Shameless 10×04 – A Little Gallagher Goes A Long WayTEMPO DI LETTURA 4 min

Liam: “I knew it. You are from the South Side“.
Mavar: “You think I like saying stuff like that? I don’t curse.
I hate saying things like that“.
Liam:“Oh, well“.
Mavar:“I hate Gallaghers, man.
You motherfuckers bring out the worst in everybody“.

In quel sorriso soddisfatto di Liam, in quel ritorno dell’orgoglio del South Side, c’è tutto Shameless, nel bene e nel male. Nel bene perché è senza dubbio quello che ce l’ha fatto amare, quelle dinamiche “senza vergogna” che caratterizzano le vicende dei protagonisti “del ghetto” e della famiglia più sconclusionata del piccolo schermo; nel male perché alla decima stagione, lo spettatore ha praticamente già visto di tutto e di più ed è davvero difficile sorprenderlo ancora. È una sensazione che si prova già da un po’, ma che dopo l’addio di Fiona alla serie, che catalizzava e allo stesso tempo trascinava la continuità famigliare (e seriale), è aumentata a dismisura.

È così che, di riflesso, Shameless ha finito con l’aderire perfettamente ai suoi personaggi, “vivendo alla giornata” proprio come loro, a lottare per la propria sopravvivenza ad ogni episodio, dimostrando da un lato la sua grande capacità di restare comunque su di un discreto livello di qualità, nascondendo dall’altro il proprio disagio interiore, quella fatica di dover trovare ogni settimana uno stratagemma sempre nuovo e diverso (e che davvero nuovo e diverso non lo è mai). Frank e Mikey ne sono l’emblema, rappresentanti più fieri del tirare avanti, sempre e comunque, per di più divertendo e divertendosi nel farlo, come nel buffet da “businessman” scroccato (o nella moneta rubata al bambino, senza alcun ritegno). Eppure, esattamente come la serie, potevano essere qualcosa di più, entrambi confessano infatti di essere andati al college, entrambi però hanno ugualmente fallito, finendo per essere risucchiati dal South Side. Frank ha incontrato Monica, Mikey ha visto l’attività del padre morire, e con essa il suo futuro e la sua intera famiglia.

Si capisce da qui la grande differenza tra i “gemelli diversi” Mikey e Frank, fino ad ora suggerita più volte, ma più dal versante comico che drammatico, che esplode totalmente in questo episodio. “A Little Gallagher Goes A Long Way” conclude infatti quello che “Which America?” e le disavventure del “port infetto” avevano iniziato. La solitudine, il vuoto esistenziale di Mikey contrapposta alla “ricchezza” di Frank, che in una casa e soprattutto da una famiglia può sempre tornarci. Un’unicità dei Gallagher che abbraccia in generale tutte le altre storyline e il discorso che lo show da sempre fa sulle minoranze, sugli emarginati della società. Lip e le “madri anonime”, Carl e gli ispanici, perfino Debbie esclusa da Derek e i suoi parenti, che né l’hanno avvisata della morte del ragazzo né intendono riconoscere la piccola Franny. È quello, infine, che porta Liam all’illuminazione e ad allontanarsi da Mavar: i Gallagher non si sentono superiori agli altri, né tantomeno inferiori però. Hanno accettato il proprio disagio, facendone la propria forza. Perché i Gallagher, in un modo o nell’altro, non abbandonano, tanto gli altri quanto loro stessi.

Ed è proprio per questo che la partenza di Fiona si è rivelata più pesante di quel che si credeva, per Liam, che d’un tratto ha perso la propria identità e per tutta la serie. L’addio di Mikey è allora solo il primo indizio della chiusura di una parentesi, piacevole quanto fugace, in cui i protagonisti hanno quasi cercato di “distrarsi”, di non pensarci, ma la vita (e Shameless nella sua assurdità ne è sempre lo specchio più lucido) arriva sempre a chiedere il conto. La verità è infatti che Mikey “serviva” molto più a Frank, e non il contrario, come sembrava all’inizio. Gli serviva, come ammesso da lui stesso nella première, per superare il congedo della sua primogenita. “A Little Gallagher Goes a Long Way” diventa così l’episodio degli addii e insieme dei ritorni, avviando una nuova fase della stagione. Liam e Debbie hanno provato a distinguersi per un po’, ma la propria natura ha avuto la meglio; Tami e Kelly sono ricomparse nelle vite di Lip e Carl, i quali si stavano quasi abituando a farne a meno. Si è quindi conclusa l’elaborazione dell’abbandono di colei che li teneva legati strenuamente ed è ora di ricominciare a “vivere sul serio”, sperando che la serie li segua anche questa volta.

Con “A Little Gallagher Goes A Long Way” finisce una fase, più che decadente, “decantentista” di Shameless. Un periodo probabilmente necessario alla serie, per ripartire e continuare più forte di prima, ma che d’altro canto nel frattempo ne ha abbassato l’efficacia narrativa. I Gallagher possono fare molto di più, per questo ci sembra il caso di essere esigenti, nonostante la qualità sia comunque rimasta nel profondo.