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Ragnarok 2×01 – Brothers In ArmsTEMPO DI LETTURA 4 min

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Ragnarok 2x01 recensioneA distanza di poco più di un anno dall’uscita della prima stagione di Ragnarok, la creatura di Adam Price ritorna molto più in forma di come la si era lasciata.
Con “Yes, We Love This Country” la prima stagione si era chiusa con una sufficienza piena ma comunque ricca di difetti. È importante sottolineare che alcuni errori e/o mancanze della serie rimangono anche in questa nuova season premiere (in particolare la velocità con cui tutto accade e con cui i vari character agiscono e reagiscono agli eventi), però è anche innegabile che, finalmente, Price abbia deciso di spingere l’acceleratore.
Forse questo cambio di ritmo non è un caso visto che in questa seconda stagione Price ha condiviso l’onere della scrittura di tutti gli episodi sempre e solo con Emilie Lebech Kaae, aggiuntasi alla serie come “creative executive“, traducibile in pratica come “showrunner”. Il risultato è visibile grazie soprattutto ad una netta accelerazione delle vicende, alcuni personaggi nuovi ed un paio di cambiamenti tanto rilevanti quanto necessari per dare una scossa al tutto.

THOR


Magne:I think I’m Thor.

“Brothers In Arms” non poteva che ricominciare esattamente da dove era terminato lo scorso season finale, ovvero dallo scontro tra Magne (wannabe Thor) e Vidar (wannabe Fárbauti). Tralasciando l’arrivo dei soccorritori e l’assenza di domande e risposte intorno al paramedico che viene scagliato a distanza di qualche metro dalla reazione con il corpo di Magne (chiaramente evitate perché altrimenti sarebbe stato difficile uscirne), il focus su Magne e sulla sua crescita è palese. E dovuto.
Ecco quindi che Magne comincia finalmente a prendere coscienza dei propri superpoteri ed inizia a lavorare per prepararsi “to a battle by the new moon“. È quindi già intravedibile l’impostazione della stagione: la crescita spirituale e fisica del dio del tuono si svilupperà in funzione dello scontro con Vidar e con gli altri giganti. Verosimilmente anche con una velocità superiore a quanto visto nella prima stagione.

LOKI


Laurits:I’m a bit different from you. So… Okay. Can I just, uh, sleep on it, before deciding if I want to join you in… killing giants?

Questo è il plot twist che non ti aspetti ma che comunque funziona dannatamente bene: Laurits e Magne sono fratellastri.
Per chi è a conoscenza della mitologia nordica o ha anche visto uno dei vari film di Thor della Marvel, l’accostamento di Laurits a Loki, seppur ancora non ufficiale, non è una sorpresa, anzi.
Il vero plot twist arriva invece dalla madre di Magne e Laurits che, non solo ha tradito il marito defunto con Vidar, ma gli ha anche tenuto nascosta la sua paternità. Ipotizzare che Laurits fosse stato adottato era più plausibile ma è estremamente piacevole il tocco poco classico e molto immorale dato da Price e Lebech Kaae.
A questo punto, specie con le ultime immagini, è serenamente ipotizzabile che Laurits cominci ad essere plasmato ed indirizzato verso il lato oscuro da suo padre creando le prime frizioni con il fratello. E ringrazieranno sia la mitologia norrena che gli spettatori non appena accadrà.

FREYJA E DIVINITÀ VARIE ED EVENTUALI


Iman:I think I’ve found my special ability. […] I want a vodka Red Bull. And you’ll bring it on your knees.

Per un attimo, guardando al modo in cui Magne parla ad Iman, sembra quasi di essere ritornati ai bei fasti di Misfits (quindi le prime tre stagioni per intendersi) quando nuovi personaggi dovevano scoprire con quale tipo di superpotere avrebbero avuto a che fare. Una piacevole trovata sia per stimolare l’immaginazione, sia per creare un po’ di curiosità nei confronti di una trama che, anzi, necessita di elementi come questo per tenersi su un livello diverso e, soprattutto, superiore a quanto mostrato nei precedenti sei episodi.
Ben venga allora l’introduzione di nuovi personaggi come Iman, probabilmente identificabile come la dea Freyja, e per tutti i character norreni che non sono ancora stati inseriti in Ragnarok. Ora che la guerra tra il nuovo Thor ed i Giganti è solo una questione di tempo, si sente estremamente bisogno di complicare la situazione aggiungendo nuove variabili impazzite. Siano nuovi character, nuove trame o paternità improvvise.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Aggiunta di nuovi personaggi che estendono il pantheon nordico
  • Plot twist relativo a Laurits
  • Netta accelerazione del ritmo
  • Rimangono sempre abbastanza vivide alcune mancanze della trama, con i personaggi che non si pongono troppe domande tra quello che accade e nuove informazioni sorprendenti

Un gran buon inizio per Ragnarok che, pur trascinandosi dietro alcune pecche e volutamente evitando di affrontare alcuni dettagli, sforna una season premiere piuttosto interessante. Le basi per una seconda stagione di fattura superiore alla precedente ci sono tutte.

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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