Nel settimo episodio Why Women Kill ci si concentra sulle conseguenze della concitata notte a casa Castillo e su storyline meno avvincenti ma funzionali al prosieguo della storia. La serie mantiene il pregio di saper condire le vicende tragicomiche di personaggi accattivanti con dialoghi avvincenti e pungenti. Quando però, come in questo caso, l’episodio è costretto ad incentrarsi su dinamiche e personaggi meno interessanti, qualche pezzo viene inevitabilmente lasciato indietro e l’impressione più che positiva viene mitigata.
LA STORYLINE DI CUI SI POTEVA FARE A MENO
La storia a lieto fine di Dede con l’investigatore non ha vita propria nell’ecosistema di Why Women Kill ma funge solo da intermediario per le altre storyline. Se, infatti, nella prima parte dell’episodio il piano di vendetta di Alma sembra giungere a compimento, è sul finire che mostra le prime falle, proprio grazie all'”intervento” involontario dei due novelli fidanzati. Sarebbe ridondante ribadire che il personaggio di Dede non abbia conquistato abbastanza i cuori degli spettatori da farli gioire per il risvolto positivo della sua storia. Allo stesso tempo si deve evidenziare una forzatura nell’accelerazione alle vicende data dallo svelamento nel nuovo caso da parte di Vern. Lo spettatore di Why Women Kill è abituato a trovate irrealistiche e situazioni un po’ paradossali. Ciò non toglie che possa apparire forzato vedere un investigatore svelare i dettagli di un caso a persone sconosciute che, oltretutto, hanno dell’acredine fresca nei confronti della sua cliente.
SAILOR ALMA
“There’s so much suffering in the world. Because of cruelty and unkindness. Rich, beautiful people with power, humiliating weak nobodies who displease them. Rita thought I was weak. And so did I. But you… you taught me that we all have power. If only we’re brave enough to use it.“
L’apice dell’episodio, un gran classico del genere, è quello in cui Alma lancia il gossip “bomba” sulla premeditazione di Rita verso l’omicidio alle ragazze del garden club. Nella prevedibilità della dinamica mostra un’Alma senza freni che cerca in tutti i modi di assicurarsi la vittoria.
Mentre si vendica di Rita, Alma sente di poter vendicare tutti quei “nobodies” che vengono maltrattati e lasciati in disparte in un mondo in cui i ricchi, belli e potenti la fanno da padrone. La sua rivincita su Rita è la rivincita di tutti coloro che hanno subito un sopruso. Le parole sopracitate della donna provengono da un altro scambio col marito. Alma cerca di far capire a un basito Bertram che il club di giardinaggio è solo un simbolo di qualcosa di più grande: è il prendersi il proprio posto nel mondo da parte di quei deboli troppo spesso umiliati dai forti.
KARMA IS A BITCH
Alma cerca di mettersi sullo stesso piano del marito paragonando le rispettive motivazioni dei propri crimini. Quello che la donna non può vedere però è un altro paragone, proprio quello con la sua arcinemica. Lo spettatore che, invece, sa del crimine di Rita e Isabel, pur non conoscendone le circostanze, rivede un po’ in Alma il percorso compiuto da Rita nel cercare di costruirsi a tutti i costi un’identità diversa da quella costruita finora. Al momento il percorso di Rita la vede accusata di omicidio e in prigione, abbandonata dalle poche persone che considerava fidate. Potrebbe essere un monito per la sua ignara nemica a non confidare troppo nel potere che deriva dalle nefandezze. Potrebbe ritorcersi contro.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Nonostante qualche forzatura di troppo e il dover indugiare su una storyline più di servizio che di interesse, Why Women Kill si regge sulla forza dei suoi protagonisti principali, in particolare sull’inarrestabile Alma.
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