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Hellbound 1×04 – Episodio 4TEMPO DI LETTURA 4 min

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Hellbound 1x04 Recensione

“Episodio 4” segna una svolta drastica per Hellbound, introducendo allo spettatore il secondo ciclo narrativo. La serie infatti parrebbe strutturata su una divisione triepisodica pre-distopia (composta dalla prima metà di stagione) e post-distopia (composta invece dalla seconda metà).
Così come “Episodio 3” conclude di fatto il primo arco della serie, “Episodio 4” introduce invece il secondo, ambientato in un mondo in cui il culto della Nuova Verità e il giudizio di Dio dettano la legge degli uomini.

PROLOGO


La puntata si apre in maniera molto interessante, narrando gli avvenimenti subito antecedenti al finale di “Episodio 3”.
Lo scorso episodio infatti compiva un flashforward, passando dalla morte di Jeon Jin-soo direttamente ad una realtà ipoteticamente anni nel futuro.
In questo contesto viene presentato allo spettatore Bae Young-jae, giovane produttore televisivo molto scettico riguardo l’operato della Nuova Verità.
Questo personaggio sembra assumersi il ruolo di nuovo protagonista della serie. L’intero episodio si concentra infatti su di lui, mostrando attraverso i suoi occhi come il mondo ormai sia cambiato. Egli inoltre rappresenta una sorta di eroe ribelle in un tempo ostile: si oppone infatti alla supremazia religiosa e agli atti dei suoi accoliti, ignorando il rischio a cui certe sue affermazioni lo potrebbero esporre.
Il prologo si chiude infatti proprio come si era concluso “Episodio 3”, con le parole di disprezzo di Bae Young-jae nei confronti dei cultisti. Questi primi dieci minuti costituiscono quindi un ottimo legame con la puntata precedente (e di conseguenza il precedente arco narrativo) e un’interessante introduzione al nuovo ciclo.

UN NUOVO MONDO


Il nuovo setting appare da subito angosciante e intrigante per lo spettatore. Un mondo in cui è un culto religioso a costituire l’unica ancora di salvezza per il genere umano e in cui le condanne all’inferno perpetrate da Dio e dai suoi emissari sono ormai interiorizzate dalla massa.
A fare da introduzione a questo nuovo mondo è il video promozionale della Nuova Verità, che costituisce anche l’apertura dell’episodio. Esso riassume perfettamente i principali cambiamenti apportati nella società, spiegando allo spettatore tutto ciò che deve sapere riguardo quanto avvenuto nel timeskip.
Per quanto ci siano comunque elementi abbastanza imbarazzanti (la scena del fantasma è difficile da guardare con serietà), il video rappresenta un ottimo pretesto per introdurre tanto il nuovo ordine mondiale quanto il nuovo protagonista.
Bae Young-jae porta con sé inoltre uno degli elementi più interessanti dell’episodio e che probabilmente si rivelerà cruciale anche in quelli a venire. Dopo aver appurato infatti che la condanna divina non arrivi solo ai peccatori, è curioso notare come questa possa essere riservata anche ai neonati.
Fin da subito “Episodio 4” contorna il personaggio di Bae di un senso di pericolo e ansia che attanagliano lo spettatore nel corso della visione. Nonostante ciò, la condanna della figlia ancora in fasce risulta totalmente inaspettata e colpisce il pubblico come un fulmine a ciel sereno. Questo risvolto sembra puntare a una sorta di corsa contro il tempo, una Mission Impossible in cui è imperativo capire il meccanismo per fermare le condanne prima che sia troppo tardi.
Esso però può anche rivelarsi la chiave per debellare il culto della Nuova Verità e dimostrare la randomicità delle sentenze divine. In questo contesto probabilmente tornerà ad avere un ruolo attivo l’avvocatessa Min, a quanto pare sopravvissuta al pestaggio della Punta di Freccia.

HELLJAWS


Una delle maggiori attrattive di Hellbound, così come anche di altre serie di successo sud-coreane di genere horror-dark fantasy, è sicuramente la spettacolarizzazione delle scene di violenza, specialmente se di natura sovrannaturale.
Non è un mistero che infatti i primi minuti di “Episodio 1” siano probabilmente trai più affascinanti della serie fino a questo momento. Tali scene sono state infatti riproposte anche negli episodi successivi, in particolare con i casi di Park Jeong-ja e Jeong Jin-soo.
“Episodio 4” sotto questo aspetto non è da meno e mostra la sentenza di Junwon, ma stavolta con una sequenza che passa rapidamente dal ridicolo all’imbarazzante. Stavolta infatti la scena si svolge in acqua, richiamando molto le atmosfere dei vari Jaws (“Lo Squalo”) di Steven Spielberg, o, più verosimilmente, le emulazioni trash di casa Asylum.
Questo piccolo difetto ad ogni modo non inficia in maniera incisiva sulla godibilità complessiva dell’episodio. “Episodio 4” riesce infatti a svolgere il suo compito efficientemente e immerge lo spettatore in questo nuovo setting distopico alla perfezione, spargendo giusto un pizzico di trash qua e là.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Promo della Nuova Verità
  • Il nuovo protagonista: Bae Young-jae
  • Un nuovo mondo
  • Il neonato condannato all’inferno
  • Lungo prologo che si conclude col finale di “Episodio 3”
  • L’avvocatessa Min è viva!
  • La morte di Junwon in acqua
  • Il fantasma
  • Episodio complessivamente più lento, ma comunque funzionale

 

Nel complesso “Episodio 4” ricorda molto la struttura di un pilot, proprio perché introduce una nuova fase narrativa della serie, quasi come se fosse una nuova stagione.
Per forza di cose l’episodio appare dunque più lento e meno denso di avvenimenti, ma alimenta anche l’interesse dello spettatore con il senso di novità che porta alla serie.

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

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