The Flash 9×10 – A New World, Part OneTEMPO DI LETTURA 4 min

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Nella precedente recensione si era sottolineata la mancanza di episodi con una valutazione sufficiente (o più alta) all’interno dello show The CW. I motivi sono svariati: una storia che si trascina da troppo tempo, una mancanza di personaggi secondari degni di questo nome, focus continuo su sottotrame poco interessanti, mancanza di veri villain in grado di colpire lo spettatore.
“A New World, Part One” è il primo capitolo del finale di stagione e di serie di The Flash, suddiviso in quattro episodi, e ribalta totalmente le aspettative dal momento che quello che va in scena è un episodio migliore del precedente (incredible ma vero). I motivi di questo balzo in avanti in termini di qualità sono presto detti: il ritorno di Thawne, il fatidico giorno della morte di Nora Allen, Flash che torna a giocare con le linee temporali.

UNO SGUARDO AL PASSATO


L’inizio dell’episodio non è dei più promettenti e la sensazione, durante la visione, non poteva che essere di ritrovarsi al commiato di ogni singolo personaggio rimasto in scena. The Flash, invece, mostra semplicemente Chester, Allegra, Khione, Joe e Cecile alle prese con le rispettive vite quotidiane, senza volersi addentrare minimamente. Scelta saggia. La stessa cosa sembra accadere per Iris e Barry prima che quest’ultimo venga trascinato nel passato, per la precisione il 18 marzo 2000, il giorno in cui sua madre è stata assassinata da Thawne.
L’episodio ha come sottotitolo “Reunions” ed il motivo è abbastanza logico: Barry incappa nei propri genitori e, senza rivelare la sua identità, si ritrova costretto da forze esterne a passare parte della giornata con loro. Una costruzione dell’episodio abbastanza simile a “Flashpoint”, première della terza stagione, da questo punto di vista.
L’approdo nel passato da parte di Barry segna il ritorno di Thawne, pronto ad eliminare Nora, e che sembra tenere in pugno Barry ignorando il fatto che la morte di Nora sia un fixed point per l’intero Universo, una cosa che Barry ha ormai interiorizzato e che gli ha permesso di superare il doloroso lutto che dovrà rivivere per l’ennesima volta. Non è infatti la prima volta che The Flash torna al 18 marzo 2000: “A New World, Part One” riutilizza riprese di “Tricksters” (1×17) e “Fast Enough” (1×23) mostrando che il Flash che dice di non interferire nella lotta, apparso per la prima volta durante la prima stagione, è il Barry di questo specifico episodio. Un piccolo salto nel passato che porta lo show a giocare (molto bene) con le varie linee temporali: quanto era mancato questo aspetto in The Flash?

E I DUBBI SUL FUTURO


L’episodio si presta poi ad ulteriori parallelismi sia interni allo show stesso, sia interni all’Arrowverse.
Nel tentativo di tornare nel presente, Barry finisce all’interno di un van, esattamente come accaduto in “Pilot”, cosa accaduta anche a Nora West-Allen (“Godspeed”, 5×18).
La sequenza di commiato tra Thawne e Barry ricorda vagamente, invece, il dialogo tra Oliver Queen e Slade a Lian Yu: entrambi i protagonisti hanno perso le rispettive madri per mano dei due villain, ma l’accettazione li allontana dal desiderio di vendetta e sangue.
Un episodio totalmente votato al ricordo del tempo passato, sembrerebbe. Dove risiedono i principali difetti? Proprio in questo ritorno al passato.
Rievocare il passato dallo show permette allo spettatore di valutare l’abisso qualitativo che separa le prime stagioni rispetto alle ultime. Soffermandosi anche solo semplicemente sul livello dei villain la distanza è abissale: Thawne è semplicemente inavvicinabile rappresentando il contraltare del protagonista e non è un caso che il suo ritorno in scena, solitamente, porti la votazione ad una sufficienza più che convinta.
Senza contare il riciclo narrativo che episodi di questo genere portano con sé: come si è scritto, il ritorno al giorno della morte di Nora è un avvenimento che in The Flash è avvenuto diverse volte quindi non colpisce nemmeno troppo. Allo stesso modo l’incontro tra Barry ed i propri genitori non è dei più innovativi (già presentato in “Flashpoint”). Niente di nuovo, quindi, però riscaldare una minestra più che sufficiente del passato a volte basta per ritrovarsi uno degli episodi migliori della nona stagione. Una frase che evoca sia lati positivi, sia lati negativi.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Rimandi ai vecchi episodi
  • Thawne
  • Eddie Thawne e l’incidente in laboratorio
  • Il ritorno al giorno in cui Nora Allen è morta
  • Thawne-Barry: sempre interessanti i loro dialoghi
  • Chester, Allegra, Joe, Cecile, Khione: fortuna che vengono messi subito in disparte
  • Central City 2000…ma la differenza con i giorni odierni è minima
  • Bello il passato, ma avere delle idee nuove senza doverle recuperare non sarebbe meglio?

 

L’ultima tranche di episodi di The Flash ha inizio con un episodio promettente e che lascia ben sperare. I successivi capitoli riusciranno a mantenere questo livello e salvare, di fatto, l’intera stagione?

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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