Why Women Kill 2×10 – The Lady ConfessesTEMPO DI LETTURA 5 min

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Why Women Kill 2x10Giunge al termine il piccolo viaggio nella surreale vita di Alma Fillcot, una perfetta casalinga di periferia che nasconde sotto lo splendore delle sue ortensie più segreti di quanti se ne possano immaginare.
Il tempo per Alma scorreva in un’esistenza frustrante, tra l’essere moglie e madre, senza mai aver raggiunto alcuna soddisfazione personale. Ed è in questa mortificante condizione che s’inserisce la corsa alla presidenza del club di giardinaggio: un’aspirazione tra le più sciocche, eppure così importante per una donna che non ha mai raggiunto nulla nella vita.

“Alma Fillcot is the new president?”

ALMA & BETRAM


“Alma! I can’t keep up with you. You are always a bloody murder ahead of me.”

I coniugi Fillcot rappresentano la vera colonna della stagione. Nella comicità delle loro fattezze e nella buffa ottusità delle loro menti, i due si sono rivelati una coppia esilarante, reggendo interi episodi senza la necessità del contorno di personaggi che la serie ha messo a disposizione.
Le capacità di Allison Tolman sono state evidenziate più volte nelle precedenti recensioni, mentre pare utile spendere qualche parola per Nick Frost che si è rivelato una piacevole compagnia sullo schermo.
Entrato in sordina, in punta di piedi in una vicenda tutta al femminile, il personaggio del simpatico veterinario si è conquistato, puntata dopo puntata, uno spazio non indifferente, forse anche più importante di quello occupato da Lana Parrilla. Nick Frost non è stato solo un’ottima spalla comica per Allison Tolman; l’attore ha dato vita a un personaggio ben stratificato, con un passato macabro e una psiche disturbata, senza mai perdere il tratto buffonesco che lo contraddistingueva. 
La riuscita della commedia deve molto all’alchimia tra i coniugi Fillcot e la stessa Alma brilla nel suo ruolo da protagonista proprio perché il marito le fa da contrappeso nelle situazioni più assurde, esaltandone una volta l’humor, una volta la drammaticità. Spesso, nei dialoghi tra i due, è proprio Frost che scandisce i tempi comici e offre alla Tolman il là per suggellare la battuta, portando la scena a un livello di black humor quasi sempre perfetto.
Rip, caro Bertie.

ALMA & RITA


“I want so badly to be your friend.”

Tra le scene più cariche di significato vi è senza dubbio il dialogo tra Alma e Rita, le due regine dello show. Per quanto le loro strade sembrassero essersi divise negli ultimi episodi, ecco finalmente l’atteso confronto finale che racchiude il leitmotiv della serie.
Un parallelismo visivo segna il punto di arrivo della storia: in un’inversione di ruoli, riecheggia la scena di apertura della stagione, con una donna di mezz’età in un triste e opaco vestito intenta a guardare, dall’altra parte della vetrina, la presidente del club di giardinaggio in uno sfavillante abito rosso. 
Alma chiude il cerchio della narrazione e diventa Rita, ma il prezzo che ha pagato è ben più alto del vestito che ora indossa. Scendendo a compromessi con la propria morale, Alma ha ormai perso il dominio di sé, in una spirale di omicidi e follia da cui sarà impossibile tornare indietro.
A una più attenta analisi, in realtà, le due donne sono molto distanti tra di loro. Se a un primo acchito poteva sembrare che Alma avesse assunto il ruolo della signora Castillo, trasformandosi nella megera che la stessa Rita appariva agli occhi di tutti, è interessante constatare come, invece, sia proprio Alma la personificazione della cattiveria, celata da un’esistenza mite e silenziosa. Se Rita Castillo ha sempre alzato un tono perfido e sprezzante nei confronti di tutti per nascondere la fragilità di una donna molto sola e con un passato doloroso, ciò non può certo dirsi per Alma.
Il personaggio di Allison Tolman ha tutto ciò che è sempre mancato alla sua nemica: un marito che la ama, al punto di prendersi la colpa per tutti gli omicidi da lei perpetrati e una figlia che si preoccupa per ciò che sta diventando. Alma ha una famiglia di cui prendersi cura e che a sua volta si prende cura di lei. Ed è in questi termini che si spiega l’enorme differenza tra le due donne: la trasformazione di Alma non è quella di Rita, perché le due possiedono un background molto diverso.
Rip, divina Rita.

ALMA FILLCOT IN THE BLOODIEST GARDEN


“Yes, on the day she was sentenced to die, Alma got what she wanted of all life.”

Al decimo capitolo, la trasformazione di Alma è ormai completata: la donna, inconsapevolmente, ha subito le influenze di Rita e Betram, assimilando il peggio di entrambi. Esattamente come Rita, Alma diventa presidente del club seminando zizzania e malignità e sul finale, esattamente come il suo Bertie, la donna acquisisce il complesso irrisolto del marito.
Nella sua buffa comicità e nell’assurdo delle sue situazioni, Why Women Kill è comunque riuscita a narrare una storia fatta di verità indigeste: Alma è il frutto di ciò che subisce. E’ il frutto delle umiliazioni di Rita e dei segreti di Betram, entrambi episodi che non è in grado di metabolizzare e che la condurranno dritta alle porte della follia.
Ma la stessa è anche frutto della miseria interna che la abita e che ha sempre tenuto sopita nel proprio animo. E’ il frutto di una vita che non si è mai realizzata, di un sogno che non ha mai coltivato, di energie che non ha mai speso e che finisce per concentrare nella corsa alla presidenza del club, lastricata di sangue e bugie.

“…and for a middle-age woman who gone unnoticed so long… it was truly a happy ending.”

“The Lady Confesses” chiude una seconda stagione brillante, sagace e accattivante, superando di gran lunga quella seducente prima stagione. Tutti i personaggi trovano un ruolo e le varie sotto-trame diramate si congiungono nel giardino dei Fillcot, regalando un finale coerente e appagante.
La scrittura e la bravura degli attori (soprattutto di Allison Tolman, non si può smettere di sottolinearlo) si uniscono a una narrazione sottile e ad un gusto macabro che completano il quadro e conferiscono allo show una forza dirompente e un fascino irresistibile. I personaggi di Why Women Kill bucano lo schermo e lo fanno grazie ai loro interpreti, grazie alle battute loro scritte e grazie all’ambientazione in cui sono immersi, con il minuzioso lavoro di chi ha ancora voglia di creare dell’intrattenimento spiritoso e intelligente.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Finale molto piacevole
  • Nulla da rilevare

 

Mai far arrabbiare una casalinga con in mano un paio di cesoie. Mai.

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