The Flash 8×16 – The Curious Case Of Bartholomew AllenTEMPO DI LETTURA 3 min

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The Flash 8x16 recensioneQuando nella scorsa puntata, “Into The Still Force“, ci si augurava un plot twist di un certo livello, non si parlava certamente di una sorta di remake/omaggio a Il Curioso Caso Di Benjamin Button ma, piuttosto, ad un qualcosa che potesse ravvivare la trama e portarla verso nuovi lidi.
Qualcosa di nuovo è effettivamente arrivato nella trama di questo “The Curious Case Of Bartholomew Allen” e bisogna ammettere che è anche divertente assistere sia all’invecchiamento repentino di Barry, sia al villain di giornata che vuole diventare immortale. Ma non era proprio quello che sarebbe servito alla serie ora come ora.
Un filler all’interno del cosiddetto “Interlude III”, il nome della graphic novel data da quel genio di Eric Wallace, arriva nel momento sbagliato e mette tutti i character in una posizione un po’ strana, fin troppo ottimista e spensierata se si pensa alla recentissima morte di Frost e all’ennesima scomparsa di Iris. E giocare a Dungeons & Dragons non sembra proprio la risposta adatta che ci si aspetterebbe di avere.

IL CURIOSO CASO DELLA MEMORIA DIMENTICATA


Chi scrive queste righe riconosce una certa somiglianza tra il modo in cui lo scheletro di questa puntata è stato creato e l’impostazione di una puntata a caso di Supernatural. Somiglianza che sorge spontaneamente nel momento in cui gli sceneggiatori prendono spunto da film rinomati, li omaggiano nel titolo dell’episodio (esattamente come in questo caso) e da lì adattano il tutto per personaggi e trama.
Nel modus operandi di questi filler emerge sempre una componente estemporanea, fatta per lo più pensando al futuro, quando i diritti della serie verranno ceduti per syndication ad altri canali o piattaforme che cominceranno a proporre le puntate a rotazione all’infinito nel loro palinsesto. Ecco, quindi, che l’assenza di punti di riferimento nella trama orizzontale viene spiegata, si pongono pochissime domande sull’assenza di Iris, i vari personaggi si comportano in maniera abbastanza normale e in più si aggiunge una spruzzata di comedy (D&D) che non guasta mai.
Come già anticipato poche righe più sopra, il vero problema di tutto ciò non è tanto l’episodio in sé che, tutto sommato, intrattiene senza prendersi troppo sul serio (cosa che la serie dovrebbe fare più spesso visto il tenore delle sceneggiature partorite), quanto piuttosto il completo cambio di registro narrativo tra un episodio e l’altro, proprio in uno dei momenti peggiori dove inserire un filler. Eppure Eric Wallace è riuscito a cappellare per l’ennesima volta, un maestro in quest’arte.

IL CURIOSO CASO DEI REGISTI DI THE FLASH


Se nella scorsa puntata si era visto il debutto dello showrunner Eric Wallace stranamente alle redini della regia e nel prossimo episodio “Keep It Dark” è già stata annunciata Killer Frost Danielle Panabaker dietro la macchina da presa, mentre per questo episodio il ruolo da guest star spetta alla disoccupata Caity “Sara Lance” Lotz. Disoccupata perché, come già discusso di recente nel podcast, The CW sembra essere in procinto di essere venduta e ha cancellato varie serie tra cui DC’s Legends Of Tomorrow che non è stata salvata e si è conclusa con il cliffhanger in “Knocked Down, Knocked Up“.
Pur non riscontrando particolari cambiamenti nel tono della regia o nelle riprese, va comunque fatta notare questa curiosità visto che molto spesso gli attori sperimentano un altro tipo di lavoro nelle proprie serie tv, lì dove è comunque difficile fallire e si è supportati da un cast e una troupe che è a conoscenza delle varie difficoltà delle prime volte dietro la macchina da presa.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Simpatica trama e relative conseguenze
  • Completamente inutile tutta la porzione di trama dedicata ai problemi della pensione di Joe
  • Completamente dimenticata Iris
  • Un po’ troppo fuori luogo la reazione di Barry alla scoperta che Catlin sta provando a ricreare Frost in laboratorio

 

Se questo filler fosse stato presentato tra un villain e l’altro, per esempio dopo l’osceno Armageddon, il voto sarebbe serenamente superiore e intorno al Save pieno, ma le cose stanno diversamente e, a rigor di logica, non è lecito comportarsi come se niente fosse a distanza di una puntata dalla morte di Frost e dalla nuova sparizione di Iris. Il mood dovrebbe essere più realistico e non votato a D&D. Ennesima occasione sprecata.

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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