La prima stagione di Chucky giunge alla sua conclusione e, con il rinnovo della serie, è tempo di tirare le somme riguardo gli ultimi otto episodi.
Fin dall’inizio della serie il personaggio di Chucky ha cercato di portare dalla propria parte i ragazzini. Prima Jake, poi Lexy, Caroline e infine Junior.
Junior: “My mom’s dead.”
Chucky: “Your dad can be too.”
Le motivazioni dietro tale gesto sembravano essere di natura psicologica. Infatti i flashback mostrati in “I Like To Be Hugged” e “Just Let Go” apparentemente indicavano proprio una ricerca, da parte del personaggio, di un erede a cui fare da mentore.
Negli episodi finali della stagione invece viene rivelato che condurre un innocente all’omicidio faccia parte di un rituale per creare un’armata di piccoli Chucky. Purtroppo questa rivelazione finisce per svilire il potenziale approfondimento psicologico del personaggio.
Anche questo però fa parte del suo fascino: è forse inutile cercare di indagare sulle ragioni e motivazioni della bambola. Alla fine della fiera, è spinta unicamente dalla sua natura caotica e folle.
CHUCKY E TIFFANY
“But killing is an “us thing”! When was the last time that you took me out for a nice dinner and a murder? We never kill anybody together anymore.”
Uno dei punti forti della serie è sicuramente costituito dalla presenza costante di flashback riguardo la vita di Charles Lee Ray.
Questa prima stagione ha avuto infatti modo di esplorare come mai prima d’ora un personaggio del panorama horror slasher presente sui grandi schermi fin dal 1988.
Lo spettatore ha dunque potuto esplorare l’infanzia della bambola assassina, l’accettazione della propria natura, i primi omicidi, l’incontro con Tiffany Valentine e la loro “carriera” da assassini. Un ulteriore tassello viene aggiunto negli ultimi episodi, rivelando come sia stata proprio Tiffany a condurre Chucky alla morte.
La disfunzionalità di questa coppia è sempre stata chiara anche a partire dalle pellicole cinematografiche, ma viene ulteriormente confermato dalla serie tanto nei flashback quanto nella narrazione presente.
In “An Affair To Dismember” il personaggio di Tiffany sembra quasi volersi emancipare dalla figura di Chucky, ma rimane ugualmente ancorata a lui nei suoi intenti malvagi. Ciò che Tiffany desidera è il caos, ma per ottenerlo si dimostra quasi dipendente da Chucky: per questo, nonostante gli attriti, torna sempre da lui (come di fatto accade in “Cult Of Chucky”) e per questo esegue i suoi piani nonostante non lo voglia più avere accanto a sé.
CHUCKY VS. JAKE
Nonostante la serie prenda il suo nome e finora nella recensione si sia parlato quasi esclusivamente di lui, è bene ricordare che in Chucky in realtà il protagonista non sia solo la bambola assassina, ma anche il giovane Jake.
Il rapporto tra Jake e Chucky è stato uno degli elementi più interessanti dei primi episodi della serie. Veniva infatti mostrato un ragazzo distrutto dal malsano rapporto familiare e dal frequente bullismo (tanto nella vita scolastica quanto in quella domestica) avvicinarsi infine a un mentore sbagliato. Chucky, per Jake, era accostabile quasi a un padre o a un amico, entrambe figure pressoché assenti nella sua vita e pertanto miticizzate.
Con il passare degli episodi Jake si è però evoluto, allontanandosi da Chucky e identificandolo come suo nemico invece che come suo alleato.
Chucky: “I was your friend. I accepted you. Your father never would have.”
Jake: “Yes, he would have, if he only got the chance to meet Devon.”
Chucky: “Oh, that is so gay.”
Per forza di cose dunque “An Affair To Dismember” doveva includere lo scontro finale trai due protagonisti della serie. Non ci si aspettava nulla di epico ovviamente, ma il risultato è comunque molto cringe. Le battute di Jake sono inascoltabili e non è chiaro se sia a causa dei dialoghi o della recitazione di Zackary Arthur (probabilmente un mix di entrambi).
Ciò che risolleva questo scenario è però Chucky stesso, costante pregio della serie. Le battute taglienti e comiche del personaggio e le sue espressioni in punto di morte sono vero oro e lottano strenuamente per contrastare l’imbarazzo causato invece da Jake.
SERIES SEASON FINALE
“Oh. Hello. I didn’t see you there. I’m Chucky, and I hope you enjoyed my new show. You were probably wondering how it all turned out: who lived, who loved, who died. […] And speaking of who died, let’s review, shall we? I scored one electrocution, one decapitation, one defenestration, one exsanguination, an explosion, an awesome dishwasher mishap, a neck break and one beat down I’m sure you agree the victim 100% had coming. And let us not forget the good, old-fashioned stabbings. And… exactly how did I kill the cat? Probably better I leave that to your imagination. Making for a grand total of 21 victims. Well, at least the kids got their happy ending: true love, BFFs… and a whole bunch of dead parents!”
Il finale di “An Affair To Dismember” vede il trio Jake-Lexy-Devon finalmente in pace dopo la strage della bambola assassina, Andy in fuga con il furgone dei Chucky e Nica mutilata e ostaggio di Tiffany.
Mostrate dunque le sorti di tutti i personaggi, l’episodio lascia spazio ad una scena aggiuntiva, che vede stavolta Chucky protagonista. Il monologo finale è la vera gemma non solo dell’ultimo episodio, ma anche dell’intera serie. Questi ultimi minuti incarnano tutta la vena ironica e carismatica del personaggio, lasciando lo spettatore incollato allo schermo nonostante non venga di fatto aggiunto nulla alla trama.
“But what about Andy and Nica, and that truck full of Chuckys? What kind of ending do they get?”
Le domande poste da Chucky lasciano effettivamente spazio alla possibilità di una seconda stagione, che di fatto è già stata confermata e annunciata da Syfy.
Nonostante i molti difetti della serie, di fatto è Chucky stesso la vera attrazione e, da questo punto di vista, la prima stagione si può considerare un discreto successo.
Ciò che ci si può tuttavia augurare dal rinnovo è che venga dato sempre più spazio al protagonista del franchise e meno invece a Jake e i suoi compagni, visto che questi hanno costituito invece il maggior difetto della serie.
In alternativa, in un mondo ideale, si potrebbe investire maggiormente su una scrittura più curata e una caratterizzazione più efficace dei personaggi, così da renderli ugualmente interessanti e credibili.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Probabilmente questi ultimi episodi non meritano una valutazione così positiva, ma la realtà è che le scene che vedono Chucky protagonista riescono a controbilanciare qualsiasi difetto e il monologo finale è da 10 e lode. Non resta che sperare che la seconda stagione possa anche lavorare sui punti deboli emersi da questi primi 8 episodi, così da creare un prodotto ancor più godibile.
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.