Cosa ci sarà da ricordare di questa serie tv, a parte il titolo? Raffazzonando tra drama e ironia, The Woman In The House Across The Street From The Girl In The Window sta già perdendo tutto senza aver ancora realmente scommesso su nulla.
Presentata come una dark comedy, ancora alla quarta puntata il pubblico non riesce a comprendere se si trova davanti ad un thriller o ad una grottesca parodia. C’è chi ha notato la satira, chi si è fatto coinvolgere dal drama… certo è che il più grande errore è stato proprio non aver voluto azzardare su niente, appiattendo lo show.
CHI HA INCASTRATO KRISTEN BELL?
Kristen Bell è volto stra-noto al mondo seriale per diverse opere dal discreto successo di pubblico: dalla serie cult Veronica Mars passando per l’originale The Good Place, sino ad incarnare la voce del pettegolezzo in Gossip Girl. Per un’attrice che ha accompagnato generazioni di serial addicted, era un passaggio naturale quello di intraprendere una collaborazione con il gigante dello streaming Netflix.
Certamente le premesse di una serie tv come TWITHATSFTGITW sono accattivanti e – almeno su carta – la Bell sembra essere particolarmente calzante per i panni di Anna. Considerato ciò, chiunque abbia dovuto alzare il telefono per farle questa proposta ha avuto carte facili da giocare. Eppure, qualche errore di valutazione nella realizzazione della serie tv è stato chiaramente fatto. La pubblicità che ha preceduto l’uscita della serie ha creato delle aspettative che già alla quarta puntata si può dire sono state deluse.
La Bell è stata quindi incastrata? “Ni”. Sarebbe meglio dire che si è fregata con le sue stesse mani essendo proprio lei produttore esecutivo. Forse sarà stata la possibilità di lavorare con alle spalle la casa produttrice di un grande del genere comedy come Will Ferrell, fatto sta che per Kristen Bell questo non sarà certo un progetto memorabile.
UNA MANCANZA DI IDENTITÀ CHE PESA
Come sottolineato nella recensione della scorsa puntata, vuoi per mancanza di appeal del thriller o per la difficile leggibilità del lato comedy, comunque la si guardi TWITHATSFTGITW non riesce a convincere. La duplicità d’intenti è diventata in brevissimo tempo una zavorra che impedisce alla serie di decollare e nemmeno una puntata rivelatrice come questa riesce a chiarirne le intenzioni o a rendere la serie più godibile.
L’apertura dell’episodio è tutto tranne che divertente e l’incidente di cui rimane vittima Meredith non è nemmeno grottesco ma semplicemente ridicolo, tanto da sembrare irreale. E se così davvero fosse, perché farlo vedere? Stesso discorso vale per la storia della maestra di Emma, in cui di nuovo si forza il movente sino allo stereotipo per poi demolirlo con… un burattino per ventriloqui? Tutto ciò sembra non avere assolutamente alcun senso.
I creatori di TWITHATSFTGITW sembrano non capire che “confusionario” non è sinonimo di “avvincente”, né che “ridicolo” non è sinonimo di “divertente”. Questi errori grossolani vengono per giunta compiuti avendo l’opportunità di lavorare con un’attrice protagonista d’eccezione, assolutamente collaudata per un’interpretazione a più sfaccettature.
Il risultato, quindi, è quello di ritrovarsi con un pubblico deluso, che al termine dell’episodio potrebbe sentirsi anche preso in giro. L’unica scelta azzeccata, a questo punto, pare essere quella del format. Chi avrà voglia di completare la visione per dare un giudizio più consapevole dovrà spendere solamente altre quattro sedute sul divano per altri 25 minuti ciascuna.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Una puntata che sembrava dover essere un primo punto di svolta in realtà crea ancora più confusione nello spettatore. TWITHATSFTGITW prende uno scivolone pericolosamente verso il basso, bisogna cambiare ritmo immediatamente prima che sia troppo tardi.
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.