Forse Chris Chibnall non ha fatto questo grande lavoro, ma questo è un aspetto ancora da mettere totalmente a fuoco. Jodie Whittaker non cerca sensazionalismi nella sua interpretazione, ma si fa piacere; l’hype per il prossimo episodio non si può negare che non ci sia con quel promo al fulmicotone; l’intrattenimento negli episodi non si può dire manchi.
Eppure qualcosa stona, ogni volta ci si immerge nuovamente in un episodio di questo nuovo (ormai quasi vecchio) corso sembra di essere nuovamente catapultati in una realtà meno ricca di quella che ci si potesse aspettare, meno intensa. Forse in questo Chibnall non ha fatto un gran lavoro, nel voler stravolgere tutto quanto ha invece normalizzato il clima durante la visione. Per non dire banalizzato.
HAPPY EASTER!
Ma le precedenti sono solamente considerazioni soggettive. Considerazioni a caldo dopo la fine della puntata pasquale. Forse considerazioni crudeli e superficiali, anche perché mentre si scrivono queste righe non si può non ricordare con ammirazione l’interpretazione della prima incarnazione femminile del Dottore (almeno nello show televisivo), i suoi momenti di malinconia e intensità, nascosta da una leggerezza solo di facciata. Jodie è bravissima a mostrare tutto ciò e a mostrarlo in un episodio in cui il centro della narrazione sono i ben ritrovati Sea Devils, atmosfere marinaresche e tesori nascosti.
Viene spontaneo il raffronto (già altre volte azzardato) con quella che fu l’epoca di Tennant, dove l’intensità (molto maggiore, quasi eccessiva, da parte dell’attore scozzese) faceva capolino in mezzo ad avventure da film per famiglie. Come non ricordare l’unico precedente, prima di questo, con un episodio di Pasqua. Quel “Planet Of The Dead” che faceva da preludio agli ultimi speciali (“Water Of Mars” e “The End Of Time”) che avrebbero salutato il Dottore di David Tennant, così come l’intera epoca di Russell T. Davies.
SEA DEVILS
Chibnall, nel suo voler rivoluzionare la mitologia intera dello show in diverse maniere, ha però voluto contemporaneamente creare un legame con il passato. Anche andando a cercare figure che non hanno esattamente lasciato il segno nella storia del sessantenne show della BBC. Correvano gli anni settanta quando il Terzo Dottore, interpretato da Jon Pertwee, incontrava per la prima volta queste creature marine.
La storia in questo caso sembra evocare quella che è stata una caratteristica stilistica e poetica di tutta l’era di Jodie Whittaker. Oltre a una forte accentuazione dell’importanza del gruppo, della famiglia, in questo caso della crew, anche un continuo dislocare la trama non solo in spazi diversi (Dan passa una buona parte di episodio per fatti suoi), ma anche in tempi diversi, con la veloce capatina nel 1533. Ma, a parte questa, i personaggi dell’episodio fanno parte di dimensioni temporali differenti. Gli stessi Sea Devils che il Dottore aveva incontrato tempo prima fanno parte del futuro rispetto a quelli di questo episodio.
“I WISH THIS WOULD GO ON FOREVER”
Come giudicare il momento introspettivo/sentimentale con Yaz? C’è da dire che il tutto viene affrontato in una maniera molto più discreta e intima rispetto a sensazionalismi passati come con Rose o Martha. La filosofia del Dottore rimane la stessa che l’ha accompagnato in tutta la fase post-Tennant, ovvero quella di essere in contatto con creature effimere, che oggi ci sono domani no. E quando non ci sono più tutto quello che rimane è dolore.
Lei/lui è costretta/o a vivere un’eternità di conclusioni, quindi di dolori. Yaz, agli occhi del pubblico, è riuscita ad essere contemporaneamente un’apprezzabile companion ma forse senza mai portare novità all’interno del parco personaggi, in quanto a caratterizzazione. Niente che non si fosse già visto tra le varie Rose/Martha/Donna/Amy/Clara/Billy.
L’apprezzamento verso di lei è quindi innegabile, così come il riconoscimento per le sue qualità umane. Allo stesso tempo però agli occhi del pubblico risulta una delle tante, appunto una creatura effimera verso cui non bisogna affezionarsi vista l’imminenza della fine. Mai come ora chi è dietro lo schermo si è potuto immedesimare con la visione ultra secolare del Dottore.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
Ormai è un’attesa continua e questo episodio ha rappresentato un palliativo, in maniera neanche troppo nascosta. Godibile senz’altro ma ormai le somme sono state tirate. Solo le battute finali del Dottore di Jodie Whittaker ed i posteri potranno determinare la bontà del lavoro di Chibnall.
Quanto ti è piaciuta la puntata?
5
Nessun voto per ora
Tags:
Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.