Maniac 1×04 – Furs By SebastianTEMPO DI LETTURA 3 min

“One, lemurs don’t talk back. 
Two, lemurs aren’t selfish.
Three, lemurs don’t destroy what you hope to make of yourself. 
Lemurs like to cuddle.
…and five, lemurs are not capable of operating large vehicles or heavy machinery.” 

Un quarto episodio che puzza un po’ di filler, ma di un filler fenomenale.
Dopo aver scoperto cosa provoca la pillola A, passiamo alla B che ha il potere di trasformare Owen e Annie in una coppia americana anni ’80 di provincia, con figli, matrimonio e Volvo. Owen, capigliatura a parte, mantiene la sua semplicità umana mentre Annie, french a parte, si immola per il prossimo e per il dolce lemure Wendy finendo in uno dei peggiori thriller di serie B, dove a rimetterci sono i poliziotti, il ballerino ma, soprattutto, le sobrie pellicce di Sebastian.
Maniac al quarto episodio si riconferma una serie non certamente tra le più comuni; il costante senso di disorientamento, l’atmosfera e i costumi anni’80/’90 ed il taglio ironico dato ad ogni episodio – in questo particolarmente – contribuiscono al vile scopo della serie e cioè quello di far guardare immediatamente l’episodio successivo. “Furs by Sebastian” ha tutta l’aria di un filler, messo lì nel momento in cui vorremmo scoprire, sì l’effetto della seconda pillola, ma solo se questa può raccontarci qualcosa in più sui nostri personaggi. La pasticca però, per colpa di un incidente elettrico, sembra non farlo e ci catapulta in una realtà alternativa dove due persone, che finora non si erano mai incrociate, si ritrovano in mezz’ora a condividere un matrimonio e una sparatoria. Ovviamente tutto ciò avviene quando uno dei direttori del progetto muore, venendo sostituito da un secondo uomo di scienza altrettanto inquietante; quando Annie e Owen cominciano a relazionarsi all’interno del trial; quando cominciamo a scoprire un po’ il passato di uno e dell’altro e quando l’ossuta dottoressa cominciava a emanare segni di simpatia.
Tuttavia l’episodio, come sopra scritto, si rivela più che piacevole e divertente vantando una Emma Stone divina con in mano le chiavi della città. L’atmosfera non sense che regna sovrana, i fantastici figli di Sebastian e i capelli cotonati della coppia Stone-Hill fanno del quarto episodio un gioiellino confezionato con il fiocco rosso.
La puntata lascia parecchio perplessi e disorientati, in particolare ci si chiede innanzitutto le proprietà della seconda pillola ma, più di tutto, a chi appartenesse l’esperienza visiva. Sembrerebbe inizialmente a Owen, tuttavia in chiusura vengono inquadrati entrambi i protagonisti mentre riprendono conoscenza. Senza dimenticarci del nome del camionista, Greg F.U.N. Nazlund o dell’Olivia citata da Owen nel precedente episodio e capire se rappresentano particolari ben studiati o semplice autocitazione giusto per peggiorare il nostro precario equilibrio mentale. Le esperienze pregresse dei due personaggi principali si mescolano in una realtà alternativa in cui ancora non è chiaro se per effetto della pasticca ingerita o più probabilmente per il difetto generato dalla macchina, diventando così un incidente di percorso.
Abbiamo tutto il tempo per scoprire se “Furs By Sebastian” sarà una parentesi in quanto, appunto, incidente di percorso oppure risulterà prezioso all’interno del progetto; nel frattempo riproviamo tutti insieme la coreografia.