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Mayor Of Kingstown 2×08 – Santa JesusTEMPO DI LETTURA 5 min

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Mayor Of Kingstown 2x08 Recensione

Il 22 gennaio 2022, negli Stati Uniti andava in onda l’episodio “Staring At The Devil”. Si trattava del secondo episodio della seconda stagione di Mayor Of Kingstown, chiamato a riscattare parzialmente una season première inferiore alle aspettative create dal finale della prima stagione.
Nel corso di quell’episodio, Mike McClusky ideò una strategia per ripristinare l’ordine in città: far entrare temporaneamente i leader delle 4 gang di Kingstown in carcere per ricreare una struttura gerarchica all’interno delle rispettive organizzazioni criminali. Da quel momento in poi, si sono susseguite 5 puntate di puro filler, all’interno delle quali era presente una costante e ripetitiva interazione tra Bunny e Mike. In particolare, il primo chiedeva di uscire dal carcere e minacciava di agire personalmente, mentre il secondo prometteva che a breve il Procuratore avrebbe firmato i documenti per il rilascio.
Dopo oltre un mese e mezzo, questo ciclo iterativo si è finalmente concluso, con l’ottavo episodio che inizia proprio con il rilascio di Bunny. A due episodi dal termine della stagione, lo spettatore poteva dunque sperare in un’accelerazione della trama e nello sviluppo di dinamiche che giustificassero una stagione senza alcun avanzamento di trama. Invece, proprio in questo episodio, Mike decide di prendere un giorno di ferie.

CHIUSO PER FERIE, TORNIAMO PRESTO


In ogni determinata situazione, gli sceneggiatori possono ideare una moltitudine di percorsi diversi da far intraprendere ai personaggi dello show. In questo caso, a due puntate dal finale di stagione, la scelta di Hugh Dillon e Stephen Kay è stata quella di far prendere un giorno di ferie a Mike.
Di conseguenza, la maggioranza dell’episodio ha visto vari personaggi mettersi alla ricerca di Mike: da Kyle a Mariam, passando per Bunny e Ian. Tutto ciò è apparso quantomeno pretestuoso. Dato che lo spettatore sapeva che Mike stesse bene, la preoccupazione dei vari personaggi non poteva essere avvertita e condivisa da chi siede dall’altro lato dello schermo.
Inoltre, la giornata libera di Mike non è stata accompagnata da alcun approfondimento introspettivo del personaggio. Nel corso della puntata, infatti, si vede il protagonista che beve camminando per le strade di Kingstown, per poi incontrare la moglie di una guardia morta nel corso degli scontri in carcere.
Probabilmente questo non è lo show adatto per delle analisi dell’animo interiore dei personaggi. Ciò, però, non fa che rafforzare la convinzione che il giorno di ferie di Mike McClusky non sia stata una scelta con risvolti rilevanti all’interno dello show. Soprattutto perché, come sottolineato molteplici volte, questa stagione ha già vissuto abbastanza momenti di stasi e senza avanzamenti di trama.

LIBERTÀ POCO VIGILATA


Come anticipato nel corso della sezione introduttiva, la puntata era iniziata, paradossalmente, con un avanzamento di trama, ossia l’uscita di prigione di Bunny. Il suo ritorno a Kingstown potrebbe portare, dunque, a uno sviluppo di alcune storyline alternative rispetto alle vicende della prigione. Inoltre, ciò potrebbe dare più centralità al suo personaggio che ha spesso mostrato potenzialità, pur essendo a lungo rimasto ai margini in termini di minutaggio.
Oltre a Bunny, un altro detenuto uscito di prigione è il serial killer Charlie. In questa puntata, infatti, Ian ha messo in atto il suo piano per salvare Robert Sawyer dal licenziamento. Come spesso già successo nelle ultime puntate, anche questa strategia ha lasciato dei dubbi in termini di credibilità. Charlie è un serial killer che ha ucciso 17 persone. È credibile che possa uscire dal carcere e andare dal dentista, per di più per curare un problema dentale causato volontariamente dallo stesso Charlie?
Allo stesso modo, è credibile che un detenuto così pericoloso sia accompagnato soltanto da un detective della omicidi, senza nessuna guardia carceraria e senza nessun agente di polizia a supporto? La mancanza di credibilità, per di più, si espande anche al resto della storyline. L’omicidio di Ben Morrisey avviene in uno scenario molto forzato e non aggiunge nulla alla trama, dato che l’ex agente della SWAT aveva già ritirato la testimonianza.

L’AGGUATO


In termini quantitativi, il finale si differenzia dal resto dell’episodio (e della stagione) perché, in pochi minuti, si verificano due accadimenti potenzialmente rilevanti a livello narrativo: l’omicidio della guardia carceraria Davidson e il primo contatto diretto stagionale tra Mike e Milo.
Con riferimento all’omicidio di Davidson, anche in questo caso è necessario però sottolineare alcune criticità. In primo luogo, la decisione di Davidson di provare a uccidere Mike appare poco plausibile. Il loro scontro, infatti, aveva visto Kyle come principale protagonista. Inoltre, la discussione si basava su Bunny Washington ormai uscito dal carcere di Anchor Bay.
Il movente di Davidson, dunque, appare debole. Nelle prossime puntate sarà interessante vedere se Mike la farà franca senza alcuna conseguenza, come successo in passato con gli altri omicidi di membri della Aryan Brotherhood.  Nonostante i suoi legami con la polizia, un omicidio in pieno giorno è comunque un evento difficile da ignorare, perfino a Kingstown.

FINALMENTE MILO


L’incontro tra Mike e Milo, al contrario, è potenzialmente il momento più importante della stagione. A differenza degli altri personaggi dello show, infatti, Milo è un criminale di più alto profilo ed è molto più stratega e calcolatore rispetto ai poliziotti, a Bunny, alle guardie carcerarie, ai Bloods e ai Crips. Per questo motivo, Milo è il villain più affascinante dello show, anche se il suo minutaggio in queste due stagione è stato quasi sempre vicino allo zero.
Inoltre, l’ingresso di Milo all’interno delle vicende narrative potrebbe anche avere un altro effetto positivo, ossia valorizzare i personaggi di Iris (il cui character non ha uno scopo in questa stagione) e Kyle, il quale ha sottratto alla polizia i bond di Milo. Tutto ciò, ovviamente, a patto che Mike non decida di prendersi altri giorni di ferie.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Jeremy Renner molto convincente anche in una puntata con meno dialoghi e meno urla
  • Bunny uscito di prigione
  • La scena finale con Milo
  • La giornata di ferie di Mike
  • Poco credibile tutta la vicenda relativa alla visita dentistica di Ian e Charlie
  • Omicidio di Ben Morrisey
  • Ian che punta la pistola dietro la testa di Charlie
  • La mancanza di movente di Davidson e il suo omicidio

 

“Santa Jesus” non è il peggior episodio stagionale e sono presenti anche dei timidi avanzamenti nella trama. Nonostante ciò, la sufficienza è ancora lontana.

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Romano, studente di scienze politiche, appassionato di serie tv crime. Più il mistero è intricato, meglio è. Cerco di dimenticare di essere anche tifoso della Roma.

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