Il capitolo finale di Succession settimana dopo settimana sta giungendo al termine. Mancano soltanto tre episodi e Jesse Armstrong e soci scriveranno la parola fine sulla serie e la stagione più intellettualmente stimolanti dell’ultima era televisiva.
Il pubblico si sente già orfano della famiglia Roy, ma nessuno sta rimanendo a bocca asciutta. Ogni episodio, con le dovute differenze, ha regalato allo spettatore momenti di puro godimento e tra un retreat in Norvegia e una gita ad Hollywood, si è giunti inevitabilmente all’attimo prima del fine, quando il croupier sta per girare le sue carte.
Anche questa volta il teatro di posa dei Roy è un party e come sempre i loro commensali sono politici, giornalisti, imprenditori e tutti quelli che decideranno del futuro dell’umanità, almeno per i prossimi quattro anni. È risaputo che quando Kendall, Roman, Shiv e Connor presenziano a un evento pubblico le loro agende sono fitte di impegni, non vanno di certo a una festa per bere prosecco e mangiare voulant van come tutti i comuni mortali. Di mortale e comune i fratelli Roy sembrano infatti aver ben poco e nel settimo episodio, che forse per decenza non si è potuto intitolare “bomba a orologeria”, si ha la conferma che una famiglia così disfunzionale non era mai apparsa prima sullo schermo.
A PARTY TO REMEMBER
Che lo spettro di Logan Roy aleggerà sopra le teste dei protagonisti di Succession fino alla loro ultima battuta, era chiaro.
Mentre il corpo del padre è ancora in attesa del funerale, Shiv con il ritrovato Tom, organizza nella sua magione di Manhattan il pre-election party, una festa che era solito organizzare lo stesso Logan la sera della vigilia delle elezioni USA. L’intento era tradizionalmente quello di riunire sotto lo stesso tetto tutti i principali attori del circo elettorale affinché l’ATN potesse percepire il sentiment che aleggiava nel momento più caldo della stagione politica statunitense, ma che soprattutto potesse sfoderare le sue mosse per la futura strategia del canale.
Tradizione che nel primo tailgate party senza Logan è stata rispettata, anche se i tre fratelli sembrano giocare tre partite diverse.
Se Kendall è sempre più orientato al ruolo di battitore libero, Roman dopo il suo exlpoit da “licenziatore folle”, fa un passo indietro e si ritira in panchina. Chi sta portando avanti la sua partita a suon di bluff è l’unica donna Roy, Shiv, che continua il suo doppio gioco tra il vichingo Mattson e i suoi fratelli, che ignari dell’inganno riescono comunque a tirare per le lunghe l’accordo con lo svedese. Presa dal suo riavvicinamento con Tom e ancora in lutto per la perdita del padre, Shiv ha puntato tutto su Mattson che a fasi alterne si sta dimostrando il cavallo perdente.
L’entrata in scena del creatore di Gojo al party, interrompe il minuto di silenzio che Kendall aveva indetto per ricordare il defunto padre. Tra genio e follia l’inserimento di un personaggio così disruptive è una vera mossa da campioni degli autori. Gli sceneggiatori sembrano usare Mattsson a loro piacimento, come una pedina buona per scatenare nuove dinamiche tra i fratelli.
THE SCORPION AND THE SCORPION
“I love you but you kill me, and I kill you.”
La storia dello scorpione e la rana narra che uno scorpione un giorno chiese alla rana un passaggio sopra la sua schiena per attraversare il fiume. La rana previdente gli disse di no, ribattendo che lui la pungerà di certo. Lo scorpione risponde che se la pungerà la rana affogherà e con lei anche lui e così la convince. Dopo pochi metri fatti insieme, lo scorpione non resiste e la punge. La rana prima di morire gli chiede il perché e lo scorpione gli risponde “non ci posso fare niente è la mia natura”,
Nei primi minuti del settimo episodio, Tom porta la colazione a Shiv insieme a un regalo per l’importante serata che li attende. Il party infatti è anche la prima occasione sociale in cui i due si faranno vedere insieme dopo tempo. Peccato che il regalo che Tom fa a sua moglie sia uno scorpione incastonato in una teca di vetro. Se l’allusione alla parabola della rana e lo scorpione appare palese, Shiv come lo spettatore rimane interdetta per qualche frazione di secondo, per poi normalizzare la cosa. La coppia ormai ha abituato i suoi fan a ogni tipo di stranezza. Per tutto il giorno i due fanno sexting e sembrano più uniti che mai, finché non arriva la notizia che anche Nate, un ex fidanzato di Shiv che Tom ha sempre visto come una minaccia al suo ego, parteciperà al party: ed ecco la prima crepa.
Da notare che sono stati Roman e Ken a chiedere alla sorella di invitare Nate per il suo ruolo politico, passando sopra come una gru ai sentimenti di Shiv a riguardo. Infatti lei non soprassiede tanto che si accende come una miccia e decide di non avvertire i fratelli Co-CEO che Mattson si presenterà alla festa.
Insomma al party ognuno dei personaggi arriva montato come le uova a neve.
Chi però scoppia veramente, dopo una serata di punture da pungiglione ben assestate, sono Tom e Shiv. In una delle scene meglio riuscite dell’episodio e forse della stagione, i due per la prima volta da quando sono apparsi sulla HBO, si dicono tutto quello che pensano, senza filtri. La loro litigata degna di una sceneggiata napoletana è perfetta perché arriva sul finale dell’episodio, dopo che per tutti i restanti quaranta minuti la tensione tra i due non ha fatto altro che salire a dovere: si tratta qui di un esempio di “set up and pay off” operato ad arte dagli autori. Se Tom colpisce all’orgoglio femminile definendo Shiv non adatta ad avere dei figli, lei lo demolisce definendolo un uomo insulso “you’re so flat”.
Tom e Shiv hanno riscritto la loro versione della parabola millenaria, pungimi che ti pungo.
ONE HEAD ONE CROWN
Kendall è decisamente nella sua fase up, i più attenti potrebbero chiamarla addirittura fase della megalomania. Il secondogenito Roy sulla scia del successo della presentazione di Living +, non vuole fermarsi e cerca di portare avanti il suo progetto di affondare l’accordo con Mattson. Al party anche la sua agenda è bella ricca di impegni, se da una parte ha bisogno di frenare Mattson che non si aspettava di vedere, dall’altra deve convincere alcuni dei più influenti uomini d’ America che l’accordo con Gojo deve saltare per via di alcuni intoppi legati a delle normative. Fingendo di confrontarsi con suo fratello Roman, che non è in serata e quindi lo segue come un bambino sperduto, Kendall intrattiene gli ospiti allineandoli sui punti deboli, e si sa ne ha tanti, del genialoide Mattson.
Il piatto gli viene servito caldo quando Ebba la capa PR di Mattson, nonché sua fidanzata delusa e stufa, si fa scappare volontariamente che i numeri che Gojo ha condiviso per il mercato Indiano sono un bel po’ gonfiati.
Quando in Succession qualcuno della Waystar ha a che fare con un Europeo è spassosissimo! Infatti Jesse Armstrong descrive con grande lucidità come gli Americani di Serie A, quelli che vivono sulle due coste, percepiscono gli abitanti della provincia europea e al contrario come gli Europei di Serie A, quelli dei paesi nordici, percepiscono gli abitanti degli USA.
Kendall è così, gli basta pochissimo per rinascere come altrettanto poco gli basta per morire e i numeri dell’India gli sembrano una buona occasione da cogliere al volo. Sul finale dell’episodio, ma forse lo spettatore attento potrà immaginare che non sia un pensiero improvviso, Ken propone a Frank, il più vecchio amico e collaboratore di suo padre – ancora si è lontani dall’emanciparsi da Logan – di attuare il piano Revers Vikings: Waystar acquisice GoJo, Ken al comando.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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L’era post Logan sta dando al pubblico affezionato moltissime soddisfazioni: anche se il reggente Roy manca a tutti, infondo la sua eredità ovvero i suoi quattro pargoli, alleviano questa mancanza con le loro imprese Don Chisciottiane.
Ennesimo party, ennesimo delirio, anche se questa volta il settimo episodio si chiude con diversi cliffhangers che traghettano lo spettatore direttamente agli episodi successivi, con l’amara consapevolezza che i giochi si stanno per chiudere definitivamente.
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Vivo a Milano, ma sono una romana doc, guardo tante serie tv e film e nel mio tempo libero lavoro, faccio sport e viaggio tanto.
Mi piacciono molto i cani e amo le mezze stagioni, anche se non ci sono più.