0
(0)
E’ indubbio che con il procedere delle stagioni di una qualsiasi serie tv tenere sempre alta la qualità degli episodi è un’impresa non facile, perché bisogna avere quella giusta dose di inventiva per non rendere il prodotto banale e scontato, ma sempre fresco, brillante e godibile. White Collar, finora, si è sempre egregiamente
guadagnato lo “stipendio”, regalandoci ogni volta episodi estremamente piacevoli da guardare. Certo, non sono stati tutti entusiasmanti allo stesso modo, ma hanno saputo sicuramente tenere alto il nostro interesse. Personalmente credo che il punto forte di questo show sia la sintonia che si è creata tra i vari personaggi. Pensate a Neal e Peter, che sanno farci ridere con tutte le frecciatine che si lanciano ma anche “commuovere” per l’affetto che in fondo li lega. Ma pensate anche a tutta la rete di rapporti che si è creata grazie all’ ex (?) truffatore e l’agente dell’FBI: a chi di noi non piace l’amicizia tra Mozzie e Mrs Suit? A chi di noi non scappa la risata quando vede Peter alle prese con le idee (geniali) di Mozzie? I personaggi da soli sono belli, ma quando interagiscono tra di loro danno decisamente il meglio.
Volete sapere un’altra cosa che penso sia veramente ben fatta e che amo particolarmente di questo show? Peter sotto copertura. Lo preferisco addirittura a Neal, perché nel 90% dei casi deve interpretare un criminale di qualche tipo e non “esce molto dal suo personaggio”. Invece Peter è esilarante quando deve interpretare il ruolo di un criminale. Poi diciamocelo, vederlo ubriaco insieme al fidanzato russo della pattinatrice è davvero divertente. Quest’episodio ha, come sempre, tutto il bello (sceneggiatura, personaggi, situazioni divertenti) e il brutto di White Collar. Il brutto di White Collar, secondo me, sta nella paura degli autori di stravolgere le situazioni, nell’andare avanti, sembra che gli autori si limitino a tastare il terreno per una nuova strada da percorrere, senza avere mai il coraggio di andare in quella direzione. La serie ripropone sempre il solito circolo vizioso: Neal si invischia in qualche situazione pericolosa e illegale (sempre per una buona ragione), Peter fa difficoltà a fidarsi di lui al 100%, lo tiene d’occhio (facendosi aiutare da Jones o da Diana), alla fine scopre la verità e finisce per perdonarlo. Da questo punto di vista White Collar è un “history repeating over and over again” che, alla lunga, può finire per annoiare. Agli autori non piace correre rischi, questo mi sembra evidente. Non lo dico solo perché ripropongono le solite situazioni, ma anche perché osano molto poco in generale. L’ultimo esempio che mi viene in mente è l’arresto di Peter, che sembrava una vera e propria gatta da pelare, ma sembra essersi risolta in fin troppo poco tempo.
PRO:
PRO:
- Peter che si improvvisa allenatore di pattinaggio
- Scena finale Peter/Elizabeth
- Mozzie che impersona un agente dell’FBI: favoloso!
CONTRO:
- C’è in gioco l’ennesimo circolo vizioso: Neal fa delle cose di nascosto, Peter lo intuisce e lo fa tenere d’occhio
- Ruolo di Rebecca ancora “dubbio”
Episodio esattamente all’altezza degli altri, con tutto ciò che White Collar ha da offrire di buono, ma anche di cattivo. La solita tiritera di fiducia-sfiducia tra Neal e Peter inizia a stancare. Nelle prime stagioni andava bene perché il loro rapporto era in fase di “consolidamento” ma adesso comincia a non reggere più.
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Tags:
Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.