“Episode Two” si rivela subito all’insegna della dolcezza e della commozione che rendono impossibile trattenere le lacrime. The Time Traveler’s Wife punta – nel più genuino dei sensi – a far leva sui sentimenti degli spettatori, ricordando anche a quello meno empatico tra questi di avere delle emozioni.
La puntata propone alcuni temi tanto tristi e delicati quanto difficili da trattare, ponendo il focus sulla morte prematura di un genitore e sull’intricata natura dei rapporti umani.
Non mancano, tuttavia, alcuni attimi di leggerezza a smorzare la complessità della trama che si fa così apprezzare ulteriormente. D’altronde, non potrebbe essere altrimenti per un episodio come questo che si apre con una specie di comica (per non dire grottesca) auto-fellatio da parte del protagonista ma riesce a terminare lasciando tutti con l’amaro in bocca.
A GENTLE REMINDER
Clare: “Tragedy usually brings people together.”
Henry: “If that was even half-true, the whole world would be friends.”
Diversamente da “Episode 1”, dove la back story si sofferma sull’infanzia di Clare, questa volta la narrazione secondaria rivela al pubblico qualcosa in più del vissuto del piccolo Henry che, a sua volta, rende più chiari alcuni aspetti della sua versione adulta. A differenza della futura e presente moglie, per lui la fanciullezza non sembra far rima con spensieratezza: a soli 8 anni ha letteralmente visto la madre (Annette DeTable interpretata da Kate Siegel) morire in un brutale incidente stradale che, come se non fosse già abbastanza traumatico, si trova a rivivere più volte involontariamente a causa dei suoi improvvisi viaggi spazio-temporali.
Rotto l’incanto che porta con sé il misterioso viaggiare nel tempo, si viene messi davanti alla dura realtà della vita, le cui carte neanche in un simile scenario possono essere rimischiate. La rottura di tale incantesimo sembra voler essere un incoraggiamento ad accettare la vita così com’è, e soprattutto a non auto condannarsi per ciò che sfugge al proprio limitato controllo umano.
“JUST GET THE HELL ON WITH IT!”
Annette DeTemble: “Couples don’t get together. What they do, is they get together for a while. It’s just a while, just a little time. That’s okay. Because it is better to be happy for a little while, just a brief time, even if you know you’re going to lose it, than to be just “okay” for your whole life. And for what it’s worth, my advice is this: it’s always later than you think and this is the only time that you ever get.”
In linea con la sua natura drammatica, The Time Traveler’s Wife si colora soprattutto di tonalità cupe, senza però dimenticare di tirare fuori il lato positivo delle cose, ciò che di buono si può trarre anche dal peggio. Sulla scia di tale filosofia, Henry si addentra in una sorta di analisi sull’amore, sia materno che di coppia: nel primo caso, conflittuale e indelebile, nel secondo rischioso e passionale. Infatti, come si nota già dalla puntata precedente, il continuo scomparire-apparire di Henry mette a dura prova la relazione con Clare. E lei, in virtù di ciò – spaventata soprattutto dalla sola idea di soffrire – si mostra sempre meno convinta circa il loro rapporto finché (proprio grazie a quel continuo scomparire-apparire tanto di ostacolo fra loro) non le arriva un messaggio dal passato destinato a gettare una nuova luce sull’intera situazione.
DÉJÀ-VU NEL DÉJÀ-VU
Per chi non conoscesse il film omonimo della serie o il libro best-seller a cui si ispira sia il prodotto cinematografico che quello televisivo, senza dubbio questo telefilm riporterà alla mente di molti le analoghe dinamiche di Dark. Similmente, iniziano a crearsi incroci tra spazi e tempi differenti che non permettono di distrarsi.
D’altro canto, un numero probabilmente minore di fan noterà subito la somiglianza con l’unica (purtroppo) stagione di Forever, il piacevole ma meno impegnativo fantasy poliziesco statunitense del 2014 che vede protagonista Ioan Gruffudd nei panni di un altro Henry, il quale ogni volta che muore rinasce in un posto a caso di New York ritrovandosi anche lui nudo.
Insomma, in un mercato saturo come quello delle produzioni tv, anche una storia vista e rivista può farsi strada se affidata alle mani giuste come quelle di David Nutter e Steven Moffat.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Se non fosse chiaro già dal pilot, The Time Traveler’s Wife conferma di avere tutte le carte in regola per rientrare tra le serie tv dell’anno e assicurarsi un fedele pubblico di affezionati spettatori.
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Amante della letteratura, decisamente meno della matematica, procrastinatrice seriale la cui unica costanza nella vita è la pizza. Giunge a Recenserie per mettere a tacere i sensi di colpa del troppo tempo speso a guardare serie TV anziché studiare e farsi una carriera.