Giunti al quarto capitolo della nuova serie Hulu, è ormai abbastanza chiara la struttura di ogni episodio, che destreggiandosi tra i vari timing, intreccia le vicende di molti personaggi, offrendo una visuale quanto più completa possibile dell’intera vicenda storica.
La serie è riuscita a ricostruire i fatti in maniera lenta ma accattivante, fino a giungere a un quarto appuntamento che fa strada a diverse verità finora solo intuite: da un lato la consapevolezza della Purdue Pharma sugli effetti dell’OxyCotin e, per altro verso, prende sempre più piede il cerchio di tutti coloro che possono lucrare dalla commercializzazione del farmaco, tra tutti, i medici.
“When a patient truly is in addict that’s not the fault of the drug or the doctor. No, the patient was mostly likely a drug addict to begin with.”
UNO SPACCIO LEGALIZZATO
“And the cure of pseudo addiction is that the patient needs more medication. […] If people are suffering, they need a higher dose.”
Il quarto episodio gioca sulla bizzarra teoria del dott. Haddox circa le pseudo-addiction: l’organismo di un paziente sofferente non sta manifestando i segni di una dipendenza, bensì sta lamentando la necessità di essere curato meglio dove, per curare meglio, s’intende il raddoppio della dose.
In realtà quello che emerge chiaramente dal quarto capitolo andato in onda è che la Purdue Pharma è alla ricerca di un’ancora di salvataggio. Il dito dietro cui nascondersi ha, stavolta, le fattezze del dott. Haddox, ma è chiaro che sarà una pedina poco convincente in un gioco che sta facendo tremare le fondamenta della casa farmaceutica. L’aspetto più interessante è dunque questa presa di coscienza, da parte della dirigenza della Purdue Pharma, di aver assolutamente bisogno di tappare qualche buco.
La consapevolezza di produrre una sostanza dalle conseguenze devastanti sull’organismo umano è la chiave di lettura per i successivi passi mossi dall’azienda. Lo stesso licenziamento della giovane collega di Billy accerta una verità incontrovertibile e non ammette diverse interpretazioni.
Comincia a farsi silenziosamente largo la verità per cui quello a cui si è assistito è stato un processo molto complesso, che ha coinvolto più persone, tra medici, rappresentati farmaceutici, produttori; tutti pienamente consapevoli di stare, di fatto, contribuendo a uno spaccio legalizzato di droghe.
MOLTI PERSONAGGI SULLA SCENA
La serie segue le vicende di molti personaggi e plurimi sono gli intrecci che accompagnano la storia. Se ciò costituisce una tecnica narrativa efficace per diramare la storia sotto più punti di vista, è altresì vero che il rischio di non empatizzare con tutti i personaggi è dietro l’angolo.
Dopo tre episodi in cui è apparsa un po’ noiosa, in questo quarto episodio la storyline di Bets finalmente sembra decollare. In seguito all’incidente in cantiere, l’assunzione dell’Oxycotin è aumentata, così come la dipendenza di Bets, che inizia così un percorso riabilitativo in una comunità che vedrà tra le sue fila una spacciatrice insospettabile.
Anche il personaggio di Rosario Dawson cerca di prendere sempre più piede in un minutaggio che dosa in maniera certosina gli spazi da dedicare a tutti. La sua storyline, vuoi per la personalità scenica dell’attrice, vuoi per la rapidità con cui si muove nell’indagine contro la casa farmaceutica, ha decisamente più appeal rispetto a quella dei colleghi del 2007. I due detective, infatti, appaiono questa volta come la parte morta dell’episodio, non riuscendo a coinvolgere il telespettatore in un’indagine che è sicuramente meno avvincente rispetto ai repentini eventi che si susseguono negli anni ’90.
La parte più accattivante dell’episodio viene proprio dalla manifestazione degli effetti dell’Ossicodone sui suoi assuntori. Le scene dedicate a Bets e, soprattutto, quelle dedicate al dottor Finnix rendono perfettamente il disagio e l’insofferenza dell’organismo alla mancata assunzione del farmaco. Il bisogno di procurarsi l’OxyCotin è ormai ingestibile e gli sviluppi cominciano a diventare drammatici. Come anticipato dalle interviste del secondo episodio, non è un mistero che chi non sarà più economicamente in grado di permettersi l’acquisto del farmaco, si rivolgerà alla più economica eroina di strada. La dipendenza è appena iniziata.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Comincia silenziosamente a farsi largo la verità che vede produttori, medici e rappresentati farmaceutici, complici di un vero e proprio spaccio legalizzato.
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Lunatica, brutta, cinefila e mancina. Tutte le serie tv sono uguali, ma alcune sono più uguali delle altre.