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Evil 2×11 – I Is For IRSTEMPO DI LETTURA 3 min

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Evil 2x11 RecensioneAllo stato attuale pare che le promesse di inizio stagione stiano avendo una lieta risoluzione. Se Leland era stato lasciato da parte per un po’, ora sta addirittura subendo una sorta di evoluzione/involuzione.
La stessa Kristen sta portando a galla definitivamente i risultati del cambiamento, naturale o sovrannaturale che sia, dovuto all’omicidio di LeRoux. Risultati di un cambiamento che coinvolge irrimediabilmente anche una vita familiare da troppo tempo instabile e incerta. Instabile e incerta come la madre di Kristen, sul cui destino non si può non essere curiosi.

KRISTEN


Evil potrebbe essere definita una serie estremamente allegorica. Lo spettatore non sa mai se ciò cui assiste sia frutto dell’immaginazione dei protagonisti, qualcosa che rivela altro ancora da scoprire, o la pura e semplice realtà. Proprio per questo, da inizio stagione, non si capisce se Kristen sia effettivamente posseduta, votata al male, o vittima di un semplice stress post-traumatico. Persino questa ultima ipotesi potrebbe non essere sufficiente, considerando la panoramica che viene effettuata sulla sua vita familiare, sempre più in secondo piano in favore di un lavoro che le sta concedendo accesso a nuovi stati di coscienza e consapevolezza, oltre che ad un attaccamento sempre maggiore ai suoi colleghi, a discapito di una famiglia sempre meno on screen.
Il tradimento nei confronti del marito è una di quelle “promesse” di cui si parlava ad inizio recensione. Ciò che colpisce è la crudezza e la crudeltà della sequenza. I continui pensieri su di David avevano creato un’aspettativa di un certo tipo, brillantemente tradita e sorpassata da una copulata prepotente in macchina con un membro di una Chiesa di Satana qualunque. Ne segue quindi una straziante risalita da parte della protagonista che forse si rende conto di aver toccato il punto più basso della sua nuova fase “maledetta”. Allora forse si arriva a capire di come visioni di diavoli, demoni e bruciature autoinflitte altro non sono che un momento di crescita interiore e di conflitto per una situazione familiare delicata.

LELAND


Il villain interpretato da Michael Emerson è stato forse il grande assente della stagione. Non tanto per una sua frequente assenza dallo schermo (cosa che comunque capitava), quanto piuttosto per una staticità del personaggio. Tra un esorcismo farlocco e un’onnipotente presenza luciferina, non si vedevano spiragli per una crescita di una figura comunque molto ben interpretata.
Per questo non si può non accogliere di buon grado un primo vero momento di difficoltà, a quanto pare reale. Le intere sequenze dell’esorcismo, dei cambi di voce (splendidamente trash) e delle crisi lasciano ben sperare verso uno sviluppo del personaggio, oltre che di tutto il comparto mistico dello show.

VARI ED EVENTUALI


Indubbiamente un plauso va effettuato per la tridimensionalizzazione istantanea di una figura evanescente come quella del marito di Kristen. Esattamente come la protagonista, lo spettatore non può non rendersi immediatamente conto del torto che ha subito un uomo che, seppur distante, in qualche modo sta provando a rimettere in piedi una famiglia. L’intero momento di fronte al fuoco, proprio per questo e per gli sviluppi che porterà alla protagonista, è un momento di forte intensità e importanza.
Meno simbolico e introspettivo è lo sviluppo che sta coinvolgendo Sheryl, anche lei tenuta fuori dai giochi per un po’ di tempo e improvvisamente buttata nella mischia con uno strappo improvviso e una strizzata d’occhio verso il male. C’è indubbiamente curiosità nel sapere cosa le è effettivamente accaduto nel precedente episodio, ma anche perplessità per questo repentino cambio, preannunciato, qualche episodio fa, da un improvviso ed immotivato riavvicinamento a Leland.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Sviluppo di Kristen
  • Sviluppo di Leland
  • Importanza di Andy
  • Misteriosa telefonata dello psicologo
  • Trama verticale abbastanza trascurabile

 

Ulteriore episodio dove la trama orizzontale ha una netta prevalenza su quella verticale. Non si può non accogliere ciò con buon favore, soprattutto considerando che molti personaggi e molte situazioni erano rimaste per diverso tempo congelate. Ora si attenderanno con curiosità i restanti capitoli.

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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.

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