La trama della nuova stagione di Why Women Kill si è ormai addentrata nel cuore della storia riunendo tutti i tasselli intelligentemente seminati negli episodi precedenti.
Nulla è lasciato al caso e la minuziosa cura della sceneggiatura emerge con prepotenza nel sesto episodio dove tutte le sottotrame acquistano un senso, per culminare nella notte più lunga di sempre.
“We are like Bonnie and Clyde… but with cookies.”
TUTTI GLI ATTORI DELLA SCENA DEL CRIMINE
I due punti forti della serie sono indubbiamente la sceneggiatura e gli attori. Why Women Kill vanta un’ottima scrittura caratterizzata da un black humor raffinato ed esilarante, affidato alle sapienti capacità dei protagonisti.
Allison Tolman è senza dubbio la regina dello show (e di questo appellativo non si dolga l’altra Regina) che ha dimostrato nel corso degli episodi una capacità attoriale notevole, passando da momenti di pura comicità a un’introspezione più ricercata, senza mai perdere l’identità base del personaggio.
La scrittura del character di Alma Fillcot è lineare e credibile: la sempliciotta casalinga di periferia distoglie per un momento lo sguardo dalle proprie ortensie per affacciarsi sul giardino del vicino, che si sa, è sempre più verde. Eppure, il netto mutamento della protagonista non è per nulla forzato e irreale, anzi. L’oscurità dell’animo di Alma emerge adesso con prepotenza dopo una lenta costruzione e decostruzione del personaggio, fatta di desideri, umiliazioni, segreti e bugie che hanno portato la protagonista a diventare come la sua nemesi: lo sprezzante atteggiamento di Rita diviene motore propulsore nella psiche di Alma, in un gioco perverso di supremazia l’una sull’altra dove, alla fine, emergeranno unicamente le fragilità di entrambe.
Non è forse la stessa Rita a rifiutare l’idea della cugina Isabel di uccidere Carlo Castillo? Un’idea così assurda per la crudele presidente del club di giardinaggio diviene invece così banale per Alma, la candidata più determinata che lo stesso club abbia visto nella sua storia.
LA CASA DEGLI OMICIDI
La costruzione dell’episodio culmina in maniera perfetta nella notte dell’omicidio di Carlo Castillo, riunendo sotto il tetto di quella casa maledetta tutti i personaggi che gravitano intorno alla storia. Ogni character trova così la propria collocazione all’interno dell’abitazione, che funge da punto di raccordo di tutte le storyline seminate finora, diventando testimone dell’omicidio e raccogliendo, in una sola notte, tutti i segreti e le nefandezze dei personaggi di Marc Cherry.
E, di fatti, l’imponente abitazione:
- protegge tra le sue mura la disturbata psicologia di Bertram Fillcot e il suo angoscioso passato con la madre;
- diviene custode del legame di sangue e delitto tra Rita e Isabel, che si addormentano confessando un omicidio;
- è la vestale dei desideri di Catherine, che non è mai riuscita a riprendere in mano la sua vita;
- assiste senza giudicare alle riprovevoli azioni di Scooter, disposto a tutto per proteggere i propri interessi;
- accoglie tra le piante del suo rigoglioso giardino la macchina fotografica di Vern, che si piega alle richieste di Mrs. Castillo per ragioni d’amore;
- è la sola ad essere al corrente della vera natura di Alma Fillcot, ormai completamente sradicata dalle ortensie del proprio giardino, decisa a piantare nuovi sogni e desideri a discapito della vita di chiunque.
La casa degli omicidi diventa l’unica custode della verità circa la morte di Carlo Castillo e dirige le fila dell’azione. Il tutto, mentre i suoi visitatori ne diventano gli attori inconsapevoli, confessando, per una notte, tutti i loro sordidi segreti.
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La casa degli omicidi torna protagonista indiscussa, raccogliendo sotto il suo tetto, ancora una volta, tutti i segreti e le nefandezze dei pittoreschi personaggi di Why Women Kill.
