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Sweet Tooth 1×07 – When Pubba Met BirdieTEMPO DI LETTURA 4 min

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Sweet Tooth 1x07 recensioneAd un passo dal finale, Sweet Tooth presenta un episodio mirato a dare le prime risposte e formare definitivamente un background dietro la “nascita” del suo personaggio principale.
Un episodio per la maggior parte narrato tramite flashback con l’incontro (e successivo addio) tra Richard e Birdie che, parallelamente, mostra le prime reazioni di Gus nel presente.
“When Pubba Met Birdie” è dunque una puntata esplicativa ed altamente funzionale nel presentare il momento in cui tutto ha avuto inizio. Il risultato è quello di un episodio essenziale ai fini della trama ma che, in alcuni frangenti, pecca di una narrazione un po’ troppo semplicistica.

PUBBA AND BIRDIE


Questo penultimo episodio ha il merito di dare una risposta a più di una domanda che la serie si trascinava dietro sin dal pilot. Risposte che completano sia un quadro scientifico sia quello personale di Gus, risultando fortemente collegati tra loro. Che la storia del piccolo ibrido nascondesse molto altro dietro di sé era già stato avanzato nei precedenti episodi grazie allo strano collegamento che il bambino ha con gli animali, finora mostrato attraverso il richiamo del cervo in “Sorry About All The Dead People” e la chiacchierata con la tigre in “Secret Sauce“.
Quanto visto in questo episodio dona dunque delle basi ben precise alla creazione di due elementi chiave dell’intera serie: da un lato il virus, dall’altro appunto Gus. E protagonisti attivi di entrambi gli elementi risultano proprio Pubba e Birdie. L’incontro tra i due, dopo i primi attimi, perde subito quell’alone romantico che era stato mostrato allo spettatore attraverso i desideri e l’immaginazione di un bambino alla ricerca della madre. Ben presto il loro rapporto si è infatti rivelato fortemente “pratico” ed essenziale per la salvezza di Gus.
Ma anche il virus in questa puntata si ritrova sotto la lente d’ingrandimento attraverso la spiegazione del contesto in cui è stato creato, seppur molte domande inerenti al suo sviluppo restano ancora da chiarire. Da questo punto di vista, sembra di vitale importanza anche in chiave futura il personaggio di Birdie. Conosciuta finora solamente tramite flashback, la sua apparente scomparsa non sembra permanente, per un personaggio che racchiude in sé i maggiori dettagli sui due elementi cardine (virus e Gus) dell’intera serie.

G.U.S. AKA GENETIC UNIT SERIES


Parallelamente ai flashback dell’incontro tra Richard e Birdie, il settimo episodio si intervalla nella narrazione con scene del presente che mostrano la reazione di Gus alla scoperta delle sue origini.
La squadra composta da Gus, Big Man e Bear negli scorsi episodi è stata la parte di storia più dinamica e quella che, grazie alle interazioni tra questi diametralmente opposti personaggi, ha spinto la serie verso una concezione godibile e divertente. A questo, il trio ha unito spesso e volentieri anche momenti di seriosità che ne hanno ampliato ulteriormente il potenziale e il positivo riscontro.
In questo episodio, con la squadra che finalmente raggiunge il Colorado, più precisamente GoGro, le scoperte che gli si pongono davanti hanno il compito di restituire delle dinamiche un po’ diverse.
Sin dal pilot Sweet Tooth era stata descritta come una serie ibrida a metà tra sci-fi e fantasy e “When Pubba Met Birdie” conferma in maniera perentoria questi due generi collegandoli in maniera organica tra loro. Se infatti il flashback riguardo il passato rientra nella concezione scientifica, la parte dedicata a Gus assume tutti i contorni di quella favola moderna a cui si accennava nelle precedenti recensioni.
Una favola di cui Gus è protagonista da sette puntate ma che qui raggiunge il culmine dal punto di vista di una concezione prettamente più puerile. La reazione del bimbo-cervo alla scoperta della sua vera natura è un topos comune in questo genere di racconti che, seppur pienamente in linea con la caratterizzazione e altamente comprensibile, fa scivolare per un attimo la narrazione in un tono più scontato.
Un piccolo impasse narrativo che tuttavia non rovina di certo la costante curiosità che Sweet Tooth continua a far crescere nello spettatore. Soprattutto perché ci sono ancora molte domande (e molti altri personaggi) che necessitano ancora di risposte.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Flaschback esplicativi: finalmente arrivano le risposte sulla nascita del virus e di Gus
  • Il personaggio di Birdie ancora avvolto nel mistero e probabilmente legato a molto altro 
  • Assenza degli altri personaggi, dal Generale Abbot ai coniugi Singh, fino alla riserva: con un solo episodio rimasto si rischia di avere poco tempo a disposizione per tutti

 

Sweet Tooth spiana la strada al season finale regalando le prime risposte. Un episodio sicuramente necessario ma non propriamente preferibile a quelli con più verve narrativa.

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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.

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