Black Lightning 1×05 – And Then The Devil Brought The Plague: The Book Of Green LightTEMPO DI LETTURA 3 min

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Arrivati a questo punto è chiaro che la serie abbia deciso di assumere uno stile più (passateci il termine) “netflixiano”, piuttosto che da classico prodotto generalista. E non è assolutamente un difetto o un insulto, anzi è una scelta audace e mirata da parte di un network che tenta di seguire il trend attuale che funziona e sta, di fatto, volente o nolente, modificando le abitudini del pubblico. E Black Lightning ci prova a seguire questo nuovo modo di “fare tv”.
Ci prova a suo modo e ovviamente deve essere affinato l’approccio che attualmente è ancora abbastanza grezzo e poco funzionale sia alla fruizione del pubblico (non ci sono 13 episodi da divorare affamati come su Amazon, Hulu o Netflix) sia alla trama che si è già messa nera su bianco dall’inizio alla fine. Il vero problema finora è infatti la velocità della narrazione, estremamente bassa e totalmente legata a doppio filo con le potenzialità inespresse dei personaggi che infatti sono ancora più o meno fermi nelle loro posizioni iniziali da troppo tempo. Ed il giro di boa che segnala il raggiungimento di metà stagione è dietro l’angolo.

Jefferson:I mean, how could you, you of all people, not know that Joey Toledo was back?
Gambi:Jefferson…
Jefferson:No, don’t “Jefferson” me. You’re supposed to have your finger on the pulse of Freeland. Now we are talking about the guy worked for the man who killed my father.

Ci sono solo due lati positivi di questo episodio che meritano di essere enfatizzati: il focus sul passato della famiglia Pierce e quello su Tobias Whale. E l’elemento in comune in tutto questo è la figura paterna dei due antagonisti, figura che evidentemente ha avuto un peso ed una rilevanza molto forte nella loro crescita. Precisando che si parla della serie e di questo specifico episodio senza considerare tutta la mitologia fumettistica di Black Lightning, va comunque fatto notare come non sia mai stato chiarito il modo in cui Jefferson ha acquistato i propri poteri (cosa che invece non è necessaria spiegare per Anissa visto il plausibile trasferimento di poteri per via ereditaria), e questa è la prima volta che viene tirata in ballo la questione di “nonno Pierce”. Esattamente lo stesso discorso vale anche per il padre di Tobias. Quindi molto interessante la scelta di far luce su questa “hidden story” per dare maggior profondità ai personaggi principali.
D’altro canto però non ci si può non domandare perchè si sia aspettato così tanto per tirare in ballo una storia che, presumibilmente, rappresenterà il fulcro della restante parte della stagione. Il tutto ovviamente mantenendo le evoluzioni dei personaggi sempre molto lente e non spiegando totalmente la loro psicologia. Un esempio lampante è quello di Gambi che, se da un lato continua ad essere il primo alleato e sostenitore di Black Lightning, dall’altro sembra coprire le tracce di Tobias, mentre cerca di non averci nulla a che fare. Un po’ troppo da giustificare senza un adeguato focus.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Apprezzabile il focus sul passato di Tobias Whale e sulla relazione che ha con il padre e la sorella
  • Esattamente com l’idea di andare a scavare nel passato della famiglia Pierce, passato che riporta evidentemente ai poteri di Jefferson
  • Ancora molto vaga la direzione che lo show vuole prendere
  • Personaggi ancora non sviluppati
  • Ritmi blandi
  • Joey Toledo: sbandieratissimo per metà episodio ed alla fine presentato in maniera totalmente anticlimatica

 

Niente di nuovo sotto il sole, si rimane sempre in attesa di entrare nel vivo della stagione e di vedere finalmente il vero Tobias Wale ed il vero Black Lightning. Finora si è ancora in vivissima fase di riscaldamento ma non si vede nessun miglioramento…

 

Black Jesus 1×04 1.88 milioni – 0.6 rating
And Then The Devil Brought The Plague: The Book Of Green Light 1×05 1.81 milioni – 0.5 rating

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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