Con Blair Foster torna sulla scena di The Blacklist un villain di spessore, come non si vedeva da qualche puntata. Non per niente, il suo numero è 39, immediatamente successivo al 38 del Troll Farmer.
L’intrepida avvocatessa non ha paura di niente e di nessuno, manovra e manipola personaggi ai più alti livelli politici e sociali, forte delle sue informazioni e dei suoi agganci. Anzi, si permette pure di porgere a Ressler la mela della tentazione, sotto forma di un bel seggio senatoriale rimasto opportunamente vuoto proprio nella sua natia Detroit.
Il buon Donald, certo, rifiuta ma c’era bisogno di un personaggio capace di muovere veramente le acque. Personaggio, fra l’altro, destinato a tornare in futuro, come si dirà in seguito.
TASK FORCE – HUDSON 1-0 (ALMENO PER ORA)
Harold Cooper e i suoi uomini mentre con una mano gestiscono il caso di giornata, con l’altra devono rispondere alle domande del senatore Hudson. Blair Foster riesce a infiltrarsi sia da una parte che dall’altra.
L’incontro con la Task Force è dovuto all’insabbiamento dei dati relativi alla pericolosità cancerogena di un prodotto pulente di grande successo. Lei si occupa della difesa di uno dei responsabili. Già che c’è, però, ne approfitta per contattare Hudson dopo che Red ha aiutato i suoi amici a mettere fuori gioco il ben più combattivo senatore Dorf. Anzi, lo fa col dente avvelenato, a causa delle informazioni che ha dovuto fornire proprio contro Dorf, per non essere incarcerata lei stessa.
Per un problema risolto, quindi, nubi ben più fosche sono in arrivo all’orizzonte, per mantenere speziati al punto giusto gli sviluppi futuri delle varie vicende. Il senatore Hudson sembra una persona mediamente timida e gentile, almeno per il posto che occupa, ma con una simile manipolatrice alle spalle non si sa fino a dove potrebbe spingersi.
DIROTTA SU CUBA
Per risolvere il caso del prodotto cancerogeno, Red deve recarsi a Cuba. O, più precisamente, preferisce andare sull’isola di persona. Non ci tornava, che si sappia, dai tempi in cui Lizzie finse la propria morte e fu poi trattenuta da Alexander Kirk.
Si creano così momenti ricchi di emozioni, anche senza rivangare il passato. Uno è quello con Manny, a cui il Concierge del Crimine regala i guantoni del leggendario Teofilo Stevenson. Chissà se provengono dalla vendita di qualche puntata fa.
Il secondo riguarda Weecha. Senza bacio e con Dembé tornato al posto che gli compete (almeno emotivamente), la sua presenza dà molto meno fastidio. Per quanto non si senta un particolare bisogno di una nuova storia d’amore per il protagonista dello show, ci può anche stare.
TEMPO DI TIRARE LE SOMME
Mancano sei episodi alla fine. I primi posti, nella lista nera di Reddington, sono tutti occupati tranne il 2.
In cima all’elenco c’è Lizzie per diritto divino di sangue. Al numero 3 Katarina Rostova, o meglio la sua impersonatrice Tatiana Petrova. A questo proposito, sarebbe carinissimo sapere, prima della fine dello show, se la super spia russa è ancora viva o meno. La cosa potrebbe contare poco ormai, ma per completezza d’informazione. Al 4 c’è Kate Kaplan, al 5 Ivan Stepanov (un altro che potrebbe tornare e riservare emozionanti sorprese). Dopo la Osterman Umbrella Company, al 7 c’è Tom Keen, seguito da Milos “Berlin” Kirchov. A completare la top ten ci sono Robert Vesco e Dembé. Insomma, tutta gente capace di imprese ai limiti dell’impossibile e oltre.
Ci si chiede chi possa essere degno di stare in una simile compagnia. Tra i titoli delle prossime puntate diffusi in rete spicca il nome di Arthur Hudson. Tutto può sempre cambiare da qui alla messa in onda, ma al momento il senatore non sembra avere la stoffa giusta per occupare il seggio vacante.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
Blair Foster è la nemica di cui si sentiva il bisogno. Non solo per portare avanti la trama verticale, ma anche per irrobustire quella orizzontale. La prospettiva di rivederla, quindi, fa solo piacere. Se lo show proseguirà con questo passo, incastrando con professionalità tanti piccoli elementi che fanno parte del suo DNA, si potrebbe arrivare ad una conclusione forse non mirabolante, ma di certo soddisfacente.
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Tags:
Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).