatizzare o semplicemente da odiare, interpretati da un cast semi-sconosciuto, poteva rivelarsi un buco nell’acqua, ma così non è stato.
Come si è già avuto modo di vedere in Narcos e Narcos: Mexico, la polvere bianca è divenuta la principale fonte di sostentamento non solo per le fasce più disperate della popolazione o i quartieri più malfamati, ma di intere nazioni povere che attraverso il traffico illegale alimentano la propria economia interna.
Il nuovo show diretto da Stefano Sollima e coprodotto da Sky, Amazon Studios e Canal+ ha puntato tutto sulla qualità, per un comportato tecnico veramente degno di nota, dalle splendide location, a una regia praticamente perfetta, coadiuvata da una magnifica colonna sonora, non a caso firmata dai Mogwai.
Dopo aver esplorato le ndrine calabresi e i cartelli messicani della droga, in questo quarto appuntamento si alza ulteriormente il tiro, andando a raccontare le avventure di Emma e Chris in Mali, traendo spunto dalla realtà per una situazione politica veramente complicata.
Infatti, dopo un colpo di stato avvenuto nel 2012, nel paese è iniziata una lunga guerra tra i Tuareg, che chiedono l’indipendenza dell’Azawad – luogo in cui è ambientato l’episodio – diversi gruppi islamisti e il nuovo governo; la situazione si è complicata ulteriormente con l’intervento dell’ONU, che tramite l’Operazione Serval è intervenuta con una missione militare a guida francese.
Attraverso le peripezie dei fratelli Lynwood, viene raccontata allo spettatore una realtà estremamente complessa, tra gruppi islamici pronti a tutto, la legge della sharia che imperversa nelle città e la splendida storia di Brahim, terrorista islamico non certo privo di umanità, il quale sacrifica per la causa il figlio maggiore, che si farà esplodere in un hotel, compiendo così il suo martirio.
Una storia che tra violente sparatorie e il carico che infine arriva a Casablanca, racconta le diverse sfaccettature di uno dei tanti conflitti africani spesso dimenticati dai mass media.
Nella quinta puntata, invece, la narrazione si concentra su Monterrey, dove il Comandante Contreras guida i suoi vampiri, dalla peculiare acconciatura, alla conquista della città, tramite la creazione di un vero e proprio esercito reclutato tra i ragazzi poveri dei quartieri malfamati messicani.
Manuel crea dal nulla una vera e propria fratellanza in cui è leader indiscusso, continuando a lavorare per i Leira e divenendo sempre più potente.
Un personaggio, ben interpretato da Harold Torres, che è tormentato e diviso interiormente tra la sua crudeltà e il suo fervore religioso, i suoi assassini efferati e i sensi di colpa, che lo portano a frequentare la vedova incinta di un suo compagno d’arme, ucciso da lui stesso.
Con l’efferato massacro di 30 civili per la conquista militare di Monterrey, emerge in tutta la sua crudezza la folle violenza che spesso regola la società nelle zone più povere del Messico.
La situazione è sicuramente destinata a precipitare con la morte di Indio, visto che ora il conflitto tra l’esercito di Manuel e gli uomini dei Leira sembra inevitabile.
Uno dei pregi maggiori di questo peculiare prodotto seriale rimane senza dubbio la capacità di mandare avanti la propria narrazione seguendo gli incredibili collegamenti, sparsi per il mondo, del traffico illegale di cocaina.
Una storia interessante e ben scritta, senza dubbio supportata al meglio dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano, la quale però rischia di risultare non omogenea allo spettatore, vista la grande frammentarietà della narrazione, destinata probabilmente a ricongiungersi nei prossimi due appuntamenti, gli ultimi della stagione.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Due ottimi episodi per lo show diretto da Stefano Sollima che conferma tutti gli elementi positivi visti sin ora. Le carte in tavola sono tante, resta da vedere se negli ultimi due appuntamenti la serie riuscirà a ricongiungere tutte le diverse storyline. Nel frattempo la valutazione di queste due puntate non può che essere molto alta, in attesa del gran finale da massimo dei voti, si spera.
Il Trasbordo 1×04 | ND milioni – ND rating |
Sharia 1×05 | ND milioni – ND rating |
Salvezza 1×06 | ND milioni – ND rating |
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Venera due antiche divinità: Sergio Leone e Gian Maria Volontè.
Lostiano intransigente, zerocalcariano, il suo spirito guida è un mix tra Alessandro Barbero e Franco Battiato.