Lo scorso episodio ha rappresentato una tappa fondamentale per l’evoluzione della trama di Anatomy Of A Scandal.
La rivelazione – seppur abbastanza telefonata – che Kate Woodcroft sia in realtà Holly Berry, compagna di università di Sophie, serve ad aggiungere un elemento destabilizzante alla storyline ma anche a chiudere un cerchio. Il tutto per legare ancora più a doppio filo passato e presente.
Il fatto che Kate sia stata scelta o designata per interpretare l’accusa nel processo contro il suo stupratore, James Whitehouse, sembra davvero un guizzo creativo del karma. L’universo, dunque, vorrebbe mettere le cose a posto e decretare la parola “fine” alla carriera e reputazione dell’ex Ministro, reo di aver sempre nascosto ombre oscure dentro di sé.
Nonostante tutto, però, il potere e i soldi non vogliono lasciare la presa e James Whitehouse ha ancora parecchi assi nella manica prima di reputarsi sconfitto.
LA TESTIMONIANZA DI JAMES WHITEHOUSE
Durante questa fase del processo, il pubblico assiste alla testimonianza di James Whitehouse sugli eventi accaduti la sera del presunto stupro. Dopo aver visto la vicenda attraverso gli occhi di Olivia Lytton, ora tocca all’imputato dare la sua versione dei fatti e, ovviamente, è una versione diametralmente opposta.
Grazie ad un bravissimo avvocato che imbocca il teste con le domande giuste al momento giusto, James Whitehouse sembra uscirne in maniera pulita, come se lo stupro fosse avvenuto soltanto nella mente di Olivia.
In un epoca post #Metoo, Anatomy Of A Scandal riesce a rappresentare in maniera egregia la differenza di trattamento tra vittima e carnefice, tra una donna che non viene creduta ma, anzi, viene considerata una rovina-famiglie, ed un uomo ricco e affermato che pensa di poter fare ciò che vuole.
Ogni domanda trova una risposta, ogni accusa trova una giustificazione: James Whitehouse rimane arroccato sul suo piedistallo di uomo arrogante, viziato e superbo che continua a credere che i Whitehouse ne escano sempre vincitori.
“DON’T BE SUCH A PRICK TEASE”
Come detto precedentemente, nella storia raccontata da Anatomy Of A Scandal il passato e il presente sono strettamente legati e si influenzano l’un l’altro in un vortice di ricordi e segreti.
Durante la visione dei primi episodi, il pubblico poteva ancora nutrire dei dubbi riguardo la veridicità delle accuse di Olivia Lytton. La bravura degli showrunners Melissa James Gibson e David E. Kelley, coadiuvati dalla regia di S. J. Clarkson, è stata quella di costruire un castello fatto di ombre, di grigio e di dubbi, in cui nulla poteva essere dato per certo. “Episode 5”, invece, spazza via del tutto questa ambiguità e lo spettatore capisce finalmente quale sia la verità. Una verità che è sempre stata sotto i suoi occhi, ma ben celata da una coltre di bugie e manipolazioni.
La frase deplorevole (almeno secondo le parole di James Whitehouse) pronunciata sia durante lo stupro di Olivia Lytton, sia durante quello avvenuto due decenni prima, assume un peso ancora più importante, proprio in virtù della colpevolezza dell’ex Ministro.
La storia sembra ripetersi nuovamente proprio perché James, in fin dei conti, non è cambiato di una virgola: la sua facciata da bravo ragazzo, da padre di famiglia, da politico integerrimo non è altro che fumo negli occhi. Adesso come allora.
KATE WOODCROFT/HOLLY BERRY
L’altra grande protagonista di questo quinto episodio è Kate Woodcroft aka Holly Berry. Con Sophie messa in disparte (nonostante una bravissima Sienna Miller), l’avvocato dell’accusa viene posto sotto i riflettori.
Il pubblico, ora, è pienamente consapevole del macigno che Kate/Holly porta sulle sue spalle e di come il fantasma dello stupro di James l’abbia accompagnata durante tutta la sua vita.
L’interrogatorio tra Kate e l’imputato è un crescendo di pathos e drammaticità e rappresenta, finalmente, un faccia a faccia tra Kate e l’uomo che le ha rovinato la vita. Le sue parole e le sue accuse sono delle frecce avvelenate che la donna nascondeva dentro il suo arco, pronte a farle scoccare alla prima occasione, ma rappresentano anche un tentativo di ribellione.
La Woodcroft, infatti, non si sta battendo solo per Olivia Lytton, ma anche e soprattutto per se stessa, per quella ragazzina spaventata ed impacciata che non ha saputo difendersi quando avrebbe dovuto farlo.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Anatomy Of A Scandal si avvicina al suo finale di stagione con un episodio spiazzante ed intenso. Il confronto tra Kate e James grida ribellione e rivalsa da tutti i pori, mentre la povera Sophie capisce di aver sempre dormito accanto ad un mostro.
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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.