Invasion 2×06 – Pressure PointsTEMPO DI LETTURA 3 min

Mentre il mondo seriale ha da poco ripreso la sua consueta attività, con lo sciopero degli sceneggiatori giunto al termine dopo circa cinque mesi di pausa, la vera domanda che ci si chiede è perché il destino abbia voluto che Invasion non fosse tra le produzioni bloccate in fase di stasi. O, meglio ancora, tra le produzioni brutalmente cancellate.
Sì, perché dopo sedici episodi non c’è più alcun interesse attorno alla fantomatica invasione che lo show di Simon Kinberg vorrebbe tentare di raccontare. C’è solo il desiderio di non ritrovare più lo show nel palinsesto dei prodotti che ritorneranno. Per motivi più che validi quali per esempio la totale assenza di una storia che costringe la narrazione a chiedere al pubblico continui atti di fede, mettere in pausa le domande perché (forse) un giorno arriveranno delle risposte. Ma la corda si è ormai strappata. Si è strappata già nella prima stagione quando, uno show che raccontava di un’invasione aliena, ha deciso di estromettere proprio questa tipologia di racconto dallo show stesso, mostrandola semplicemente di sfuggita sullo sfondo. E quindi quasi 60 minuti settimanali come vengono coperti? Ottima domanda.

APPLE TV+, PARE CHE SONO SANTO!

C’è il minutaggio dedicato alla parentesi teen dello show dove gli amici di Caspar sono alla ricerca del loro caro amico mentre qualche piccola storia d’amore (o presunta tale) viene portata avanti. La persona che nella writing room ha paventato l’idea di costruire una storia d’amore (o comunque un invaghimento) tra Monty e Jamila deve avere sbattuto fortissimo la testa contro un muro, evidentemente. Ma peggio di lui la persona che ha dato il semaforo verde a questa parentesi narrativa, anche se forse l’ha fatto più per necessità di coprire i già citati 60 minuti settimanali di messa in onda.
Tralasciando le scelte dubbie (che in realtà sono circa il 90% della storia), Invasion sta cercando di riavvicinare tutte le varie sottotrame fin qui palesatesi.
E mentre di Trevante non c’è alcuna notizia, ora anche Luke sembra riuscire a mettersi in contatto diretto con gli alieni esattamente come già capitato a Caspar nella precedente stagione. Quest’ultimo è stato, inoltre, recuperato dagli amici che ora pendono dalle sue labbra per capire cosa devono fare. Questo povero ragazzino si sveglia dopo un coma durato chissà quanto, completamente isolato e abbandonato da tutti e ora è pure investito del ruolo di caposquadra per un’improbabile guerriglia contro degli alieni già colpiti da svariate testate nucleari. Nemmeno l’investitura di Padre Maronno aveva fatto tanto scalpore.

BAMBINI, MADRI SNATURATE E SCIENZIATE IMPROVVISATE

Per quanto concerne le altre sottotrame c’è poco da aggiungere.
Mitsuki continua a sottolineare, episodio dopo episodio, quanto sia speciale dal momento che sembra l’unica persona ad avere un collegamento talmente forte con la creatura da non subire contraccolpi di tipo mentale degni di nota. Aneesha, parallelamente, continua a dimostrare di meritare il premio “madre dell’anno”: dopo aver tentato l’abbandono di Luke in una pompa di benzina in “Something’s Changed” ora deve fare i conti con la scomparsa di Sarah, abbandonata in auto durante un attacco coordinato da parte di un gruppo di alieni. Per non farsi mancare niente, comunque, si è unita alla resistenza così da poter essere certa che i figli siano in pericolo sia verso gli alieni, sia verso il Governo. Brava Aneesha, così si fa.

Il Kill, come votazione, viene per questa volta accantonato. Perché la speranza è di poterlo dare al finale di questa stagione con già la certezza in tasca che Apple TV+ intenda buttare i propri soldi in altri progetti. Non resta che incrociare le dita.