Prima di iniziare a discutere di “Through The Valley” è necessario fare un importante distinguo: gli spettatori videogiocatori e quelli vergini dell’opera realizzata da Naughty Dog non possono avere, in nessun caso, le stesse aspettative. Chi ha giocato ai due capitoli videoludici conosceva fin dall’inizio della serie questo sconvolgente finale di puntata; chi, invece, sta scoprendo la storia grazie allo show di HBO non può che essere rimasto basito e scioccato da quanto successo. Il pubblico, oltre ad affrontare la crudele e inattesa morte di Joel, si è trovato di fronte all’invasione di Jackson, che porterà sicuramente conseguenze devastanti.
Ma questo cataclisma di eventi è arrivato nel miglior momento stagionale possibile? Non sarebbe stato meglio posticipare un episodio di questo tipo? Oppure, se l’intento era quello di sbalordire il pubblico, non sarebbe stato ancora più d’effetto anticipare questi eventi? Quesiti difficili, ai quali probabilmente non è possibile dare una risposta unanime. Ciò che è certo è che questo secondo capitolo stagionale non verrà dimenticato facilmente.
APOCALISSE A JACKSON
Trattandosi di uno show ambientato in un mondo post-apocalittico infestato da milioni di infetti, un’invasione di Jackson era pronosticabile ancora prima della premiere. Dopo quanto visto nel finale dello scorso episodio, l’arrivo dei portatori del Cordyceps era scontato, ma forse non ci si aspettava una devastazione così repentina e distruttiva. Sulla piccola cittadina del Wyoming si è abbattuta un’incredibile orda distruttiva, capace di mettere quasi in ginocchio la comunità con una violenza senza pari, assai più brutale delle orde di zombie viste in The Walking Dead.
La furia degli infetti, dei clicker e soprattutto del bloater è molto più esplosiva e dinamica di qualsiasi altro non-morto televisivo, rendendo la difesa di Jackson estremamente caotica ed emozionante. La regia di Mark Mylod – già regista di The Menu e di numerosi episodi di Shameless, Game Of Thrones e Succession – è stata un tassello fondamentale per rendere la battaglia ancora più viva e drammatica.
A colpire è stata soprattutto l’ardua resistenza di Tommy contro il bloater, così come il suo ricongiungimento con Maria, prima di scoppiare in lacrime. Lacrime di felicità per aver trovato la moglie indenne, ma ancora ignaro della tristezza che lo affliggerà con il ritorno a casa di Ellie.
REVENGE TOUR
Chi scrive questa recensione non ha giocato ai videogiochi da cui è tratto lo show di HBO: quanto successo, quindi, è stato un vero fulmine a ciel sereno. La morte di Joel non è tra le più impronosticabili, ma il timing, la freddezza e la crudeltà di Abby ricordano una delle scene più forti della storia delle serie tv. A differenza del massacro di Negan in The Walking Dead – dove le morti di Glenn e Abraham erano un misto tra persuasione e annichilimento verso gli altri personaggi – qui l’intento di Abby, interpretata da Kaitlyn Dever, è diverso: pura vendetta. L’ex membro della Fondazione Luce aveva come unico scopo uccidere chi le aveva distrutto la vita assassinando suo padre, Joel. Quest’ultimo viene catturato, seviziato e infine eliminato con la massima crudeltà.
Un vero e proprio revenge tour per Abby, che si conclude con la morte del protagonista, ma che probabilmente darà il via al percorso di vendetta di Ellie nella seconda stagione.
IL MOMENTO GIUSTO
Questo secondo episodio stagionale racchiude una sequenza di eventi di altissimo livello, portando la qualità dello show ben oltre la sufficienza, rasentando la perfezione televisiva.
Tuttavia, la serie sta subendo un intenso review bombing online da parte dei fan della saga videoludica. Le critiche si concentrano sul cambiamento delle coppie esplorative (nei giochi Joel era con Tommy, Ellie con Dina) e sul casting di Bella Ramsey e Kaitlyn Dever, accusate di non somigliare abbastanza ai personaggi dei giochi Naughty Dog. Accuse che lasciano il tempo che trovano, considerando che le loro interpretazioni risultano pressoché eccellenti.
Una riflessione doverosa riguarda invece il tempismo di questo episodio fondamentale. L’intento era chiaramente quello di sconvolgere il pubblico piazzando questi eventi a inizio stagione, ma forse avrebbe avuto ancora più impatto anticiparli al primo episodio, magari rendendo la premiere più lunga e meno concentrata sui rapporti a Jackson. La morte di Joel avviene dopo una pausa di due anni e con appena un altro episodio di preparazione: fattori che potrebbero aver reso la sua uscita di scena meno incisiva rispetto a quanto sarebbe potuta essere dopo un maggiore riavvicinamento con Ellie.
Detto questo, Craig Mazin e Neil Druckmann godono della massima fiducia, e il futuro si prospetta ricco di episodi intensi dal punto di vista emotivo, con un’Ellie pronta a mantenere la promessa fatta alle ex Luci. La seconda stagione si apre con un colpo di scena inaspettato, che darà vita a un percorso di vendetta e morte.
THUMBS UP 👍 | THUMBS DOWN 👎 |
|
|
“Through The Valley” è un episodio cardine per lo show: la direzione della serie non potrà che cambiare radicalmente dopo quanto accaduto nel finale di puntata. La produzione HBO ha settato un livello altissimo, difficilmente superabile a breve, offrendo scene ad altissimo tasso adrenalinico e interpretazioni di grande spessore. Momenti emozionanti anche per Craig Mazin e Neil Druckmann, che hanno dichiarato quanto sia stato difficile adattare questo finale, e per l’intera troupe, costretta a girare le scene a Jackson in condizioni climatiche proibitive per ben quattro giorni. Sforzi che hanno pagato dando vita a un episodio quasi perfetto.
Quanto ti è piaciuta la puntata?
4.8
Nessun voto per ora
Tags:
Detto anche Calendario Umano, si aggira nel sottobosco dei prodotti televisivi e cinematografici per trovare le migliori serie e i migliori film da recensire. Papà del RecenUpdate e Genitore 2 dei RecenAwards, entra in tackle in pochi ma accurati show per sfogarsi e dire la propria quando nessuno ne sente il bisogno.