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“What better way to gain leverage on everyone than if everyone was connected? The United States was a test case. Americans seemed the most ready to give their lives over to a box. Without hesitation everyone jumped online. Offered everything they had. Bank accounts, electric bills, medical records, DNA data, baby pictures. We staged the biggest coup in human civilization and the whole world volunteered to take part. Opted in, checked the box and clicked, ‘I agree’.”
Dopo un episodio volutamente introduttivo, vuoi per il suo ruolo di premiere, vuoi per il fatto che il finale della terza stagione era stato mandato in onda ormai quasi due anni prima, Mr. Robot decide di presentare al proprio pubblico un episodio volto a creare un ennesimo fronte comune per affrontare lo strapotere di Whiterose. Elemento distintivo della puntata è sicuramente lo “spiegone” iniziale tramite il quale Phillip Price espone a Mr. Robot ed Elliot l’ennesima teoria del complotto mondiale: la Dark Army è sotto il controllo del Deus Group. Ricchi petrolieri, le aziende di armi, politici, interi settori industriali e quant’altro sono sotto il totale controllo di questo gruppo per mezzo del quale Zhang sembra poter tenere in pugno tutto e tutti. Sembra è la parola corretta perché sul finale di puntata sarà proprio Price, con la sua decisione di abbandonare la E-Corp, a far venire meno questa convinzione di Zhang e predisponendo in questo modo il primo tassello del nuovo (e probabilmente ultimo) piano di Elliot per ristabilire l’ordine in un modo diverso da quanto portato in essere con il celebre five/nine hack.
Abbandonando la carica di CEO, Price costringe il Deus Group a riunirsi in sessione plenaria, per selezionare la nuova figura. Ed è proprio quando tutti i membri di questa setta nella setta saranno insieme che Elliot prefigura di colpire. Ma, essendo ormai rimasto da solo (escluso il suo alterego Mr. Robot), quali sono le speranze di riuscita di questo fantomatico piano?
E’ da questo punto in poi, quindi, che la puntata inizia a ruotare attorno al complicato rapporto fraterno tra Elliot e Darlene, facendoli riavvicinare dopo aver strappato loro la madre, morta in una angusta stanza di un ospizio. Da sola.
Solitudine, dolore e distanza sono alcuni degli elementi rappresentativi di questa porzione di puntata in cui, come detto, i due fratelli hanno modo non solo di riavvicinarsi, ma anche di riappacificarsi e poter fare nuovamente fronte comune contro Whiterose. Il confronto è duro, schietto: il carattere scontroso e canzonatorio di Darlene cozza con quello chiuso di Elliot, eppure nonostante le distanze caratteriali siano evidenti, la loro somiglianza riguardo al senso di giustizia è la medesima. Il desiderio è di poter vendicare Angela, apparentemente (meglio non darla come certezza assoluta) uccisa nella scorsa puntata al termine di una lunghissima sequenza scaturita dal recap della terza stagione.
Il vero fiore all’occhiello, anche se tutto poi dipenderà da come verrà gestito il colpo di scena, è rappresentato da una rivelazione che potenzialmente potrebbe ridisegnare non solo la storia di questa stagione, ma anche di tutte quelle passate. Elliot non si ritrova a contendersi il controllo della propria persona solamente con Mr. Robot, bensì sembrerebbe esserci una terza identità che, in determinate occasioni, riuscirebbe a prendere il controllo della sua mente.
E’ un personaggio già apparso in scena? Dopo tutto quando lo spettatore scoprì della reale identità del personaggio trasposto da Slater, quest’ultimo era già parte attiva della storia stessa come personaggio.
Chi potrebbe essere, quindi, questa fantomatica terza identità?
Una alternativa percorribile sarebbe quella che vede Mr. Robot mentire ad Elliot durante il confronto in chiesa (fingendo quindi di non sapere nulla delle informazioni rivelate da Darlene). Eppure, valutato, l’avvicinamento tra i due non avrebbe alcun senso un volta spalle di questo tipo. L’enigma continua a rimanere in piedi, quindi, con le prossime puntate volte al ruolo rivelatore proprio di questa ennesima rivelazione.
Abbandonando la carica di CEO, Price costringe il Deus Group a riunirsi in sessione plenaria, per selezionare la nuova figura. Ed è proprio quando tutti i membri di questa setta nella setta saranno insieme che Elliot prefigura di colpire. Ma, essendo ormai rimasto da solo (escluso il suo alterego Mr. Robot), quali sono le speranze di riuscita di questo fantomatico piano?
E’ da questo punto in poi, quindi, che la puntata inizia a ruotare attorno al complicato rapporto fraterno tra Elliot e Darlene, facendoli riavvicinare dopo aver strappato loro la madre, morta in una angusta stanza di un ospizio. Da sola.
Solitudine, dolore e distanza sono alcuni degli elementi rappresentativi di questa porzione di puntata in cui, come detto, i due fratelli hanno modo non solo di riavvicinarsi, ma anche di riappacificarsi e poter fare nuovamente fronte comune contro Whiterose. Il confronto è duro, schietto: il carattere scontroso e canzonatorio di Darlene cozza con quello chiuso di Elliot, eppure nonostante le distanze caratteriali siano evidenti, la loro somiglianza riguardo al senso di giustizia è la medesima. Il desiderio è di poter vendicare Angela, apparentemente (meglio non darla come certezza assoluta) uccisa nella scorsa puntata al termine di una lunghissima sequenza scaturita dal recap della terza stagione.
Il vero fiore all’occhiello, anche se tutto poi dipenderà da come verrà gestito il colpo di scena, è rappresentato da una rivelazione che potenzialmente potrebbe ridisegnare non solo la storia di questa stagione, ma anche di tutte quelle passate. Elliot non si ritrova a contendersi il controllo della propria persona solamente con Mr. Robot, bensì sembrerebbe esserci una terza identità che, in determinate occasioni, riuscirebbe a prendere il controllo della sua mente.
E’ un personaggio già apparso in scena? Dopo tutto quando lo spettatore scoprì della reale identità del personaggio trasposto da Slater, quest’ultimo era già parte attiva della storia stessa come personaggio.
Chi potrebbe essere, quindi, questa fantomatica terza identità?
Una alternativa percorribile sarebbe quella che vede Mr. Robot mentire ad Elliot durante il confronto in chiesa (fingendo quindi di non sapere nulla delle informazioni rivelate da Darlene). Eppure, valutato, l’avvicinamento tra i due non avrebbe alcun senso un volta spalle di questo tipo. L’enigma continua a rimanere in piedi, quindi, con le prossime puntate volte al ruolo rivelatore proprio di questa ennesima rivelazione.
Elliot: “I’m going after whiterose.”
Darlene: “You know that’s suicide, right?”
Elliot: “Probably.”
Darlene: “And you’re gonna do it anyway? Why not give up?”
Elliot: “Can’t. She’ll find me.”
Darlene: “Us. She’ll find us both. That’s why you’re doing this. I’m in.”
Elliot: “No. This is exactly why I didn’t tell you in the first place.”
Darlene: “I’m not giving you a choice. Besides, you need me. Face it, every hack you’ve ever pulled off is because Fsociety helped you and right now we’re all that’s left, okay? If this is the biggest thing you’re ever gonna do, then we’re doing it together.”
Darlene: “You know that’s suicide, right?”
Elliot: “Probably.”
Darlene: “And you’re gonna do it anyway? Why not give up?”
Elliot: “Can’t. She’ll find me.”
Darlene: “Us. She’ll find us both. That’s why you’re doing this. I’m in.”
Elliot: “No. This is exactly why I didn’t tell you in the first place.”
Darlene: “I’m not giving you a choice. Besides, you need me. Face it, every hack you’ve ever pulled off is because Fsociety helped you and right now we’re all that’s left, okay? If this is the biggest thing you’re ever gonna do, then we’re doing it together.”
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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L’ennesimo complotto mondiale, l’ennesima setta segreta, l’ennesima identità di Elliot. A tratti ripetitiva; a tratti vero e proprio masterpiece della serialità. Mr. Robot sembrerebbe essere ripartito con i soliti pregi ed i consueti difetti in questa quarta stagione.
401 Unauthorized 4×01 | 0.44 milioni – 0.1 rating |
402 Payment Required 4×02 | 0.34 milioni – 0.1 rating |
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.