La puntata prende ovviamente ispirazione dall’omonima storia breve scritta da Dick nel 1954 e non può che richiamare alla mente tutto quel filone cospirazionista di film e romanzi dell’epoca che si basano sull’invasione silenziosa degli alieni che mirano a sostituire l’intera umanità. Due su tutti: L’Invasione Degli Ultracorpi (“The Body Snatchers” del 1956) e La “Cosa” Da Un Altro Mondo (titolo originale “Who Goes There?” del 1951). Eppure, per il modo in cui Dick stesso aveva impostato la propria storia, ai più giovani l’accostamento con Stranger Things verrà più spontaneo vista l’età del protagonista e la narrazione impostata dal suo punto di vista che, ovviamente, non può essere condiviso con gli adulti. Andando indietro di qualche decennio poi la somiglianza (postuma) con Piccoli Brividi è palese. Insomma, le influenze di stili misti ad una base di partenza che è comune a molti prodotti garantiscono un’eccellente base di partenza per “The Father Thing”.
Charlie: “I’m not afraid of being alone. Lots of kids see their parents split up.
I’m talking about my father isn’t who you think he is.
He’s my father, but he’s not my father because my father is a fucking alien!“La potenza dell’idea di poter sostituire gli esseri umani con alieni che sono copie identiche degli originali alletta sempre molto, sopratutto per le potenzialità narrative intrinseche. Già in “Human Is” si era optato (non per mancanza di idee ma semplicemente per la storia alla base) per un episodio in cui la sostituzione di un personaggio chiave rappresentava l’elemento portante della storia, tuttavia “The Father Thing” si spinge oltre e si distacca anche dal “collega” grazie al contesto realistico e periferico del sobborgo urbano, alla (micro)visione garantita dal piccolo main character e all’approccio finale riguardo il cambiamento. “Human Is” portava la protagonista ad accettare lo scambio di personalità in quanto l’alieno si comportava meglio dell’originale marito, qui si è di fronte invece ad un’invasione a tutti gli effetti, una sorta di prima resistenza umana (#RESIST) e una totale non accettazione della perdita del padre da parte di Charlie.
Greg Kinnear, qui nella doppia veste del padre e poi dell’alieno, riesce a dare ampio lustro alle differenti personalità, creando anche un’aura di inquietudine basata solo sullo sguardo e su certe parole ponderate attentamente. E la differenza con il padre di famiglia dei primi minuti della puntata è evidente e apprezzabilissima proprio per tale sottile ma evidente differenza. Mireille Enos, la madre, non è stata sfruttata in tutte le sue potenzialità, ma fa comunque il suo dovere senza grossi picchi carismatici, mentre va fatto notare come il piccolo Jack Gore nei panni di Charlie riesca ad esprimere tutte le sue emozioni solo attraverso una forte mimica facciale. Il ragazzino farà strada.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
Safe And Sound 1×09 | ND milioni -ND rating |
The Father Thing 1×10 | ND milioni -ND rating |
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.