How To Get Away With Murder 5×07 – I Got PlayedTEMPO DI LETTURA 4 min

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Ancora un nulla di fatto per How To Get Away With Murder che, nella settimana che precede il mid-season, continua a girare intorno agli stralci di storyline disseminati finora senza, però, arrivare da nessuna parte.
Che ormai le rivelazioni arriveranno tutte nell’ultima puntata prima della pausa è chiaro da un bel po’, e il promo di “I Want To Love You Until The Day I Die” ne è la conferma, con il titolone ben in rilievo atto a preparare gli spettatori a scoprire finalmente “who died at the wedding”. Le modalità su come si affronterà la scoperta di quest’anno ovviamente non sono ancora chiare, ma il modo in cui lo show è arrivato fin qui in questi precedenti sette episodi per ora non fa di certo ben sperare.
Le titubanze che frenano l’hype che dovrebbe invece precedere un mid-season, sono tutte da imputare all’esagerata procrastinazione con la quale le trame si sono avvicendate nel tempo. Anche “I Got Played” infatti, si è rivelato come l’ennesimo episodio di attesa, dove la trama orizzontale è rimasta praticamente immobile, con una storia divisa in tre blocchi ben distinti.
Il primo blocco riguarda i drammi che fanno da sfondo alla stagione; a partire dal flashforward che quest’anno si è rivelato il meno dinamico della storia dello show, con perlopiù un’unica scena importante, quella relativa a Bonnie, riutilizzata più volte e differenziatasi solo dalle diverse inquadrature. Nient’altro è stato lasciato trapelare e la mancanza di un abbozzo di cornice all’intera situazione rende per questo meno accattivante il tutto.
Niente da fare poi anche per la questione sorella di Bonnie, che è stata apparentemente messa in stand-by (almeno per ora) in modo del tutto insoddisfacente, soprattutto considerato il tempo impiegatoci dietro. Mentre, continua a girare in tondo il mistero che si cela dietro Gabriel; qualsiasi sia il segreto del ragazzo, i continui bisbigli di Frank e Laurel, unita alla loro operazione di spionaggio e la raggiunta dell’apice con l’avvicinamento di Michaela, rendono il tutto perennemente irritante, non riuscendo minimamente a creare tensione in quanto, anche qui, ciò che trascina l’intera manovra è soltanto quest’aura di mistero forzato che non produce indizi ai quali aggrapparsi per costruire un percorso delineato sul quale far sviluppare il mistero stesso.
Il secondo blocco sul quale si basa l’episodio poi, riguarda il gruppo dei Keating 4. A parte piccoli interventi nel casi legali o l’avvicinamento forzato per ragioni di trama con Gabriel, i ragazzi di Annalise non hanno spiccato particolarmente fino ad ora. La loro trama trainate è sicuramente basata sul matrimonio di Oliver e Connor, che si spera porterà finalmente un po’ di movimento vero e proprio. Nel frattempo, in questo episodio i ragazzi sono stati protagonisti della parte sociale, quella con la morale volta a lanciare un messaggio. Razzismo, omofobia e il mai una gioia della vita, sono sempre stati elementi cardini dello show di Peter Nowalk e con una protagonista di colore ed una delle coppie principali gay, i primi due temi hanno sempre riscosso una grande attenzione. Tuttavia, il costante ridondare di tali elementi, seppur sempre mostruosamente attuali nella società odierna, soprattutto se presentati attraverso discorsi da bar durante un momento di depressione, rischiano di diventare pedanti e  frenano quella vena dinamica che invece ha sempre contraddistinto lo show.
Infine, il terzo blocco di episodio si concentra ovviamente su Annalise. La Keating si vede costretta a fare i conti con il suo essere caduta nella trappola della governatrice e naturalmente non sorprende la sua dichiarazione di guerra aperta che si spera in futuro possa portare a dei risvolti energici per l’intera situazione. In più, va ammesso che il ritorno di Annalise nuovamente alla Caplan&Gold rasenta tanto lo scontato, il ripetitivo e un mesto passo indietro per i personaggi coinvolti, ma può tutto questo considerarsi negativo? Assolutamente no, perché il modo di Annalise di riprendere in mano qualsiasi situazione rimane sempre uno dei punti più consistenti dello show, per quanto scontati possano apparire.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Mid-season dietro l’angolo con conseguente scoperta di almeno qualche mistero (si spera)
  • Annalise e il suo modo di fare o sfare
  • Continuano a mancare elementi solidi di costruzione per i misteri stagionali

 

How To Get Away With Murder decide di lasciare tutto al mid-season. E con tanti elementi da affrontare, finora solo abbozzati, si spera che il risultato riesca comunque ad avere un senso ben preciso.

 

We Can Find Him 5×06 2.86 milioni – 0.8 rating
I Got Played 5×07 3.02 milioni – 0.7 rating

 

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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.

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