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The Banshees Of Inisherin – Gli Spiriti Dell’Isola

Due amici di una vita si trovano in una situazione di stallo quando uno bruscamente decide di porre fine alla loro amicizia, con conseguenze allarmanti per entrambi.

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Due amici di una vita si trovano in una situazione di stallo quando uno bruscamente decide di porre fine alla loro amicizia, con conseguenze allarmanti per entrambi.

 

Martin McDonagh torna alla regia dopo Three Billboards Outside Ebbing, Missouri (2017) con l’ultimo capitolo della trilogia delle Isole Aran, un lavoro precedentemente creato e portato a teatro.
The Banshees Of Inisherin, infatti, va a chiudere il cerchio di racconti iniziato nel 1996 (The Cripple Of Inishmaan) e proseguito nel 2001 (The Lieutenant Of Inishmore), variandone però il canale di rilascio. Niente teatro, questa volta si tratta di cinema.
Quest’ultimo capitolo riprende la tipica narrazione tragicomica dei precedenti lavori, variandone la tipologia di personaggi in scena: i volti dei giovanissimi ragazzi vengono sostituiti da quelli di Colin Farrell (Pádraic) e Brendan Gleeson (Colm) in un racconto che unisce un surrealismo già presente nell’ultimo film diretto e scritto da McDonagh, ad una violenza latente, preannunciata e portata allo sfinimento. Al punto che, quando viene trasposta sullo schermo, il pubblico non riesce a rimanere stupito dalla brutalità essendo stato ben informato a più riprese. Un tipo di racconto che funziona e che si addentra nella vita di due amici (o presunti tali) arrivati ad una impasse di vita di dimensioni bibliche.
Rispetto a Three Billboards, The Banshees Of Inisherin perde la componente crime e drama, restando comunque in linea con il genere black comedy. Forse è proprio un eccessivo surrealismo di scena, tratto caratteristico della pellicola, ciò che debilita il voto finale del film.

Colm: “Non posso farmi una pinta tranquilla da solo, Padraic?”
Padraic: “Allora non chiedere a un uomo di chiamarti a casa tua, cazzo, come se non avesse niente di meglio da fare con il suo cazzo di tempo.”
Colm: “Non ti ho chiesto di chiamarmi a casa mia. E tu non hai niente di meglio da fare con il tuo cazzo di tempo… non hai niente di meglio da fare con il tuo cazzo di tempo.”
Padraic: “So che non ho niente di meglio da fare con il mio cazzo di tempo,ma ci sono cose migliori che potrei fare con il mio fottuto tempo che chiamarti a casa tua, Colm Doherty!”

Il plot è quanto di più semplice si possa pensare: durante il periodo conclusivo della guerra civile irlandese, all’improvviso un uomo (Colm) decide che è arrivato il momento di interrompere la propria amicizia con il suo miglior amico (Pádraic). Da questo momento si apre per Colm il tentativo di una ricerca di pace per tentare di lasciare qualcosa al mondo: l’uomo è infatti un suonatore di violino e di musica folk che sta tentando di scrivere e produrre per lasciare qualcosa dopo di sé. D’altra parte, Pádraic non riesce a darsi pace della decisione improvvisa dell’amico e si tormenta giorno dopo giorno per capire cosa sia accaduto e come poter recuperare l’amicizia di Colm.
Entrambi i personaggi raccontano, da diversi punti di vista, la propria personale reazione alla noia/solitudine e alla vita sulle isole Aran. Lo sguardo verso i luoghi è più disincantato di quello che solitamente si tende e vedere nelle produzioni cinematografiche: non c’è esaltazione dell’aspetto rurale o il facile paragone tra la calma placida dell’isola e l’agitata vita di città. No, McDonagh racconta di un luogo scenograficamente bello in maniera inoppugnabile, ma cerca di mostrare anche il risvolto più negativo, ossia la solitudine e il peso del trascorrere del tempo.

Colm: “È noioso.”
Siobhán: “Ma è sempre stato noioso. Cosa è cambiato?”
Colm: “Io sono cambiato. Semplicemente non ho piu’ posto per la noia nella mia vita.”
Siobhán: “Ma vivi su un’isola al largo della costa irlandese, Colm. Cosa diavolo stai sperando?”.

Colm reagisce a questa noia allontanando l’amico, etichettato come una perdita di tempo, per elevarsi culturalmente (scrivere musica), nonostante il suo livello di preparazione sia ben al di sotto della media (da grande musicista qual è non è stato in grado di collocare temporalmente Beethoven).
Se Colm è la rappresentazione del tentativo di cambiamento, Pádraic mette in scena il suo opposto: la vita dell’uomo non varia di una virgola tant’è che le stesse consuetudini che prima era abituato a fare in compagnia di Colm, ora semplicemente accadono in solitudine. Casa, animali, pub, casa, pub, casa. Una vita semplice, senza pretese, la cui unica distrazione è rappresentata dagli animali (in particolare l’asino Jenny) e dai racconti degli amici al pub. O dai risultati di qualche sbronza troppo marcata.
C’è però una terza via a questa noia: la fuga dall’isola. Questa via è raccontata da Siobhán (Kerry Condon), sorella di Pádraic, che dopo vari ripensamenti cerca di prendere di petto la propria vita tentando di allontanarsi da quei luoghi che sembrano serrarsi attorno a lei come maglie di una rete.

Colm: “Ho solo questo tremendo senso del tempo che mi scivola addosso, Padraic. E penso di aver bisogno di passare il tempo che mi rimane a comporre. Sto solo cercando di non ascoltare qualsiasi altra delle cose noiose che hai da dire. Ma mi dispiace per questo. Lo sono.”
Padraic: “Stai morendo?”
Colm: “No, non sto morendo.”
Padraic: “Ma allora hai un sacco di tempo.”
Colm: “Per chiaccherare? Per chiaccherare senza senso?”.

Il percorso che porta due amici a diventare estranei viene trasposto con dovizia di particolari, approfondendo tutti i vari passaggi di accettazione di Pádraic. L’uomo è inizialmente convinto che si tratti di uno scherzo (di cattivo gusto) di Colm, ma solo più avanti si renderà conto della serietà dell’uomo. La pretesa di elevarsi intellettualmente da parte di Colm è percepita come vera dal personaggio stesso, ma si ha la certezza dell’infondatezza stessa del piano: l’uomo si è allontanato da Pádraic perché in lui si rivede, perché se ne sente copia identica. In modo cieco, quindi, cerca di tenerlo a distanza così da provare a sentir meno il peso del tempo che scorre sulle proprie spalle.

Padraic: “È bella? La tua melodia? Come si chiama?
Colm: “‘The Banshees di Inisherin’, stavo pensando.”
Padraic: “Ma non ci sono Banshee a Inisherin.”
Colm: “Lo so, mi piace solo il suono della doppia S.H.”.


The Banshees Of Inisherin, forse perché parla proprio di una realtà decaduta (la bellezza della solitudine sulle Isole Aran), si conclude con un finale a metà, a tratti incompiuto. Ma non si tratta di una nota negativa per la pellicola. Così come non lo sono le interpretazioni: Colin Farrell e Brendan Gleeson risultano scelte di cast estremamente azzeccate. In particolare Gleeson, tipico volto burbero e scontroso dietro il quale (quando necessario) si nasconde un cuore gentile e sincero.
Ciò che depotenzia la pellicola, come appuntato all’inizio della recensione, è il surrealismo stesso di cui è ricolma. I dialoghi, spesso con giochi di parole e volutamente molto rapidi, aiutano a movimentare la storia ma alimentano il surrealismo di cui sopra in diversi frangenti.
Il film è un’ottima trasposizione relativamente ai differenti modi di reazione alla noia e alla solitudine, ma non riesce a convincere allo stesso modo di, per esempio, Three Billboards Outside Ebbing, Missouri precedente lavoro di McDonagh. Un parallelismo scomodo, forse errato, ma impossibile da ignorare.

 

TITOLO ORIGINALE: The Banshees Of Inisherin
REGIA: Martin McDonagh
SCENEGGIATURA: Martin McDonagh
INTERPRETI: Colin Farrell, Brendan Gleeson, Kerry Condon, Barry Keoghan
DISTRIBUZIONE: Searchlight Pictures
DURATA: 114′
ORIGINE: Irlanda-UK-USA, 2022
DATA DI USCITA: 05/09/2022, 79ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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