Dexter: New Blood continua la sua corsa creando situazioni ben note al pubblico della serie originale. Tra colpi fortuiti e coincidenze fin troppo perfette, pare che Dexter sia eternamente graziato dalla Dea fortuna che lo aiuta a coprire le sue tracce. D’altronde, il protagonista dà sempre il meglio quando viene messo con le spalle al muro.
NUOVA SERIE, VECCHI SCHEMI
Un problema di fondo che non era sfuggito agli occhi degli spettatori più attenti era che Dexter sembrava cavarsela spesso troppo facilmente, per pura coincidenza o grazie all’intervento di qualcun altro, sfuggendo da situazioni palesemente scomode che rischiavano di esporlo e di costringerlo a rivelare tutti i suoi segreti.
Eppure, nonostante il nuovo setting, nuovi personaggi e nuova serie, per Dexter Morgan certi vecchi schemi sembrano ripetersi e valere ancora otto anni dopo. Il protagonista, infatti, viene ripreso da una telecamera nei pressi del luogo dell’uccisione del cervo, eppure non viene visto compiere alcun omicidio a causa di un “punto cieco”. Come se non bastasse, un pessimo ufficiale crede a tutte le parole pronunciate da Dexter/Jim, senza porsi domande in merito all’escursione con fucile del protagonista. E se ancora non fosse sembrato tutto così facile, Dexter riesce anche a spostare il corpo durante la notte, dopo aver strisciato la giacca della vittima attorno a tutta la scena del crimine, lasciata incustodita e accessibile a chiunque. Occorre aggiungere altro?
UNA STORYLINE ACCATTIVANTE
La parte più intrigante dell’episodio (e dei precedenti pure) è quella dedicata a Harrison. Pare incredibile che proprio il figlio, lasciato bambino alla fine della precedente stagione, sia in realtà il centro nevralgico di tutta l’operazione revival. Il ragazzo è un personaggio magnetico, che riesce a catturare tutta l’attenzione su di sé. In “Smoke Signals” si ha la conferma che il suo quoziente intellettivo è molto alto, dimostra una certa bontà d’animo e la volontà di difendere i più deboli. Se avere compassione è positivo, stringere a morsa la gola del bullo non fa che confermare come la mela non cada mai troppo lontana dall’albero. Jack Alcott sta dando bellissime sfumature al suo personaggio, così simile a Dexter eppure ancora tutto da scoprire. Sarà bello assistere al momento in cui lui e suo padre giocheranno finalmente a carte scoperte, ma – giustamente – è ancora troppo presto.
UN KILLER A PIEDE LIBERO
Ad Iron Lake c’è un altro serial killer, anche se nessuno (polizia e Dexter compresi) sembra per ora curarsene. Solo agli spettatori è concesso il lusso di essere testimoni delle sue malefatte. Attualmente possono solo essere fatte speculazioni sulla sua vera identità, che vanno dal magnate del petrolio Edward Olson, fino a Kurt Caldwell, il padre di Matt.
Proprio quest’ultimo lascia il segno alla fine dell’episodio, dichiarando ubriaco a Dexter di aver da poco visto suo figlio su FaceTime.
Dexter ha da sempre avuto buone vibrazioni quando si trattava di scoprire l’identità dei serial killer suoi simili, anche se questa volta i suoi istinti sembrano essere un po’ arrugginiti. Forse solo ghost Deb potrà farlo ragionare e ritornare in sé.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Il terzo episodio di ‘Dexter: New Blood’ mostra alcuni difetti già presenti nella serie originale, ma mostra anche un nuovo volto di Dexter, votato non solo a saziare il suo dark passenger ma anche ad essere il padre che Harrison merita. Questo è sicuramente un elemento nuovo che potrebbe fare la differenza, magari risollevando le sorti di una serie partita con buone premesse ma che rischia di ricadere nuovamente nei vecchi errori.
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.