Una serie totalmente devota a uno sviluppo verticale della narrazione – come è The Flash da qualche anno, il verdetto ormai è insindacabile – presenta indubbiamente dei vantaggi all’interno della writer-room, dove si può giocare al risparmio, investendo la quasi totalità delle risorse in occasione della premiere, del mid-season e del finale di stagione. Anche aggiungendo a queste particolari occasioni l’annuale crossover di tutte le serie DCCW, restano comunque fuori più della metà degli episodi totali di una stagione, che si limitano ad essere momenti di transizione tra un punto “d’eccezione” e l’altro. Il problema che sorge però spontaneo è molto semplice: se questi momenti eccezionali falliscono nel rigenerare l’attenzione nel prodotto (è il caso di questa season premiere), si è inevitabilmente condannati a trascinare stancamente la storyline tra un episodio filler e l’altro, nella stoica speranza che arrivi dicembre con il crossover e la pausa invernale a risistemare le cose.
L’introduzione di Nora Allen, almeno negli intenti, sarebbe dovuta servire proprio a ravvivare le dinamiche di Star City e porsi come elemento di novità. Purtroppo bisogna constatare come, al contrario, abbia – anche abbastanza celermente – trasformato The Flash in un drama familiare, riproponendo pattern narrativi visti, rivisti e stravisti nella produzione televisiva americana. Considerando come questo tentativo drammatico alla fin fine giri intorno ad Iris West, la tanto agognata novità per questa stagione sembra essere un fallimento: in modi diversi è riproposta la proverbiale zuppa riscaldata delle passate stagioni di “Iris West che si lamenta”.
Una piccola premessa, di cui non si è mai parlato su queste pagine, ma che può essere utile per comprendere quanto e in che modo sia sbagliata la scrittura del character di Candice Patton: nell’ottobre del 2017, sul set per le riprese di Crisis On Earth-X, nasceva il progetto Shethority, un collettivo formato dalle attrici dei vari show CW per impegnarsi, anche politicamente, a favore di svariati diritti sociali. Da quel momento in poi le serie hanno incrementato notevolmente la loro esposizione mediatica a favore di questi temi e un ottimo esempio in questo senso è Legends Of Tomorrow che ha saputo mixare alla perfezione elementi presi in prestito dal movimento #MeToo e le proprie esigenze narrative. Un mix che gli autori, e qui si ritorna nello specifico di The Flash, non sono riusciti a ricreare con Iris West. Completamente assorbiti dall’esigenza di creare un personaggio femminile forte, si è tralasciato tutto il resto, a cominciare da un background necessario – perché la Karen Page di Daredevil, con tutte le sue imperfezioni, è un personaggio che funziona? Banalmente perché la sua caratteristica principale, l’essere una giornalista che l’accomuna ad Iris, è stata sviluppata e mostrata addirittura affiancandole nuovi personaggi, pensati appositamente per farla risaltare e maturare come Ben Urich e Mitchell Ellison, cosa che in 5 anni a Central City non è praticamente mai successa. Un’influenza completamente negativa sulla narrazione che si ritrova ad essere al servizio della tridimensionalizzazione della Patton, quando invece dovrebbe essere l’esatto contrario.
Nora: “Papa Joe told me all the stories about what an awful athlete dad was growing up.”
Caitlin: “Let’s just be grateful that he has coordination when it counts.”
Come se non bastasse, questo episodio Iris-centrico si farà ricordare per uno dei momenti più cringe mai trasmessi sulla CW nel corso di queste 20 stagioni complessive tratte dai fumetti DC. La scena al campo da baseball è scritta malamente e interpretata anche peggio, senza alcuna ragione per essere trasmessa e affossa definitivamente un episodio che pure presenta degli aspetti interessanti quantomeno in grado di bilanciare l’annoiante egomania della Patton. Non bastano la primissima assenza di Cisco dopo gli avvenimenti del precedente episodio, un discreto villain e un più o meno riuscito team-up tra il nuovo Sherloque Wells e Ralph a salvare “News Flash”, quando la scrittura complessiva sembra essere di seconda o terza mano.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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The Death Of Vibe 5×03 | 1.87 milioni – 0.7 rating |
News Flash 5×04 | 1.75 milioni – 0.7 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.