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Con “Show Stoppers” siamo arrivati ad un passo dalla fine e, per dirla con Nick Hornby, “Non buttiamoci giù“, perché dopo aver visto questa dodicesima puntata il buttarsi dal punto più alto del pianeta sembra essere l’unica scelta sensata per esser stati costretti a sopportare 40 minuti di puro no-sense. Arrivati alla penultima puntata di solito l’iter da seguire dovrebbe essere quello di tirare le somme dell’intera stagione per preparare il territorio al botto finale ma con la quarta stagione di American Horror Story ci siamo sempre trovati a chiarire la situazione puntata dopo puntata, perché la storia si rivolgeva sempre verso un punto morto. Infatti, andando a ritroso possiamo notare come ogni volta nelle recensioni vengano analizzati tutti i punti che dovevano essere categoricamente cambiati o quantomeno migliorati, quindi risulta inutile e superfluo stilare un resoconto già messo in evidenza.
Il quarto anno del telefilm è stato in generale un flop. Inutile soffermarsi su ciò che inevitabilmente si può e si deve apprezzare perché sarebbe come accontentarsi della mediocrità, una parola che non rientra nel vocabolario del pubblico di American Horror Story, e, soprattutto sarebbe una tristezza rapportarla ad un telefilm che nel bene e nel male si è sempre distinto. Alla vigilia del season finale, dicevamo, risulta sciocco parlare di come alcuni personaggi siano meglio costruiti rispetto ad altri; di come questi si intreccino male tra di loro e con la storia; di come non esista una vera e propria storia principale, un comune denominatore che dia un senso a ciò che abbiamo visto finora; di come per compensare la mancanza di un plot, Murphy & Co. abbiano deciso di abbondare la stagione con decine e decine di storyline verticali inconcludenti; di come Dandy sia l’unico personaggio riuscito della stagione; di come la paura e la tensione siano state sostituite da no-sense e splatter; di come nonostante l’arrivo di Chester la qualità del lavoro non sia migliorata e, infine, di come il peso che ci portiamo da dodici settimane tra pochi giorni finalmente verrà alleviato. Sì, è inutile parlare di tutto questo perché ormai non ha più senso. La voce di RecenSerie non è arrivata alle orecchie giusti poiché nulla è stato cambiato e nulla è stato migliorato.
La sensazione che si ha nel vedere “Show Stoppers” è quella di non saper più come uscire da un groviglio creato, forse, involontariamente. La fine della stagione è come una mano provvidenziale che giunge in soccorso agli autori che sembrano non sapere più che pesci prendere.
Come verrà conclusa questa quarta stagione? Ma soprattutto, una qualsiasi fine avrebbe senso? Quando si è parlato del nulla per tutta la sua durata, che senso avrebbe creare un finale? E poi un finale per cosa? Anche nelle precedenti stagioni il no-sense era all’ordine del giorno (come dimenticare la scena del clistere in Coven) come la troppa carne sul fuoco, ma quello che ci teneva incollati al televisore era comunque un filo conduttore che ci “costringeva” a voler sapere come la storia si sarebbe conclusa. In Freak Show nulla di tutto questo è presente, non c’è niente che ci tiene legati a questa serie se non il ricordo affettivo di vecchi albori che a quanto pare non verranno mai più raggiunti.
Può sembrare assurdo ma la stanchezza, anche se solo dopo quattro stagioni, comincia a farsi sentire. Non si può buttare alle ortiche un potenziale come sembrava (dai vari promo) il Freak Show, ma soprattutto si pensava che stagione peggiore di Coven non sarebbe mai stata messa in onda. E invece, l’impensabile, è stato messo in pratica nonostante il numeroso materiale di cui è intriso questo argomento.
Può sembrare assurdo ma la stanchezza, anche se solo dopo quattro stagioni, comincia a farsi sentire. Non si può buttare alle ortiche un potenziale come sembrava (dai vari promo) il Freak Show, ma soprattutto si pensava che stagione peggiore di Coven non sarebbe mai stata messa in onda. E invece, l’impensabile, è stato messo in pratica nonostante il numeroso materiale di cui è intriso questo argomento.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Gli aspetti positivi della puntata sono sempre gli stessi: grande cast, grandi capacità recitative, regia e fotografia impeccabili. In più è presente l’ulteriore collegamento ad Asylum e al dr. Hans Grouper (Arthur Arden) che si scopre implicato nella mutilazione di Elsa. Riferimento interessante o meno, ormai nulla, arrivati a questo punto, è più in grado di risollevare le sorti di una stagione ormai ai bordi di un precipizio.
Magical Thinking 4×11 | 3.11 milioni – 1.1 rating |
Show Stoppers 4×12 | 2.93 milioni – 1.4 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.
Mi spiace che ci siano così pochi commenti. Leggo sempre con interesse le vostre recensioni, nonostante non stia seguendo nessuna serie nuova (sto ancora guardando Breaking Bad! ) Bravi!
Grazie Antonio, è pieno di lettori silenziosi purtroppo… Quelli che commentano sono pochi ma buoni x-)