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Dopo molto tempo passato ad osservare i personaggi di Euphoria compiere azioni molto complesse e per certi versi misere, ma sempre prive di conseguenze, all’interno del sesto episodio dello show la brutalità della serie, colma di un realismo quasi aberrante ha presentato un conto parecchio salato ad alcuni personaggi, ricomponendo però un mosaico sempre piatto per quanto riguarda gli altri. Il tutto finalizzato a muovere i primi pezzi di un domino che si spera farà arrivare il pettine fino all’ultimo nodo nel corso delle prossime settimane.
Come gli scorsi episodi anche questo ha il titolo di una canzone e esattamente come gli altri ci riporta uno spaccato dell’infanzia e degli anni successivi di uno dei ragazzi coinvolti nella vicenda, in questo caso McKay. È opportuno fare immediatamente un’osservazione a questo proposito: lo schema narrativo di Euphoria è stato interessante fin dal primo episodio, ma ha riservato allo spettatore dei risvolti per lo più scialbi e poco interessanti dopo le scene iniziali, centrando in poche occasioni lo sviluppo dell’episodio a partire dal personaggio.
Come gli scorsi episodi anche questo ha il titolo di una canzone e esattamente come gli altri ci riporta uno spaccato dell’infanzia e degli anni successivi di uno dei ragazzi coinvolti nella vicenda, in questo caso McKay. È opportuno fare immediatamente un’osservazione a questo proposito: lo schema narrativo di Euphoria è stato interessante fin dal primo episodio, ma ha riservato allo spettatore dei risvolti per lo più scialbi e poco interessanti dopo le scene iniziali, centrando in poche occasioni lo sviluppo dell’episodio a partire dal personaggio.
Dalla storia dei suoi primi anni di vita fino al college, escono comunque interessanti spunti che purtroppo però rimangono come al solito poco approfonditi e permettono più che altro allo spettatore di riabbracciare determinati cliché dei Teen Drama come il sogno americano e le difficoltà razziali, tutto discretamente interessante, non fosse per la ripetitività della situazione.
Senza dubbio più intrigante è la situazione che si viene a creare successivamente e che vede McKay malmenato da una banda di ragazzi in maschera. Difficile in questo caso non sentirsi in qualche modo vicino alla tematica sociale e alle complicate situazioni in cui l’odio razziale viene messo al centro, è complessa da decifrare anche la reazione del ragazzo, che tiene i sentimenti e il dolore per sé cercando di mantenere il sangue freddo per non intaccare il suo rapporto sessuale con Cassie, che prosegue poi nel tentativo di riacquistare la mascolinità mediante il sesso. Gesto che lo show cerca il più possibile di condannare, sottolineando l’oscurità che racchiude l’azione in questione e soprattutto mettendo in luce i dubbi della ragazza, più o meno certa di portare in grembo un figlio.
L’episodio riserva a Cassie un’altra sorpresa, anch’essa decisamente poco piacevole sotto forma del terribile dialogo con Daniel, ragazzo con cui ha flirtato per diverso tempo, in cui si vede vomitare addosso un’agghiacciante sequenza di parole. I terribili momenti, sommati al trauma del rapporto sessuale e della probabile gravidanza, mettono per la prima volta Cassie davanti ad un’orribile visione della propria persona, non del tutto realistica ma comune tra gli adolescenti, e la costringe per la prima volta a fare i conti con una terribile e distorta realtà dei fatti: l’essere soltanto un oggetto sessuale per chi si approccia a lei.
Nel mentre Kat percorre la sua strada di redenzione che la porterà presumibilmente a trovare l’amore e il sesso insieme, senza il bisogno compulsivo di escludere il primo che fino ad oggi l’ha contraddistinta, e Nate si conferma il villain primario dello show.
Il suo modo di essere, le sue azioni nel corso dell’episodio e il suo voler insabbiare a tutti i costi la violenza adoperata lo fa schizzare al primo posto tra i personaggi più tossici della serie.
Nel caso specifico forzare Tyler a confessare di aver picchiato Maddy lo libera da ogni accusa e gli permette successivamente di recarsi alla festa in cui continua insistentemente a flirtare con Jules (vestita con tanto di abito angelico che ricorda vagamente quello quello di Claire Danes in Romeo+Juliet). Starà a Rue probabilmente il compito di ricomporre i pezzi di questo puzzle e innescare nell’amica una reazione per farle capire che razza di persona sta cercando di avvicinare. Il lato protettivo della protagonista era già emerso prima del confronto finale con Jules nel corso della puntata (si ritrova a guardare la sorella minore con Troy al party), ma è proprio questo il caso in cui l’esplosione della protagonista ci mette davanti ad un lato di lei che non avevamo mai conosciuto e che, nello sviluppo di un personaggio del genere, era anche piuttosto difficile da immaginare. Emblematico per certi versi il suo modo di fare e da tenere d’occhio in vista di una crescita futura del personaggio.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Euphoria continua a mostrare un livello più che buono, le storie dei ragazzi rimangono piatte ma tutto sommato stanno arrivando le prime conseguenze delle loro azioni e le prime responsabilità serie a loro carico. L’interesse attorno ad una figura inquietante come quella di Nate pone molti problemi alle protagoniste che in mezzo a tanti errori dovranno cercare di non cadere nella trappola più difficile da evitare.
’03 Bonny And Clyde 1×05 | 0.58 milioni – 0.2 rating |
The Next Episode 1×06 | 0.56 milioni – 0.2 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.