Succession ha sfornato molti episodi in cui la trama si esplica all’interno di una ambientazione/vicenda specifica e delimitata al singolo episodio, che sia un matrimonio, un compleanno importante, un retreat aziendale o una riunione di famiglia. Ognuno di questi scenari ha fornito a Jesse Armstrong & Co. opportunità di narrazione molto golose e quella del lancio di un nuovo prodotto non è da meno. Come affermato dallo stesso autore, infatti, il lancio di un prodotto tecnologico in stile Apple o Microsoft “it’s a great precint for drama“.
Il nome del prodotto “Living+” non si sarebbe probabilmente guadagnato l’onore di diventare il titolo dell’episodio se non fosse per la sua contrapposizione con l’aria di morte e lutto che si respirano guardando i protagonisti.
Living plus, vivere più a lungo è la promessa che fa Kendall agli investitori per il suo debutto come co-CEO per far sì che il prezzo della Waystar salga troppo e Mattson non possa più comprarla. Ma è anche una forma di esorcizzazione verso la morte di Logan che continua a turbare in maniera importante i tre figli.
WEAK MONARCH IN A DANGEROUS INTERREGNUM
“We’d all like to offer our sincere condolences.”
“Refused! I have all the condolences I need!“
Nonostante il titolo quindi la morte aleggia sui protagonisti dell’episodio che sono ancora fortemente scossi dalla perdita del padre e, ognuno a proprio modo, sta sperimentando il lutto e cercando un modo per affrontarlo. Se per Shiv il metodo è quello di “schedulare il proprio lutto” inserendo in agenda dei momenti piantini, per Roman sembra essere quello di esercitare il potere che questo lutto gli ha conferito licenziando a destra e sinistra e facendo la figura del non professionista (“not serious people” proprio come Logan li aveva definiti nell’ultima conversazione).
La spirale distruttiva in cui sembra avvinghiato porta Roman alla scena che chiude l’episodio dimostrando ancora una volta la capacità espressiva di Succession che in pochi minuti crea una sequenza drammatica che rappresenta alla perfezione la sofferenza del personaggio ma che è anche estremamente rappresentativa delle dinamiche malate della famiglia Roy.
Sigmund Freud resusciterebbe all’idea di poter parlare con un personaggio così traumatizzato da non riuscire a smettere di ascoltare la voce del padre che, tramite le parole modificate dal fratello, sminuiscono le dimensioni del suo pene e gli ricordano quanto non riesca mai a fare la scelta giusta. Ancora una volta Roman Roy è vittima del rapporto malato con il padre e della mancanza di self confidence ma anche di un rapporto sbilanciato con i fratelli con cui non riesce ad imporre il suo punto di vista o, quanto meno, ad agire in considerazione di questo. Se non fosse stato per Shiv, Roman si sarebbe davvero tirato indietro dalla presentazione? Se non fosse stato per l’idea di Kendall di far saltare l’acquisizione l’avrebbe portata avanti come voleva il padre?
THE WINNER TAKES IT ALL
Totalmente opposta sembra essere la parabola di Kendall che in questo episodio utilizza il lutto per la morte del padre “a suo vantaggio” integrandolo in una presentazione da visionario quanto solo lui tra i fratelli Roy riesce a essere (eccezion fatta per Connor che in tutto questo è in campagna elettorale per la Presidenza degli Stati Uniti).
Incurante del non avere l’appoggio di Shiv e Roman, Kendall si dimostra molto più fiducioso in sé stesso del fratello e si cala nel personaggio del CEO visionario, pazzo ed esigente con i collaboratori (l’addetto all’allestimento che dice che hanno sentito quelli di Berlino per avere le nuvole sul palco è emblematico e incredibilmente divertente).
Il successo della sua presentazione rappresenta quasi un anti-climax all’interno della narrazione dell’episodio, costruito in modo che lo spettatore si preparasse ad una debacle prodromica a una nuova discesa agli inferi per Kendall. Sapendo quanto comunque il suo percorso sia costituito da alti e bassi, sarebbe da imprudenti non immaginare che a seguito di questo successo possa esserci un bel tonfo. Non basta un nome barrato in una volontà testamentale a fare di un uomo un imprenditore di successo, soprattutto se quell’uomo è Kendall Roy. E lui forse lo sa ma sceglie di credere il contrario e di farlo credere al mondo. Quanto durerà?
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Gli standard settati da Succession sono talmente alti che un episodio un gradino sotto il “capolavoro da inserire nei manuali di scrittura” si nota. Ma si parla veramente di inezie a fronte di un episodio che non fa che confermare la qualità dello show più forte in circolazione.
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