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Mayans MC 4×03 – Self Portrait In A Blue BathroomTEMPO DI LETTURA 3 min

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Mayans 4x03 RecensioneSi potrebbe iniziare la recensione tracciando un profilo su quelli che sono i primi episodi di una metà stagione. Metà stagione di una serie con un quantitativo di sottotrame e con uno stile di progressione narrativa per cui è altamente pronosticabile l’inizio lento e compassato di cui si è parlato anche a proposito del secondo episodio.
Si potrebbe, quindi, estendere tutta un’intera riflessione su come la terza puntata, dopo la panoramica sui personaggi della settimana scorsa, decida di mettere in campo nuovi germogli di trame pseudo-verticali, piccole diatribe tra character da sciogliere nel corso delle puntate, concatenazioni ed intrecci diretti verso svolte di portata maggiore.
E poi alla fine della puntata Angel spara nel petto all’uomo del nuovo boss terribile, visibile nell’immagine di recensione, nuovo contatto e “cliente dei Mayans”. Gli spara perché l’uomo stava esercitando la sua passione per i minori. Il tutto nel quadro suggestivo della notte del deserto ai confini con il Messico.

SCIOGLI LE TRECCE DI COCO


Il dramma umano di Coco sarebbe molto più credibile senza quella discutibile acconciatura.
Detto questo, il vero problema di Mayans, anche secondo un impietoso paragone con Sons Of Anarchy, è la caratterizzazione approssimativa dei personaggi all’interno del charter. L’attenzione è sempre stata rivolta verso personaggi esterni, tipo Galindo e consorte, il padre dei fratelli Reyes, agenti vari, ribelli vari, cani. Non che il charter sia totalmente escluso (o non che in SoA non ci fossero focus ben approfonditi su personaggi esterni, vedi una Gemma Teller), semplicemente le personalità dei suoi componenti non superano la bidimensionalità.
Escludendo Ez e Angel, tralasciando Coco e tutta la panoramica sulla precedente stagione, gli altri personaggi ci sono ma non ci sono. Bishop, Hank o altri vengono mostrati più per loro vicende private e affettive che per una effettiva interazione e azione all’interno dei Mayans. Ciò li rende estremamente ordinari, pur con un ruolo importante. Non vale nemmeno la pena citare comparse varie e personaggi di cui ci si dimentica facilmente per corroborare la tesi appena esposta.

EZ VICEPRESIDENTE


Proprio in quest’ottica la nomina a vicepresidente di Ez, sotto certi aspetti, può anche stonare. Verosimile e plausibile viste le intenzioni di Alvarez di puntare su gente giovane e fresca. Se a ciò si aggiunge l’intraprendenza del protagonista e la tendenza a prendersi responsabilità, oltre al piattume di cui sopra delle altre figure, non si può contestare la scelta in senso assoluto.
La si contesta però proprio nell’ottica in cui questa risulta verosimile visto che allo spettatore non passa letteralmente per la testa nessun altro che avrebbe potuto prendere quel posto. Jax aveva sulle spalle un’eredità importante, ma un EZ all’interno dei SoA sicuramente avrebbe dovuto sudarsi la posizione in mezzo a personalità del calibro di Chibs, Opie o Tig, per citarne alcuni.

EL BANQUERO


I legami con un cartel già comprometterebbero non di poco gli equilibri interni ed esterni di una gang di motociclisti. I legami con un cartel decisi da un differente charter con cui si sta cercando di risanare un debito e di stringere una pace rendono ancora più delicata la questione, vista la diffidenza generale di Bishop da una parte, e l’ostilità di Canche dall’altra (e l’inutilità già citata di un sacco di altri qui e lì).
Ma se a tutto questo si aggiunge, come detto ad inizio recensione, il fatto che l’uomo chiave di questo legame con El Banquero fosse stato beccato in tutto il suo essere pedofilo da un Angel particolarmente suscettibile sull’argomento, lo scenario che si crea non può che essere particolarmente interessante.
Il cliffhanger crea vero interesse per il dipanarsi della quarta stagione, pur rimanendo consci del ritmo di base e del DNA dello show.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il finale
  • EZ vicepresidente
  • Molta carne al fuoco in generale, potrebbe essere un buon segno per velocizzare un po’ l’andamento dei prossimi episodi, sempre consapevoli che la serie ormai è questa
  • Ritmo comunque compassato
  • EZ vicepresidente per mancanza di ulteriori personalità di spicco

 

Nota a margine: Adelita che spia una famiglia, Emily e la sua nuova vita e le vecchie conoscenze di EZ sono elementi ancora troppo vaghi (che forse rubano un po’ troppo minutaggio) per poter esprimere un’opinione.
Ah, ricomincia il sodalizio papà Reyes-fidanzata di uno dei figli.

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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.

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